La finalità del presente elaborato è quella di operare un’analisi critica e valutare l’applicabilità nel contesto attuale, della norma UNI 11367 “Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera”, entrata a far parte del corpo normativo nazionale nel luglio 2010, ma non ancora recepita da alcun documento legislativo. Il lavoro si apre con un inquadramento del panorama normativo nazionale in materia di acustica facendone emergere contraddizioni e carenze che hanno stimolato la stesura della norma oggetto di studio. Dopo aver proposto un confronto con quei paesi europei che già da tempo hanno adottato un sistema di classificazione acustica, si approfondiscono le problematiche che affiorano da una lettura analitica del testo normativo. Per meglio valutare alcuni punti di discussione, è stata scelta una unità immobiliare alla quale sono state applicate diverse tecnologie costruttive e per la quale è stato utilizzato il modello di calcolo proposto dalla serie di norme UNI EN 12354, per stimare il valore dei requisiti acustici. L’unità immobiliare è stata poi classificata secondo la procedura indicata dalla UNI 11367, per ciascuno dei casi di studio valutati. Dai risultati ottenuti è stato possibile effettuare delle considerazioni sulle prestazioni acustiche di edifici di nuova e vecchia costruzione rispetto ai nuovi limiti introdotti dalla classificazione. Alla luce di quanto studiato si è giunti alla conclusione che sarebbe opportuno adottare un sistema di classificazione acustica per stimolare il mercato immobiliare e un meccanismo di miglioramento continuo della produzione edilizia, oltre a fornire all’utente finale un quadro più completo delle prestazioni e del comfort di cui potranno godere. Tuttavia numerose sono le problematiche che rendono difficile una immediata adozione del modello di classificazione presentato. Si citino ad esempio le difficoltà progettuali dovute ad uno modello di calcolo non adeguato, le difficoltà tecniche di garantire in opera le prestazioni previste e i costi elevati delle prove in situ necessarie alla classificazione.

Analisi critica della norma UNI 11367 per la classificazione acustica delle unità immobiliari

BALDOLI, STEFANO EMILIO;GRAFFEO, MARTINA
2010/2011

Abstract

La finalità del presente elaborato è quella di operare un’analisi critica e valutare l’applicabilità nel contesto attuale, della norma UNI 11367 “Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera”, entrata a far parte del corpo normativo nazionale nel luglio 2010, ma non ancora recepita da alcun documento legislativo. Il lavoro si apre con un inquadramento del panorama normativo nazionale in materia di acustica facendone emergere contraddizioni e carenze che hanno stimolato la stesura della norma oggetto di studio. Dopo aver proposto un confronto con quei paesi europei che già da tempo hanno adottato un sistema di classificazione acustica, si approfondiscono le problematiche che affiorano da una lettura analitica del testo normativo. Per meglio valutare alcuni punti di discussione, è stata scelta una unità immobiliare alla quale sono state applicate diverse tecnologie costruttive e per la quale è stato utilizzato il modello di calcolo proposto dalla serie di norme UNI EN 12354, per stimare il valore dei requisiti acustici. L’unità immobiliare è stata poi classificata secondo la procedura indicata dalla UNI 11367, per ciascuno dei casi di studio valutati. Dai risultati ottenuti è stato possibile effettuare delle considerazioni sulle prestazioni acustiche di edifici di nuova e vecchia costruzione rispetto ai nuovi limiti introdotti dalla classificazione. Alla luce di quanto studiato si è giunti alla conclusione che sarebbe opportuno adottare un sistema di classificazione acustica per stimolare il mercato immobiliare e un meccanismo di miglioramento continuo della produzione edilizia, oltre a fornire all’utente finale un quadro più completo delle prestazioni e del comfort di cui potranno godere. Tuttavia numerose sono le problematiche che rendono difficile una immediata adozione del modello di classificazione presentato. Si citino ad esempio le difficoltà progettuali dovute ad uno modello di calcolo non adeguato, le difficoltà tecniche di garantire in opera le prestazioni previste e i costi elevati delle prove in situ necessarie alla classificazione.
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
23-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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