Il lavoro svolto nella presente tesi approfondisce lo studio sugli approcci attualmente più diffusi in letteratura tecnica impiegati per l’analisi del fenomeno dell’ormaiamento. A tal fine vengono presentati i risultati prodotti dal software VEROAD da cui si evince la difficoltà nel predire la profondità delle deformazioni permanenti in funzione del numero dei cicli di carico. Sono altresì esaminati i criteri proposti dall’Asphalt Institute e dal metodo Shell i quali permettono l’ottenimento di un’informazione di tipo puntuale, rappresentativa del momento di raggiungimento del livello critico di ormaiamento. Particolare attenzione viene data all’approccio suggerito da Tseng e Lytton che consente di valutare sia il fenomeno della post-compattazione, sia lo stadio successivo caratterizzato da un incremento pressoché costante della deformazione permanente. Importanti studi sono stati compiuti nel programma di ricerca NCHRP per la calibrazione delle equazioni del modello. Si procede quindi presentando il caso studio della progettazione e gestione di pavimentazioni flessibili e semirigide ottimizzate per i sistemi di trasporto intermediari. I carichi trasmessi dal passaggio di tali veicoli in modalità di guida automatica sono altamente gravosi per la pavimentazione, in particolare nei confronti del fenomeno dell’ormaiamento. Focalizzando l’attenzione su tale aspetto è stato possibile evidenziare i vantaggi e le limitazioni derivanti dall’utilizzo delle singole formulazioni. In particolare, la procedura proposta da Tseng e Lytton risulta la più idonea per la valutazione nel tempo del fenomeno in quanto permette di calcolare le deformazioni permanenti sia nei differenti strati della pavimentazione, sia quelle nel sottofondo. A partire da questi risultati è stata impostata una Life Cycle Cost Analysis adeguata al presente contesto. L’agire quindi su due fronti differenti, la progettazione della sovrastruttura stradale e la pianificazione degli interventi manutentivi, ha permesso di ottenere la massima utilizzazione delle risorse infrastrutturali e di mettere in evidenza come una non oculata politica di gestione possa comportare un consistente aggravio dei costi.

Analisi sui metodi di previsione delle deformazioni permanenti nelle pavimentazioni. Caso studio sui sistemi di trasporto a guida mista

BERTESAGO, LUCA
2010/2011

Abstract

Il lavoro svolto nella presente tesi approfondisce lo studio sugli approcci attualmente più diffusi in letteratura tecnica impiegati per l’analisi del fenomeno dell’ormaiamento. A tal fine vengono presentati i risultati prodotti dal software VEROAD da cui si evince la difficoltà nel predire la profondità delle deformazioni permanenti in funzione del numero dei cicli di carico. Sono altresì esaminati i criteri proposti dall’Asphalt Institute e dal metodo Shell i quali permettono l’ottenimento di un’informazione di tipo puntuale, rappresentativa del momento di raggiungimento del livello critico di ormaiamento. Particolare attenzione viene data all’approccio suggerito da Tseng e Lytton che consente di valutare sia il fenomeno della post-compattazione, sia lo stadio successivo caratterizzato da un incremento pressoché costante della deformazione permanente. Importanti studi sono stati compiuti nel programma di ricerca NCHRP per la calibrazione delle equazioni del modello. Si procede quindi presentando il caso studio della progettazione e gestione di pavimentazioni flessibili e semirigide ottimizzate per i sistemi di trasporto intermediari. I carichi trasmessi dal passaggio di tali veicoli in modalità di guida automatica sono altamente gravosi per la pavimentazione, in particolare nei confronti del fenomeno dell’ormaiamento. Focalizzando l’attenzione su tale aspetto è stato possibile evidenziare i vantaggi e le limitazioni derivanti dall’utilizzo delle singole formulazioni. In particolare, la procedura proposta da Tseng e Lytton risulta la più idonea per la valutazione nel tempo del fenomeno in quanto permette di calcolare le deformazioni permanenti sia nei differenti strati della pavimentazione, sia quelle nel sottofondo. A partire da questi risultati è stata impostata una Life Cycle Cost Analysis adeguata al presente contesto. L’agire quindi su due fronti differenti, la progettazione della sovrastruttura stradale e la pianificazione degli interventi manutentivi, ha permesso di ottenere la massima utilizzazione delle risorse infrastrutturali e di mettere in evidenza come una non oculata politica di gestione possa comportare un consistente aggravio dei costi.
FAVARI, EDOARDO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
23-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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