Lisboa, la ville blanche, traveled east to west from the Tagus and bathed by the Atlantic Ocean, hides in its bosom ducts that branch like arteries, to allow the water supply to the city. Alfama was once fishing neighborhood, the heart of Lisbon at the time of construction of the Moorish Castle of São Jorge, is the place where we celebrate the construction of most of the tanks and fountains in the city's history. The project is a journey through time and space. An area investigated, imagining the route that the water from the belly of the earth until, reaching the surface of the hill of the Alfama, Lisbon's become an indispensable element in the landscape. Nestled in the park, the architecture generates an underground space that alludes to that of a deep old well, which in the vacuum of space spread of water sounds like a soundboard. Walking through the park, the sound of footsteps breaks in front of silent lakes scattered throughout the green, clobbing the image of the ruins, contribute to the creation of a new sensory landscape.

Lisboa, la ville blanche, percorsa ad est dal Tago e bagnata ad ovest dall’Oceano Atlantico, nasconde nel proprio grembo condotti che si diramano come arterie, per consentire l’approvvigionamento idrico alla città. Alfama, un tempo quartiere di pescatori, cuore pulsante della Lisbona moresca al tempo della costruzione del Castello di São Jorge, è il luogo ove si celebra la costruzione della maggior parte delle cisterne e dei fontanili nella storia della città. Il progetto è un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. Uno spazio indagato, immaginando il percorso che compie l’acqua, dalla pancia della terra fino a che, raggiunta la superficie della collina di Alfama, diventa elemento indispensabile nel paesaggio lisboeta. Incastonata nel parco, l’architettura ipogea genera uno spazio che allude profondamente a quello di un’antica cisterna; nel cui vuoto spaziale si propagano suoni d’acqua come fosse una cassa armonica. Camminando attraverso il parco, il suono di passi si rompe di fronte a silenti specchi d’acqua disseminati nel verde che, sdoppiando l’immagine delle rovine, contribuiscono alla creazione di un nuovo paesaggio sensoriale.

O caminho da agua : parque da colina do castelo Lisboa

BONZINI, EMANUELE;VITALI, NICOL
2010/2011

Abstract

Lisboa, la ville blanche, traveled east to west from the Tagus and bathed by the Atlantic Ocean, hides in its bosom ducts that branch like arteries, to allow the water supply to the city. Alfama was once fishing neighborhood, the heart of Lisbon at the time of construction of the Moorish Castle of São Jorge, is the place where we celebrate the construction of most of the tanks and fountains in the city's history. The project is a journey through time and space. An area investigated, imagining the route that the water from the belly of the earth until, reaching the surface of the hill of the Alfama, Lisbon's become an indispensable element in the landscape. Nestled in the park, the architecture generates an underground space that alludes to that of a deep old well, which in the vacuum of space spread of water sounds like a soundboard. Walking through the park, the sound of footsteps breaks in front of silent lakes scattered throughout the green, clobbing the image of the ruins, contribute to the creation of a new sensory landscape.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
Lisboa, la ville blanche, percorsa ad est dal Tago e bagnata ad ovest dall’Oceano Atlantico, nasconde nel proprio grembo condotti che si diramano come arterie, per consentire l’approvvigionamento idrico alla città. Alfama, un tempo quartiere di pescatori, cuore pulsante della Lisbona moresca al tempo della costruzione del Castello di São Jorge, è il luogo ove si celebra la costruzione della maggior parte delle cisterne e dei fontanili nella storia della città. Il progetto è un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. Uno spazio indagato, immaginando il percorso che compie l’acqua, dalla pancia della terra fino a che, raggiunta la superficie della collina di Alfama, diventa elemento indispensabile nel paesaggio lisboeta. Incastonata nel parco, l’architettura ipogea genera uno spazio che allude profondamente a quello di un’antica cisterna; nel cui vuoto spaziale si propagano suoni d’acqua come fosse una cassa armonica. Camminando attraverso il parco, il suono di passi si rompe di fronte a silenti specchi d’acqua disseminati nel verde che, sdoppiando l’immagine delle rovine, contribuiscono alla creazione di un nuovo paesaggio sensoriale.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/46681