La proposta, riconoscendo il forte valore identitario e simbolico del waterfront con la sua lunga spiaggia, tende alla salvaguardia ed esaltazione di tale singolare paesaggio. Le strategie progettuali adottate sono riassumibili come di seguito esposto: 1_ individuazione di usi ed attività per le diverse superfici: a. zone destinate alla produzione di energia da fonti rinnovabili; b. zone assolventi la funzione pleasure; c. zone destinate alla fruizione ludica dell’area, allo sport ed all’aggregazione; d. zone destinate alla restaurazione ambientale ecologica; 2_ creazione di un asse principale che dall’entrata a Cala Millor si articoli sino al raggiungimento degli spazzi polifunzionali e di una rete di percorsi tematici che garantiscano la connettività dei nuclei proposti nel progetto: a. una strada carrabile collega l’ingresso con gli hotel per permettere l’arrivo agli ospiti e alle forniture; b. una rete di percorsi naturalistici che consentono la conoscenza della flora e della fauna, aree boscose, spazi aperti destinati alla sosta ed allo svago, percorsi vita e punti panoramici; c. un percorso storico che racconta nel suo itinerario l’attività di osservazione e controllo della torre situata nella vicina riserva naturalistica; d. dei percorsi panoramici sulla scogliera che approfittando della peculiare vista sull’orizzonte; e.due percorsi verso gli osservatori/spazi eventi situati sull’acqua, a pochi metri dalla costa. 3_ adeguamento degli spazi privati presenti sulla base delle nuove destinazioni d’uso proposte con il seguente nuovo scenario: a. un’ entrata principale (con info point e servizi accessori propedeutici alla conoscenza e gestione); b. una serie di piccoli spazzi per eventi artistici e culturali; c. nuove forme del verde e di parchi ottenuti dall’apertura di tutti i giardini privati degli hotel; d. nuovo asse pedonale, parallelo al waterfront, capace di integrare tutte le attività degli esercizi commerciali e dello svago. 4_ programmazione di interventi di restaurazione ecologica del waterfront e del suo intorno sulla base delle seguenti strategie guida: a. individuazione di uno o più ecosistemi di riferimento da utilizzare come modello per pianificare gli interventi di restaurazione e per valutarne i risultati; b. utilizzo delle linee di compluvio d’acqua come linee di biodiversità e sorgente per la rigenerazione, grazie al maggior gradiente di umidità che in esse si genera; c. promuovere una “nuova natura” a partire dalla riserva per far si che il nuovo waterfront si converta in una sorgente di biodiversità.. 5_ inserimento di nuove strutture per una rinnovata relazione con il mare: a. architetture parassite, piccoli padiglioni su pali a formare un micro tessuto urbano alternativo a quello su terra. Spazi per usi vari, punti privileggiati di osservazione dai quali poter osservare il moto perpetuo del mare; b. strutture galleggianti in grado di ospitare attività connesse al turismo; c. inserimento di pontili su pali, luoghi pensati per essere romantici, passeggiare e osservare il paesaggio marino, tutto ad un’ altezza che sfiora l’acqua. d. sistema di sedute e spazzi in punti strategici sulla scogliera ora diventata parte integrante del sistema waterfront. strutture che si appoggiano e mai violano la naturale ricchezza del luogo puntad una quota molto vicina a pelo per permettere la fruizione a deguamento degli spazi privati presenti sulla base delle nuove destinazioni d’uso proposte con il seguente nuovo scenario: a. una entrata principale (con info point e servizi accessori propedeutici alla conoscenza e gestione); b. una serie di piccoli spazzi per eventi artistici e culturali; c. nuove forme del verde e di parchi ottenuti dall’apertura di tutti i giardini privati degli hotel; e. nuovo asse pedonale, parallelo al waterfront, capace di integrare tutte le attività degli esercizi commerciali e dello svago.

Bvb : rethinking Mallorca's seafront

MAIORANO, FABRIZIO
2010/2011

Abstract

La proposta, riconoscendo il forte valore identitario e simbolico del waterfront con la sua lunga spiaggia, tende alla salvaguardia ed esaltazione di tale singolare paesaggio. Le strategie progettuali adottate sono riassumibili come di seguito esposto: 1_ individuazione di usi ed attività per le diverse superfici: a. zone destinate alla produzione di energia da fonti rinnovabili; b. zone assolventi la funzione pleasure; c. zone destinate alla fruizione ludica dell’area, allo sport ed all’aggregazione; d. zone destinate alla restaurazione ambientale ecologica; 2_ creazione di un asse principale che dall’entrata a Cala Millor si articoli sino al raggiungimento degli spazzi polifunzionali e di una rete di percorsi tematici che garantiscano la connettività dei nuclei proposti nel progetto: a. una strada carrabile collega l’ingresso con gli hotel per permettere l’arrivo agli ospiti e alle forniture; b. una rete di percorsi naturalistici che consentono la conoscenza della flora e della fauna, aree boscose, spazi aperti destinati alla sosta ed allo svago, percorsi vita e punti panoramici; c. un percorso storico che racconta nel suo itinerario l’attività di osservazione e controllo della torre situata nella vicina riserva naturalistica; d. dei percorsi panoramici sulla scogliera che approfittando della peculiare vista sull’orizzonte; e.due percorsi verso gli osservatori/spazi eventi situati sull’acqua, a pochi metri dalla costa. 3_ adeguamento degli spazi privati presenti sulla base delle nuove destinazioni d’uso proposte con il seguente nuovo scenario: a. un’ entrata principale (con info point e servizi accessori propedeutici alla conoscenza e gestione); b. una serie di piccoli spazzi per eventi artistici e culturali; c. nuove forme del verde e di parchi ottenuti dall’apertura di tutti i giardini privati degli hotel; d. nuovo asse pedonale, parallelo al waterfront, capace di integrare tutte le attività degli esercizi commerciali e dello svago. 4_ programmazione di interventi di restaurazione ecologica del waterfront e del suo intorno sulla base delle seguenti strategie guida: a. individuazione di uno o più ecosistemi di riferimento da utilizzare come modello per pianificare gli interventi di restaurazione e per valutarne i risultati; b. utilizzo delle linee di compluvio d’acqua come linee di biodiversità e sorgente per la rigenerazione, grazie al maggior gradiente di umidità che in esse si genera; c. promuovere una “nuova natura” a partire dalla riserva per far si che il nuovo waterfront si converta in una sorgente di biodiversità.. 5_ inserimento di nuove strutture per una rinnovata relazione con il mare: a. architetture parassite, piccoli padiglioni su pali a formare un micro tessuto urbano alternativo a quello su terra. Spazi per usi vari, punti privileggiati di osservazione dai quali poter osservare il moto perpetuo del mare; b. strutture galleggianti in grado di ospitare attività connesse al turismo; c. inserimento di pontili su pali, luoghi pensati per essere romantici, passeggiare e osservare il paesaggio marino, tutto ad un’ altezza che sfiora l’acqua. d. sistema di sedute e spazzi in punti strategici sulla scogliera ora diventata parte integrante del sistema waterfront. strutture che si appoggiano e mai violano la naturale ricchezza del luogo puntad una quota molto vicina a pelo per permettere la fruizione a deguamento degli spazi privati presenti sulla base delle nuove destinazioni d’uso proposte con il seguente nuovo scenario: a. una entrata principale (con info point e servizi accessori propedeutici alla conoscenza e gestione); b. una serie di piccoli spazzi per eventi artistici e culturali; c. nuove forme del verde e di parchi ottenuti dall’apertura di tutti i giardini privati degli hotel; e. nuovo asse pedonale, parallelo al waterfront, capace di integrare tutte le attività degli esercizi commerciali e dello svago.
ASTORRI, LUCA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/48763