Il titolo di questa tesi, Smart city, deriva dalla necessità di voler approfondire, capire e tradurre i contenuti e le opportunità che il concetto stesso porta con sé. Uno dei primi punti chiariti è l’obiettivo principale di una Smart city: trovare nuovi strumenti per una possibile ri-lettura della città contemporanea ed avere, quindi, l’opportunità di capire quali siano i cambiamenti che il concetto propone e quali le occasioni che potrebbero essere colte. Da qui la ragione del sottotitolo scelto per questo lavoro: un’opportunità per ri-pensare la città contemporanea. Il lavoro di tesi prova a riflettere sulla potenziale innovazione delle pratiche urbanistiche. Oggi L’urbanistica si trova di fronte un nuovo tema da trattare, infatti, quello della Smart City è un concetto da studiare ed analizzare per sviluppare quanto più concretamente possibile gli obiettivi che un processo di evoluzione delle pratiche potrebbe portare con sé. La prima parte di questo lavoro definisce il concetto Smart city nelle sue diverse declinazioni e allarga la prospettiva avvalendosi di esperienze pilota in Europa. La seconda parte identifica le politiche dell’Unione Europea a supporto del tema Smart cities. Tra la molteciplità delle stesse, il bando Smart Cities and Communities segna ufficialmente l’avvio di finanziamenti dedicati alla ricerca e all’implementazione di progetti sulle città. Il caso Amsterdam è il tema trattato nella terza parte. L’esperienza condotta nella capitale olandese rappresenta una cerniera tra definizioni, esperienze, politiche e buone pratiche europee. La quarta parte tratta di alcuni casi italiani, una realtà che sta cercando faticosamente di attrezzarsi in termini di progetti pilota e di ricerca applicata per avviare sperimentazioni di nuovi modi di vivere la città. Tra le prime città appaiono Genova e Torino. Nelle conclusioni si sostiene che per realizzare un concetto malleabile, sfuggente, aleatorio e spesso retorico quale è quello di Smart city, le città devono trovare il giusto connubio tra risorse presenti sul territorio e politiche mirate alla realizzazione di strategie per ri-pensare metodi e pratiche urbanistiche innovative.

Smart city : un'opportunità per ri-pensare la città contemporanea

CASCHETTO, SALVATORE
2010/2011

Abstract

Il titolo di questa tesi, Smart city, deriva dalla necessità di voler approfondire, capire e tradurre i contenuti e le opportunità che il concetto stesso porta con sé. Uno dei primi punti chiariti è l’obiettivo principale di una Smart city: trovare nuovi strumenti per una possibile ri-lettura della città contemporanea ed avere, quindi, l’opportunità di capire quali siano i cambiamenti che il concetto propone e quali le occasioni che potrebbero essere colte. Da qui la ragione del sottotitolo scelto per questo lavoro: un’opportunità per ri-pensare la città contemporanea. Il lavoro di tesi prova a riflettere sulla potenziale innovazione delle pratiche urbanistiche. Oggi L’urbanistica si trova di fronte un nuovo tema da trattare, infatti, quello della Smart City è un concetto da studiare ed analizzare per sviluppare quanto più concretamente possibile gli obiettivi che un processo di evoluzione delle pratiche potrebbe portare con sé. La prima parte di questo lavoro definisce il concetto Smart city nelle sue diverse declinazioni e allarga la prospettiva avvalendosi di esperienze pilota in Europa. La seconda parte identifica le politiche dell’Unione Europea a supporto del tema Smart cities. Tra la molteciplità delle stesse, il bando Smart Cities and Communities segna ufficialmente l’avvio di finanziamenti dedicati alla ricerca e all’implementazione di progetti sulle città. Il caso Amsterdam è il tema trattato nella terza parte. L’esperienza condotta nella capitale olandese rappresenta una cerniera tra definizioni, esperienze, politiche e buone pratiche europee. La quarta parte tratta di alcuni casi italiani, una realtà che sta cercando faticosamente di attrezzarsi in termini di progetti pilota e di ricerca applicata per avviare sperimentazioni di nuovi modi di vivere la città. Tra le prime città appaiono Genova e Torino. Nelle conclusioni si sostiene che per realizzare un concetto malleabile, sfuggente, aleatorio e spesso retorico quale è quello di Smart city, le città devono trovare il giusto connubio tra risorse presenti sul territorio e politiche mirate alla realizzazione di strategie per ri-pensare metodi e pratiche urbanistiche innovative.
DI GIOVANNI, ANDREA
FINI, GIULIA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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