The perception of what surrounds us, in particular architectural and urban objects, is subject to interpretation by those who want to represent it, and there are different techniques available for this purpose. We started from the assumption that traditional tools, such as cartography and planning maps, provide an incomplete understanding of space if compared to a representation of the environment from a perceptual point of view. For this reason we aimed towards an experimental work that would lead —through the use of photography— to the development of a new design tool that guarantees an understanding of the territory according to the perceptual aspects and a more accurate verification of the insertion of the project within the urban fabric. We studied the perception of the human eye and how it could be reproduced, creating navigable 360-degree panoramic photos to describe locations and a picture sequence to describe the routes. The creation of panoramic virtual simulations of the project, superimposable on real photographic views, has also allowed us to verify the effectiveness of this tool in elaborating a design that is as close as possible to the human perception. The use of this tool supports an approach which takes into account the perceptual effects of urban transformations. By putting this method side by side with the traditional design practice, the designers are led to directly confront with the perceptual outcomes of the implemented design proposals.

La percezione di ciò che ci circonda e di ogni progetto architettonico e urbano è soggetta all’interpretazione di chi vuole rappresentarla e diverse sono le tecniche impiegate per tale scopo. Siamo partiti dall’ipotesi che gli strumenti tradizionali, quali le cartografie di base e gli elaborati frutto della pianificazione, forniscono una lettura del territorio spesso incompleta rispetto alla restituzione dell’ambiente dal punto di vista percettivo. Per questo motivo ci siamo orientati verso un lavoro di tipo sperimentale che portasse, attraverso l’utilizzo della fotografia, all’elaborazione di uno strumento progettuale in grado di garantire una comprensione del territorio attenta agli aspetti percettivi e una verifica più accurata dell’inserimento del progetto all’interno del tessuto urbano. Si sono svolti studi sulla percezione dell’occhio umano e su come questa potesse essere restituita, giungendo alla creazione di panorami fotografici navigabili a 360° per descrivere i luoghi e della foto sequenza per descrivere i percorsi. La creazione di simulazioni panoramiche virtuali del progetto, sovrapponibili ai panorami fotografici reali, ha inoltre consentito di verificare l’efficacia di questo strumento quale supporto progettuale capace di restituire la proposta di trasformazione in modo il più possibile vicino a come viene effettivamente vista la realtà. L’impiego di questo strumento supporta un approccio attento alle ricadute percettive degli interventi di trasformazione urbana; affiancando questo metodo di lavoro alla prassi progettuale tradizionale il progettista è portato a confrontarsi direttamente con gli esiti legati all’esperienza generata dalle proposte di progetto sviluppate.

Percezione e progetto : sviluppo e sperimentazione di un metodo per un approccio percettivo alla progettazione urbana

GHISLA, MARCO;CLAUSER, MARCO;BULGHERONI, PAOLO
2010/2011

Abstract

The perception of what surrounds us, in particular architectural and urban objects, is subject to interpretation by those who want to represent it, and there are different techniques available for this purpose. We started from the assumption that traditional tools, such as cartography and planning maps, provide an incomplete understanding of space if compared to a representation of the environment from a perceptual point of view. For this reason we aimed towards an experimental work that would lead —through the use of photography— to the development of a new design tool that guarantees an understanding of the territory according to the perceptual aspects and a more accurate verification of the insertion of the project within the urban fabric. We studied the perception of the human eye and how it could be reproduced, creating navigable 360-degree panoramic photos to describe locations and a picture sequence to describe the routes. The creation of panoramic virtual simulations of the project, superimposable on real photographic views, has also allowed us to verify the effectiveness of this tool in elaborating a design that is as close as possible to the human perception. The use of this tool supports an approach which takes into account the perceptual effects of urban transformations. By putting this method side by side with the traditional design practice, the designers are led to directly confront with the perceptual outcomes of the implemented design proposals.
PIGA, BARBARA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
La percezione di ciò che ci circonda e di ogni progetto architettonico e urbano è soggetta all’interpretazione di chi vuole rappresentarla e diverse sono le tecniche impiegate per tale scopo. Siamo partiti dall’ipotesi che gli strumenti tradizionali, quali le cartografie di base e gli elaborati frutto della pianificazione, forniscono una lettura del territorio spesso incompleta rispetto alla restituzione dell’ambiente dal punto di vista percettivo. Per questo motivo ci siamo orientati verso un lavoro di tipo sperimentale che portasse, attraverso l’utilizzo della fotografia, all’elaborazione di uno strumento progettuale in grado di garantire una comprensione del territorio attenta agli aspetti percettivi e una verifica più accurata dell’inserimento del progetto all’interno del tessuto urbano. Si sono svolti studi sulla percezione dell’occhio umano e su come questa potesse essere restituita, giungendo alla creazione di panorami fotografici navigabili a 360° per descrivere i luoghi e della foto sequenza per descrivere i percorsi. La creazione di simulazioni panoramiche virtuali del progetto, sovrapponibili ai panorami fotografici reali, ha inoltre consentito di verificare l’efficacia di questo strumento quale supporto progettuale capace di restituire la proposta di trasformazione in modo il più possibile vicino a come viene effettivamente vista la realtà. L’impiego di questo strumento supporta un approccio attento alle ricadute percettive degli interventi di trasformazione urbana; affiancando questo metodo di lavoro alla prassi progettuale tradizionale il progettista è portato a confrontarsi direttamente con gli esiti legati all’esperienza generata dalle proposte di progetto sviluppate.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/45301