The aim of this thesis is not to indicate a new settlement model, but to suggest there are new possible features other than the “common” building models. A building hasn’t necessarily to be massive, standing on the land on a permanent basis: it may be adapted and transformed according to use and time. The aim is creating structures according on a temporary accommodation demand, which have to be ecological and economical. Constructions that could be dismantled without causing an irreparable damage to the place where they have been standing. I was inspired from the 2011competition “Istanthouse Social Club”. My project introduces in the ‘Parco delle Cave’ Park seven temporary, energy self-sufficient, wooden buildings: five 5/6 beds lodges as EXPO 2015 visitors accommodations, one for the lobby and the last one as restaurant both for the guests and the park visitors. All the buildings, built according with the “Segal Method”, create an ecological place supported also by the new urban vegetable gardens managed by the citizens in collaboration with Italia Nostra, a charity that now manages both Boscoincittà and ‘Parco delle Cave’ Parks.

Questa tesi non ha l’obiettivo di creare un nuovo modello insediativo, bensì quello far comprendere che esistono alternative valide alla progettazione “standard” degli edifici. E un edificio non deve obbligatoriamente essere massivo e insediarsi nel territorio in pianta stabile, ma può plasmarsi e trasformarsi a seconda delle esigenze. Lo scopo è progettare strutture che possano sopperire a delle richieste temporanee di alloggio, che siano ecologiche ed economiche e che possano essere, una volta cessata l’esigenza, smontate senza creare danni irreversibili al luogo in cui sono sorte. Prendendo spunto dal concorso “Istanthouse Social Club” del 2011, ho realizzato, all’interno del Parco delle Cave, delle strutture temporanee in legno autosufficienti dal punto di vista energetico: cinque strutture in cui trovano posto gli alloggi temporanei per i visitatori dell’EXPO 2015, ognuno dei quali è dotato di 5 o 6 posti letto con bagno, angolo cottura e living room; un edificio adibito a punto di accoglienza per gli ospiti e un’altra struttura quale punto di ristoro sia per gli ospiti sia per i visitatori del parco. Gli edifici sono stati concepiti e costruiti, ecologici e autosufficienti, in autocostruzione secondo il “Metodo Segal. Il risultato dà origine ad un luogo nuovo, che potrà essere vissuto non solo nel periodo dell’EXPO, ma anche dopo. Nell’area, una volta disassemblate le abitazioni temporanee, resteranno l’area a orti urbani e un frutteto, che saranno gestiti dai cittadini in collaborazione con Italia Nostra, l’associazione che attualmente gestisce Boscoincittà e il Parco delle Cave.

Ospitalità temporanea. Il metodo Segal per L'Expo 2015 di Milano

VITACCA, ORNELLA
2010/2011

Abstract

The aim of this thesis is not to indicate a new settlement model, but to suggest there are new possible features other than the “common” building models. A building hasn’t necessarily to be massive, standing on the land on a permanent basis: it may be adapted and transformed according to use and time. The aim is creating structures according on a temporary accommodation demand, which have to be ecological and economical. Constructions that could be dismantled without causing an irreparable damage to the place where they have been standing. I was inspired from the 2011competition “Istanthouse Social Club”. My project introduces in the ‘Parco delle Cave’ Park seven temporary, energy self-sufficient, wooden buildings: five 5/6 beds lodges as EXPO 2015 visitors accommodations, one for the lobby and the last one as restaurant both for the guests and the park visitors. All the buildings, built according with the “Segal Method”, create an ecological place supported also by the new urban vegetable gardens managed by the citizens in collaboration with Italia Nostra, a charity that now manages both Boscoincittà and ‘Parco delle Cave’ Parks.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
Questa tesi non ha l’obiettivo di creare un nuovo modello insediativo, bensì quello far comprendere che esistono alternative valide alla progettazione “standard” degli edifici. E un edificio non deve obbligatoriamente essere massivo e insediarsi nel territorio in pianta stabile, ma può plasmarsi e trasformarsi a seconda delle esigenze. Lo scopo è progettare strutture che possano sopperire a delle richieste temporanee di alloggio, che siano ecologiche ed economiche e che possano essere, una volta cessata l’esigenza, smontate senza creare danni irreversibili al luogo in cui sono sorte. Prendendo spunto dal concorso “Istanthouse Social Club” del 2011, ho realizzato, all’interno del Parco delle Cave, delle strutture temporanee in legno autosufficienti dal punto di vista energetico: cinque strutture in cui trovano posto gli alloggi temporanei per i visitatori dell’EXPO 2015, ognuno dei quali è dotato di 5 o 6 posti letto con bagno, angolo cottura e living room; un edificio adibito a punto di accoglienza per gli ospiti e un’altra struttura quale punto di ristoro sia per gli ospiti sia per i visitatori del parco. Gli edifici sono stati concepiti e costruiti, ecologici e autosufficienti, in autocostruzione secondo il “Metodo Segal. Il risultato dà origine ad un luogo nuovo, che potrà essere vissuto non solo nel periodo dell’EXPO, ma anche dopo. Nell’area, una volta disassemblate le abitazioni temporanee, resteranno l’area a orti urbani e un frutteto, che saranno gestiti dai cittadini in collaborazione con Italia Nostra, l’associazione che attualmente gestisce Boscoincittà e il Parco delle Cave.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/48161