Il lavoro svolto ha riguardato la definizione del modello concettuale del terreno delle aree appartenenti al sito EXPO 2015. I sopralluoghi, la raccolta di dati e cartografie ha permesso di inquadrare il sito e di individuare le zone maggior criticità, suddividendo questo in subaree. L’indagine iniziale, compiuta tra luglio e agosto 2010, ha previsto l’esecuzione parziale di quanto previsto dal Piano di Indagine, a seguito del riscontro nello strato superficiale costituito da riporto, di un superamento della Concentrazione Soglia di Contaminazione. A seguito dell’elaborazione del modello concettuale preliminare, queste subaree sono state approfondite durante la realizzazione del Piano di Caratterizzazione, approvato a maggio 2011. Il piano ha previsto l’indagine della restante porzione del sito e di ulteriori aree interessate al progetto. Durante l’esecuzione sono stati riscontrati diversi superamenti delle CSC nella terreno naturale rendendosi pertanto necessarie due ulteriori campagne di approfondimento, le quali hanno permesso di individuare ulteriori otto sondaggi con superamento delle CSC. In definitiva sono stati riscontrate n. 11 porzioni potenzialmente contaminate, per tre delle quali l’estensione non è ancora nota. Rimane da sottolineare che non tutte le subaree sono state indagate. I superamenti delle CSC hanno riguardato nella maggior parte dei campioni il parametro Idrocarburi C>12, alcuni riconducibili ad hot spot mentre altri a situazioni più complesse. In due campioni sono stati riscontrati i metalli pesanti, Piombo e Zinco rispettivamente; in un altro campione è stata rilevata la presenza al di sopra della soglia di Idrocarburi Policiclici Aromatici. Parallelamente all’indagine sui terreni, sono state effettuate due campagne di analisi delle acque di falda, a settembre 2011 e gennaio 2012, mediante la realizzazione di n. 11 piezometri ubicati perimetralmente al sito. L’elaborazione del modello concettuale ha permesso di individuare, per ogni porzione potenzialmente contaminata, la sorgente primaria e le vie di migrazione dei composti ai quali i relativi recettori risultano esposti.
Aree interessate dal progetto Expo 2015 : indagini ambientali e definizione del modello concettuale dei siti
SAPORITO, OLWEN
2010/2011
Abstract
Il lavoro svolto ha riguardato la definizione del modello concettuale del terreno delle aree appartenenti al sito EXPO 2015. I sopralluoghi, la raccolta di dati e cartografie ha permesso di inquadrare il sito e di individuare le zone maggior criticità, suddividendo questo in subaree. L’indagine iniziale, compiuta tra luglio e agosto 2010, ha previsto l’esecuzione parziale di quanto previsto dal Piano di Indagine, a seguito del riscontro nello strato superficiale costituito da riporto, di un superamento della Concentrazione Soglia di Contaminazione. A seguito dell’elaborazione del modello concettuale preliminare, queste subaree sono state approfondite durante la realizzazione del Piano di Caratterizzazione, approvato a maggio 2011. Il piano ha previsto l’indagine della restante porzione del sito e di ulteriori aree interessate al progetto. Durante l’esecuzione sono stati riscontrati diversi superamenti delle CSC nella terreno naturale rendendosi pertanto necessarie due ulteriori campagne di approfondimento, le quali hanno permesso di individuare ulteriori otto sondaggi con superamento delle CSC. In definitiva sono stati riscontrate n. 11 porzioni potenzialmente contaminate, per tre delle quali l’estensione non è ancora nota. Rimane da sottolineare che non tutte le subaree sono state indagate. I superamenti delle CSC hanno riguardato nella maggior parte dei campioni il parametro Idrocarburi C>12, alcuni riconducibili ad hot spot mentre altri a situazioni più complesse. In due campioni sono stati riscontrati i metalli pesanti, Piombo e Zinco rispettivamente; in un altro campione è stata rilevata la presenza al di sopra della soglia di Idrocarburi Policiclici Aromatici. Parallelamente all’indagine sui terreni, sono state effettuate due campagne di analisi delle acque di falda, a settembre 2011 e gennaio 2012, mediante la realizzazione di n. 11 piezometri ubicati perimetralmente al sito. L’elaborazione del modello concettuale ha permesso di individuare, per ogni porzione potenzialmente contaminata, la sorgente primaria e le vie di migrazione dei composti ai quali i relativi recettori risultano esposti.File | Dimensione | Formato | |
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