The thesis has the task of investigating the identity of the ethnic territory and new ways of expression through art and design. The urban context, in his confrontation with globalization and the dispersion due to the excess of information represents a risk both the origins of the host territory that hosted ones. The diversity of languages describing the expressive complexity of the communication media, in which we will define the multimedia as a possible support to interaction of the different communication languages and make possible "infinite relations." Infact multimedia is an important component design in continuous experimentation, cross-media device that can examine and trace the coordinates of global cultural flows. The aim is to support contemporary research driving towards a third culture, which is a multicultural vision that can enable the comparison and contamination with the interdisciplinary experimentation, from art to science, from theater to the virtual world. The aim is to support the diffusion of research among all strata of society through the relationship between science and humanities; investigating reports across their applications and production techniques in the field of technology applied to the theater, attention is focused on the emergence of new forms of hybrid representation sand new expressions of drama in which the design is proposed as a practical value. The research is in the field of hypertext set, a relationship between narrative and memory, shared stories, connections and cultural exchanges. Within this landscape is part of hypertext design as a tool mediator, able to recognize, describe, narrate, distribute identity in the places of the project through the composition of a "dramatic system" that can display a map of the personal and collective geographies as cultural texture.

La tesi ha il compito di indagare l’identità multietnica del territorio e le nuove modalità di espressione tra arte e design. Il contesto urbano, nel suo confrontarsi con la globalizzazione e la dispersività dovuta all’eccesso di informazioni presenta il rischio di uno “sfrangiamento” delle proprie origini sia per il territorio ospitante che per le culture ospitate. L’eterogeneità dei linguaggi presenti nel territorio descrive la complessità espressiva della comunicazione mediatica, per cui lo studio della multimedialità consente di definire il supporto per fare interagire i differenti linguaggi comunicativi e rendere possibile “infinite relazioni”. Infatti non si può prescindere dalla componente multimediale quale realtà progettuale in continua sperimentazione, dispositivo cross-mediatico in grado di esaminare e di tracciare le coordinate dei flussi culturali globali. Il multimediale è il paradigma della contemporaneità che guida verso una terza cultura, ovvero una visione multiculturale in grado di attivare il confronto e la contaminazione con la sperimentazione interdisciplinare, dall’arte alla scienza, dal teatro al mondo virtuale. Lo scopo è sostenere la diffusione della ricerca fra tutti gli strati della società tramite la relazione tra scienza e humanities; indagando trasversalmente loro relazioni e applicazioni nel campo delle tecniche produttive tecnologiche applicate al teatro si focalizza l’attenzione sulla nascita di nuove forme di rappresentazioni ibride e di nuovi espressioni drammaturgiche in cui si propone il design come pratica di valorizzazione. La ricerca si colloca nel campo di una narrativa ipertestuale, un rapporto tra narrazione e memoria, di racconti condivisi, di connessioni e di scambi culturali. All’interno di questo paesaggio ipertestuale si inserisce il design come strumento mediatore, in grado di riconoscere, descrivere, narrare, distribuire identità nei luoghi del progetto attraverso la composizione di un “sistema drammaturgico” in grado di visualizzare una mappatura delle geografie personali e collettive: texture culturale.

Drammaturgie dell'ipertesto urbano. Il teatro come dispositivo narrativo per il design tra arte, scienza e multimedia

OCCHIPINTI, ELEONORA
2010/2011

Abstract

The thesis has the task of investigating the identity of the ethnic territory and new ways of expression through art and design. The urban context, in his confrontation with globalization and the dispersion due to the excess of information represents a risk both the origins of the host territory that hosted ones. The diversity of languages describing the expressive complexity of the communication media, in which we will define the multimedia as a possible support to interaction of the different communication languages and make possible "infinite relations." Infact multimedia is an important component design in continuous experimentation, cross-media device that can examine and trace the coordinates of global cultural flows. The aim is to support contemporary research driving towards a third culture, which is a multicultural vision that can enable the comparison and contamination with the interdisciplinary experimentation, from art to science, from theater to the virtual world. The aim is to support the diffusion of research among all strata of society through the relationship between science and humanities; investigating reports across their applications and production techniques in the field of technology applied to the theater, attention is focused on the emergence of new forms of hybrid representation sand new expressions of drama in which the design is proposed as a practical value. The research is in the field of hypertext set, a relationship between narrative and memory, shared stories, connections and cultural exchanges. Within this landscape is part of hypertext design as a tool mediator, able to recognize, describe, narrate, distribute identity in the places of the project through the composition of a "dramatic system" that can display a map of the personal and collective geographies as cultural texture.
ARC III - Scuola del Design
24-apr-2012
2010/2011
La tesi ha il compito di indagare l’identità multietnica del territorio e le nuove modalità di espressione tra arte e design. Il contesto urbano, nel suo confrontarsi con la globalizzazione e la dispersività dovuta all’eccesso di informazioni presenta il rischio di uno “sfrangiamento” delle proprie origini sia per il territorio ospitante che per le culture ospitate. L’eterogeneità dei linguaggi presenti nel territorio descrive la complessità espressiva della comunicazione mediatica, per cui lo studio della multimedialità consente di definire il supporto per fare interagire i differenti linguaggi comunicativi e rendere possibile “infinite relazioni”. Infatti non si può prescindere dalla componente multimediale quale realtà progettuale in continua sperimentazione, dispositivo cross-mediatico in grado di esaminare e di tracciare le coordinate dei flussi culturali globali. Il multimediale è il paradigma della contemporaneità che guida verso una terza cultura, ovvero una visione multiculturale in grado di attivare il confronto e la contaminazione con la sperimentazione interdisciplinare, dall’arte alla scienza, dal teatro al mondo virtuale. Lo scopo è sostenere la diffusione della ricerca fra tutti gli strati della società tramite la relazione tra scienza e humanities; indagando trasversalmente loro relazioni e applicazioni nel campo delle tecniche produttive tecnologiche applicate al teatro si focalizza l’attenzione sulla nascita di nuove forme di rappresentazioni ibride e di nuovi espressioni drammaturgiche in cui si propone il design come pratica di valorizzazione. La ricerca si colloca nel campo di una narrativa ipertestuale, un rapporto tra narrazione e memoria, di racconti condivisi, di connessioni e di scambi culturali. All’interno di questo paesaggio ipertestuale si inserisce il design come strumento mediatore, in grado di riconoscere, descrivere, narrare, distribuire identità nei luoghi del progetto attraverso la composizione di un “sistema drammaturgico” in grado di visualizzare una mappatura delle geografie personali e collettive: texture culturale.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/48362