Nel 2005 è stato applicato a Caslino d'Erba un metodo innovativo di stabilizzazione dei pendii, per sostenere un versante potenzialmente franoso. L'opera in questione si colloca al di fuori delle opere di sostegno ordinarie pichè non prevede interventi di sbancamento ne letti di allettamento per il posizionamento degli elementi strutturali: parte di essi sono disposti direttamente contro terra, e contribuiscono a sostenere il versante attraverso l'azione di un sistema di ancoraggio opportuno. La progettazione di tali piastre è molto complessa dal punto di vista statico, perchè risulta indefinita la condizione di vincolo alla quale esse sono soggette. Nel tentativo di dare ai progettisti i mezzi per progettare in sicurezza, si studia con un approccio numerico la capacità portante di piastre in HPFRC adibite al sostegno del pendio, dopo aver individuato le condizioni di vincolo per esse più sfavorevoli. Trattandosi di un'opera di protezione pubblica territoriale è necessario garantirne un certo grado di sicurezza in condizioni di esercizio e studiare i possibili scenari di comportamento a collasso. La necessità di garantire un grado di sicurezza adeguato durante l'intera vita utile della struttura ha portato i progettisiti e gli enti territoriali ad attivare un sistema d monitoraggio in continuo degli elementi strutturali; la grande disponibilità di dati derivanti da tali rilevazioni consente di visualizzare in tempo reale il livello di sicurezza garantito, e fornisce dati utili a pianificare futuri interventi di manutenzione e di ripristino, quali ad esempio la ritesatura dei cavi e la compensazione del carico dissipato

Un sistema innovativo per la stabilizzazione dei pendii : valutazione della capacità portante

BETTERLE, FRANCESCO
2010/2011

Abstract

Nel 2005 è stato applicato a Caslino d'Erba un metodo innovativo di stabilizzazione dei pendii, per sostenere un versante potenzialmente franoso. L'opera in questione si colloca al di fuori delle opere di sostegno ordinarie pichè non prevede interventi di sbancamento ne letti di allettamento per il posizionamento degli elementi strutturali: parte di essi sono disposti direttamente contro terra, e contribuiscono a sostenere il versante attraverso l'azione di un sistema di ancoraggio opportuno. La progettazione di tali piastre è molto complessa dal punto di vista statico, perchè risulta indefinita la condizione di vincolo alla quale esse sono soggette. Nel tentativo di dare ai progettisti i mezzi per progettare in sicurezza, si studia con un approccio numerico la capacità portante di piastre in HPFRC adibite al sostegno del pendio, dopo aver individuato le condizioni di vincolo per esse più sfavorevoli. Trattandosi di un'opera di protezione pubblica territoriale è necessario garantirne un certo grado di sicurezza in condizioni di esercizio e studiare i possibili scenari di comportamento a collasso. La necessità di garantire un grado di sicurezza adeguato durante l'intera vita utile della struttura ha portato i progettisiti e gli enti territoriali ad attivare un sistema d monitoraggio in continuo degli elementi strutturali; la grande disponibilità di dati derivanti da tali rilevazioni consente di visualizzare in tempo reale il livello di sicurezza garantito, e fornisce dati utili a pianificare futuri interventi di manutenzione e di ripristino, quali ad esempio la ritesatura dei cavi e la compensazione del carico dissipato
CAVERZAN, ALESSIO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
23-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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