Walking the streets of the town centre of Bergamo you suddenly notice it: a giant left to decay and indifference, surrounded by busy and noisy streets. This is the complex of the former barracks of Montelungo and Colleoni, a twenty thousand square meters area, half of which built-up, completely forgotten in the very centre of the town. A still and unapproachable urban polarity placed inside a consolidated urban context, separated element but at the same time possible connection and potential heart for several activities that gravitate towards it; ideological mediator and physical connection between the “old” and the “modern” city - an element which divides but at the same time could link up the town’s parks. Basically, an area with a great intrinsic potential, that should be caught and strengthened. The area of the ex-barrack has always been there: impenetrable, severe, almost mysterious, a place that belongs to our town, that represents us some way. That’s why we have imagined this dissertation as an opportunity to study it closer, and propose a plan aimed at offering a suggestion to upgrade a whole portion of town and give back to the community an area that has got all the requirements for becoming a new strategic landmark. This thesis is articulated in three part that represent the main stages of the planning: The knowledge of the context and of the current situation: a necessary notion in order to make planning choices as responsible and aware as possible, on which all the following planning stages are based. The approach adopted - beginning from the choice of the purpose till the formulation of the masterplan, the planning of the new buildings and the recovery of the existing ones - aimed to face every single topic not as a separate matter but part of a wider system, based on the relationship and the dialogue with the environmental context where the area is located and on the capability to generate a new identity of the area and a sense of belonging to this place in the citizens. The planning process that, thanks to the information acquired in the first phase, defined a proposal meant to give a new role to the area, giving it back a new identity and involving it again in the urban dynamics, re-establishing a relationship with it. This proposal sees the area rebirth as a campus that includes not only spaces for educational activities, such as classrooms, offices, study rooms and a conference room but also a range of services needed to a campus, such as a university library, student residences, refectory and bar, as well as a series of cultural services for the entire community such as exhibition spaces, outdoor leisure areas and commercial activities. After defining its new role, we elaborated the architectural plan, designing the public space and the physical-architectural characteristic of the existing complex and of the new buildings. This phase, hard and full of second thoughts, was guided by a progressive process made up of analyses and reflections that led us to define the essence and the nature of the planning, including formal and material choices. Such a process made us plan public spaces that could be permeable, accessible and easily used both by end-users and by the community in general, never neglecting to design its architecture showing consideration for the relationship between old and new elements. The double nature of the intervention is reflected in the will of respecting the pre-existing elements that are already part of the current situation, and at the same time in the wish of something new, giving this area - thanks to new architectures, so light, evanescent, permeable and changeable - a new identity. Last but not least, the in-depth examinations, which were carried out studying the double aspects related to pre-existing parts and new buildings: the structural project, which deals with the interventions necessary to consolidate the existing structures, with special attention to the sizing and verification of the existing wooden floors consolidation, and the process of sizing and verification of a new steel structure that will integrate with the existing one and allow the expansion of some classrooms; the technological plan, which shows the study of technological solutions and construction details adopting a dual strategy according to existing buildings or new one, trying to guarantee high energetic performances and assure a high environmental comfort for the users; finally, the plants project that, following the principles of sustainable architecture, defines the plant strategies adopted in the whole complex and deals in particular with the choice and sizing of heating and cooling of a building which represents an exemplary case. A complete and articulated approach for the elaboration of a plan that doesn’t expect to be the only possible solution, but is just an attempt to give an answer to such a complicated matter.

Camminando per le vie del centro della Città di Bergamo ad un certo punto lo scorgi, un gigante abbandonato alla decadenza e all’indifferenza, circondato da strade trafficate e rumorose, questo è il complesso delle ex-caserme Montelungo e Colleoni, un’area di ventimila metri quadri, di cui circa la metà edificati, completamente dimenticata nel pieno centro della città. Una polarità urbana immobile e inaccessibile all’interno del contesto urbano consolidato, cesura ma al contempo cerniera e potenziale fulcro per una serie di realtà che le gravitano attorno, mediatore ideologico e connettore fisico nella dialettica fra città “antica” e città “moderna”, divisore ma allo stesso tempo possibile connettore tra i parchi cittadini, un crescendo di potenzialità intrinseche da cogliere e rafforzare. Per noi l’area delle ex-caserme è lì da sempre, impenetrabile, austera, quasi misteriosa, un’area che appartiene alla nostra città, che in qualche modo ci rappresenta, è per questo che si è pensato di trasformare la tesi nell’occasione di studiarla più da vicino e proporre un progetto che abbia l’opportunità di riqualificare un’intera porzione di città e di restituire alla comunità un’area che ha tutti i requisiti per divenire un nuovo nodo strategico di riferimento. La tesi è stata articolata in tre parti che hanno rappresentato le principali fasi del percorso progettuale: La conoscenza del contesto e dello stato di fatto, nozione indispensabile per effettuare delle scelte progettuali il più possibile responsabili e consapevoli sulla quale si sono basate tutte le successive fasi progettuali. L’approccio adottato durante tutto il percorso progettuale, partendo dalla scelta della funzione per arrivare alla progettazione del masterplan, dei nuovi edifici e del recupero di quelli esistenti, è stato infatti quello di affrontare ogni singolo tema non come oggetto a sé stante, ma facente parte di un sistema più ampio, che si fondi sul rapporto e sul dialogo con il contesto ambientale in cui l’area sorge, sulla capacità di generare una nuova identità dell’area e un sentimento di appartenenza al luogo nella cittadinanza. Il processo progettuale, nel quale, attraverso le conoscenze acquisite nella prima fase, si è definita una proposta di rifunzionalizzazione che si propone di donare all’area una nuova identità ricoinvolgendola all’interno della dinamica urbana e ricucendola con essa e che la vede rinascere come polo universitario che comprenda non solo spazi destinati alle attività didattiche, quali aule, uffici, sale studio e sala conferenze ma anche una serie di servizi di cui un campus necessita, quali una biblioteca universitaria, residenze per studenti, mensa e bar oltre che una serie di servizi culturali rivolti all’intera comunità quali spazi espositivi, per il tempo libero all’aperto e attività commerciali. Alla scelta della funzione è poi seguito il progetto architettonico con il disegno dello spazio pubblico e delle caratteristiche fisico-architettoniche del complesso esistente e dei nuovi edifici, questa fase, non priva di difficoltà e ripensamenti, è stata guidata da un processo progressivo fatto di analisi e riflessioni che hanno portato a definire quale dovesse essere l’essenza e la natura della progettazione dello spazio e delle scelte formali e materiche. Tale processo ha portato così a progettare spazi pubblici permeabili, fruibili e accessibili sia per l’utenza che in generale per tutta la comunità e a pensare il disegno delle forme dell’architettura nell’ottica della dualità del rapporto tra esistente e nuovo. La duplice natura dell’intervento si esprime nella volontà di rispetto rivolta alle preesistenze che fanno ormai parte della realtà consolidata e nel contemporaneo desiderio che le nuove architetture, leggere, evanescenti, permeabili e mutevoli, esprimano chiaramente il desiderio di novità e la volontà di donare all’area una nuova identità. In fine gli approfondimenti, che sono stati sviluppati studiando i duplici aspetti relativi alle preesistenze e ai nuovi edifici: il progetto strutturale che tratta gli interventi necessari al consolidamento delle strutture esistenti, con particolare attenzione al dimensionamento e verifica del consolidamento dei solai lignei esistenti, e il processo di dimensionamento e verifica di un nuovo portale in acciaio che si integri con la struttura esistente e che permetta l’ampliamento di alcune aule didattiche; il progetto tecnologico che consiste nello studio delle soluzioni tecnologiche e dei dettagli costruttivi adottando una duplice strategia a seconda che ci si confronti con i manufatti esistenti o con le nuove costruzioni, ponendosi in entrambi i casi il principale obiettivo di garantire elevate prestazioni energetiche atte ad assicurare un adeguato grado di comfort ambientale per l’utenza e infine il progetto impiantistico che, facendo propri i principi dell’architettura sostenibile, definisce le strategie impiantistiche adottate nell’intero complesso e si occupa in particolare della scelta e del dimensionamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento di un edificio che ne rappresenta un caso esemplificativo. Un percorso completo e articolato per lo sviluppo di un progetto che non pretende di essere l’unica soluzione possibile ma che vuole essere il tentativo di dare un risposta ad un tema così complesso.

Oltre i confini, dentro la città. Un progetto di recupero e riqualificazione per un nuovo polo urbano nell’area delle ex caserme Montelungo e Colleoni a Bergamo

MANZONI, LUCA;AMBROSINI, ILARIA
2010/2011

Abstract

Walking the streets of the town centre of Bergamo you suddenly notice it: a giant left to decay and indifference, surrounded by busy and noisy streets. This is the complex of the former barracks of Montelungo and Colleoni, a twenty thousand square meters area, half of which built-up, completely forgotten in the very centre of the town. A still and unapproachable urban polarity placed inside a consolidated urban context, separated element but at the same time possible connection and potential heart for several activities that gravitate towards it; ideological mediator and physical connection between the “old” and the “modern” city - an element which divides but at the same time could link up the town’s parks. Basically, an area with a great intrinsic potential, that should be caught and strengthened. The area of the ex-barrack has always been there: impenetrable, severe, almost mysterious, a place that belongs to our town, that represents us some way. That’s why we have imagined this dissertation as an opportunity to study it closer, and propose a plan aimed at offering a suggestion to upgrade a whole portion of town and give back to the community an area that has got all the requirements for becoming a new strategic landmark. This thesis is articulated in three part that represent the main stages of the planning: The knowledge of the context and of the current situation: a necessary notion in order to make planning choices as responsible and aware as possible, on which all the following planning stages are based. The approach adopted - beginning from the choice of the purpose till the formulation of the masterplan, the planning of the new buildings and the recovery of the existing ones - aimed to face every single topic not as a separate matter but part of a wider system, based on the relationship and the dialogue with the environmental context where the area is located and on the capability to generate a new identity of the area and a sense of belonging to this place in the citizens. The planning process that, thanks to the information acquired in the first phase, defined a proposal meant to give a new role to the area, giving it back a new identity and involving it again in the urban dynamics, re-establishing a relationship with it. This proposal sees the area rebirth as a campus that includes not only spaces for educational activities, such as classrooms, offices, study rooms and a conference room but also a range of services needed to a campus, such as a university library, student residences, refectory and bar, as well as a series of cultural services for the entire community such as exhibition spaces, outdoor leisure areas and commercial activities. After defining its new role, we elaborated the architectural plan, designing the public space and the physical-architectural characteristic of the existing complex and of the new buildings. This phase, hard and full of second thoughts, was guided by a progressive process made up of analyses and reflections that led us to define the essence and the nature of the planning, including formal and material choices. Such a process made us plan public spaces that could be permeable, accessible and easily used both by end-users and by the community in general, never neglecting to design its architecture showing consideration for the relationship between old and new elements. The double nature of the intervention is reflected in the will of respecting the pre-existing elements that are already part of the current situation, and at the same time in the wish of something new, giving this area - thanks to new architectures, so light, evanescent, permeable and changeable - a new identity. Last but not least, the in-depth examinations, which were carried out studying the double aspects related to pre-existing parts and new buildings: the structural project, which deals with the interventions necessary to consolidate the existing structures, with special attention to the sizing and verification of the existing wooden floors consolidation, and the process of sizing and verification of a new steel structure that will integrate with the existing one and allow the expansion of some classrooms; the technological plan, which shows the study of technological solutions and construction details adopting a dual strategy according to existing buildings or new one, trying to guarantee high energetic performances and assure a high environmental comfort for the users; finally, the plants project that, following the principles of sustainable architecture, defines the plant strategies adopted in the whole complex and deals in particular with the choice and sizing of heating and cooling of a building which represents an exemplary case. A complete and articulated approach for the elaboration of a plan that doesn’t expect to be the only possible solution, but is just an attempt to give an answer to such a complicated matter.
VIVIAN, AMALIA SIRIANA
JURINA, LORENZO
PALAZZO, DANILO
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
24-apr-2012
2010/2011
Camminando per le vie del centro della Città di Bergamo ad un certo punto lo scorgi, un gigante abbandonato alla decadenza e all’indifferenza, circondato da strade trafficate e rumorose, questo è il complesso delle ex-caserme Montelungo e Colleoni, un’area di ventimila metri quadri, di cui circa la metà edificati, completamente dimenticata nel pieno centro della città. Una polarità urbana immobile e inaccessibile all’interno del contesto urbano consolidato, cesura ma al contempo cerniera e potenziale fulcro per una serie di realtà che le gravitano attorno, mediatore ideologico e connettore fisico nella dialettica fra città “antica” e città “moderna”, divisore ma allo stesso tempo possibile connettore tra i parchi cittadini, un crescendo di potenzialità intrinseche da cogliere e rafforzare. Per noi l’area delle ex-caserme è lì da sempre, impenetrabile, austera, quasi misteriosa, un’area che appartiene alla nostra città, che in qualche modo ci rappresenta, è per questo che si è pensato di trasformare la tesi nell’occasione di studiarla più da vicino e proporre un progetto che abbia l’opportunità di riqualificare un’intera porzione di città e di restituire alla comunità un’area che ha tutti i requisiti per divenire un nuovo nodo strategico di riferimento. La tesi è stata articolata in tre parti che hanno rappresentato le principali fasi del percorso progettuale: La conoscenza del contesto e dello stato di fatto, nozione indispensabile per effettuare delle scelte progettuali il più possibile responsabili e consapevoli sulla quale si sono basate tutte le successive fasi progettuali. L’approccio adottato durante tutto il percorso progettuale, partendo dalla scelta della funzione per arrivare alla progettazione del masterplan, dei nuovi edifici e del recupero di quelli esistenti, è stato infatti quello di affrontare ogni singolo tema non come oggetto a sé stante, ma facente parte di un sistema più ampio, che si fondi sul rapporto e sul dialogo con il contesto ambientale in cui l’area sorge, sulla capacità di generare una nuova identità dell’area e un sentimento di appartenenza al luogo nella cittadinanza. Il processo progettuale, nel quale, attraverso le conoscenze acquisite nella prima fase, si è definita una proposta di rifunzionalizzazione che si propone di donare all’area una nuova identità ricoinvolgendola all’interno della dinamica urbana e ricucendola con essa e che la vede rinascere come polo universitario che comprenda non solo spazi destinati alle attività didattiche, quali aule, uffici, sale studio e sala conferenze ma anche una serie di servizi di cui un campus necessita, quali una biblioteca universitaria, residenze per studenti, mensa e bar oltre che una serie di servizi culturali rivolti all’intera comunità quali spazi espositivi, per il tempo libero all’aperto e attività commerciali. Alla scelta della funzione è poi seguito il progetto architettonico con il disegno dello spazio pubblico e delle caratteristiche fisico-architettoniche del complesso esistente e dei nuovi edifici, questa fase, non priva di difficoltà e ripensamenti, è stata guidata da un processo progressivo fatto di analisi e riflessioni che hanno portato a definire quale dovesse essere l’essenza e la natura della progettazione dello spazio e delle scelte formali e materiche. Tale processo ha portato così a progettare spazi pubblici permeabili, fruibili e accessibili sia per l’utenza che in generale per tutta la comunità e a pensare il disegno delle forme dell’architettura nell’ottica della dualità del rapporto tra esistente e nuovo. La duplice natura dell’intervento si esprime nella volontà di rispetto rivolta alle preesistenze che fanno ormai parte della realtà consolidata e nel contemporaneo desiderio che le nuove architetture, leggere, evanescenti, permeabili e mutevoli, esprimano chiaramente il desiderio di novità e la volontà di donare all’area una nuova identità. In fine gli approfondimenti, che sono stati sviluppati studiando i duplici aspetti relativi alle preesistenze e ai nuovi edifici: il progetto strutturale che tratta gli interventi necessari al consolidamento delle strutture esistenti, con particolare attenzione al dimensionamento e verifica del consolidamento dei solai lignei esistenti, e il processo di dimensionamento e verifica di un nuovo portale in acciaio che si integri con la struttura esistente e che permetta l’ampliamento di alcune aule didattiche; il progetto tecnologico che consiste nello studio delle soluzioni tecnologiche e dei dettagli costruttivi adottando una duplice strategia a seconda che ci si confronti con i manufatti esistenti o con le nuove costruzioni, ponendosi in entrambi i casi il principale obiettivo di garantire elevate prestazioni energetiche atte ad assicurare un adeguato grado di comfort ambientale per l’utenza e infine il progetto impiantistico che, facendo propri i principi dell’architettura sostenibile, definisce le strategie impiantistiche adottate nell’intero complesso e si occupa in particolare della scelta e del dimensionamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento di un edificio che ne rappresenta un caso esemplificativo. Un percorso completo e articolato per lo sviluppo di un progetto che non pretende di essere l’unica soluzione possibile ma che vuole essere il tentativo di dare un risposta ad un tema così complesso.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/48941