Il ramo di studio scelto per laurearmi “Pianificazione urbanistica e politiche territoriali”, nelle sue articolazioni e specificità, mi ha portato, nel corso di questi anni a cogliere l’importanza fondamentale dell’ambiente, della sostenibilità ambientale, per lo sviluppo del verde in un determinato territorio e, nel caso di Milano, di una grande città. Ho potuto esaminare il problema dell’ambiente sotto due aspetti: il primo, teorico e di studio, mediante esercitazioni di pianificazione di aree verdi: - a diversa vocazione (tempo libero etc) - di diversa dimensione (parchi urbani e Pliss) il secondo, concretamente, vivendo la città (abito a Milano), e la sua provincia, esperienza che mi ha permesso di constatare le oggettive difficoltà nella creazione di spazi verdi. Tanti sono i motivi che hanno portato all’attuale situazione di difficoltà e che qui, necessariamente, affronto in modo sintetico, a sostegno della mia successiva tesi: - prevalenza di costruzione di edifici del tessuto residenziale e commerciale - edificazione di assi stradali per la viabilità urbana ed interurbana - scarsa disponibilità di risorse da parte delle pubbliche amministrazioni per la creazione di grandi spazi verdi. A questa prima riflessione vorrei aggiungerne una seconda, motivata dal fatto che, per tutto l’anno 2010, ho lavorato in qualità di operatore sociale presso il Consorzio Parco Nord Milano, svolgendo mansioni di educazione ambientale, vigilanza del parco e organizzazione eventi sulla tutela della biodiversità. Questa esperienza mi ha consentito di acquisire una nuova sensibilità ambientale non basata su mode intellettuali, bensì maturata sul campo permettendomi di sperimentare in concreto: la conoscenza degli aspetti naturalistici di un parco, e della necessità dell’opera dell’uomo per svilupparli e indirizzarli al mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema, il contenuto determinante alla qualità della vita che un parco naturale apporta, specialmente in aree fortemente antropizzate, la fruibilità di un ambiente, integro e protetto, per attività fisico-sportive, di svago e di arricchimento culturale attraverso l’allestimento di svariate mostre e l’incontro con scolaresche e infine il non trascurabile aspetto sociale in quanto il parco è fruibile e fruito da insieme eterogeneo e numeroso di “popolazioni” urbane, e si configura come un importante polo attrattore per le attività legate al tempo libero Ho quindi cercato di ricostruire la storia di questo parco intercomunale comparando una serie di problematiche e di particolarità che sono di grande attualità e si ripresentano quando si deve realizzare una grande parco intercomunale, pubblico o privato, all’interno di un tessuto densamente costruito, al fine di provare a capire se l’esperienza del Parco Nord Milano possa costruire un modello “vincente” e riproponibile in altri territori. Come ho detto all’inizio di questa nota, oltre a studiare pianificazione territoriale, ho lavorato per dodici mesi al Consorzio Parco Nord, in questo lavoro di tesi, mi sono proposto di arrivare a capire, partendo dalla storia, passando per la situazione attuale, se il Parco Nord di Milano è risultato un prodotto vincente e riproponibile in futuro nel territorio lombardo e nazionale.

Parco Nord Milano. Un'esperienza necessariamente replicabile

SEVERINO, CLAUDIO
2010/2011

Abstract

Il ramo di studio scelto per laurearmi “Pianificazione urbanistica e politiche territoriali”, nelle sue articolazioni e specificità, mi ha portato, nel corso di questi anni a cogliere l’importanza fondamentale dell’ambiente, della sostenibilità ambientale, per lo sviluppo del verde in un determinato territorio e, nel caso di Milano, di una grande città. Ho potuto esaminare il problema dell’ambiente sotto due aspetti: il primo, teorico e di studio, mediante esercitazioni di pianificazione di aree verdi: - a diversa vocazione (tempo libero etc) - di diversa dimensione (parchi urbani e Pliss) il secondo, concretamente, vivendo la città (abito a Milano), e la sua provincia, esperienza che mi ha permesso di constatare le oggettive difficoltà nella creazione di spazi verdi. Tanti sono i motivi che hanno portato all’attuale situazione di difficoltà e che qui, necessariamente, affronto in modo sintetico, a sostegno della mia successiva tesi: - prevalenza di costruzione di edifici del tessuto residenziale e commerciale - edificazione di assi stradali per la viabilità urbana ed interurbana - scarsa disponibilità di risorse da parte delle pubbliche amministrazioni per la creazione di grandi spazi verdi. A questa prima riflessione vorrei aggiungerne una seconda, motivata dal fatto che, per tutto l’anno 2010, ho lavorato in qualità di operatore sociale presso il Consorzio Parco Nord Milano, svolgendo mansioni di educazione ambientale, vigilanza del parco e organizzazione eventi sulla tutela della biodiversità. Questa esperienza mi ha consentito di acquisire una nuova sensibilità ambientale non basata su mode intellettuali, bensì maturata sul campo permettendomi di sperimentare in concreto: la conoscenza degli aspetti naturalistici di un parco, e della necessità dell’opera dell’uomo per svilupparli e indirizzarli al mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema, il contenuto determinante alla qualità della vita che un parco naturale apporta, specialmente in aree fortemente antropizzate, la fruibilità di un ambiente, integro e protetto, per attività fisico-sportive, di svago e di arricchimento culturale attraverso l’allestimento di svariate mostre e l’incontro con scolaresche e infine il non trascurabile aspetto sociale in quanto il parco è fruibile e fruito da insieme eterogeneo e numeroso di “popolazioni” urbane, e si configura come un importante polo attrattore per le attività legate al tempo libero Ho quindi cercato di ricostruire la storia di questo parco intercomunale comparando una serie di problematiche e di particolarità che sono di grande attualità e si ripresentano quando si deve realizzare una grande parco intercomunale, pubblico o privato, all’interno di un tessuto densamente costruito, al fine di provare a capire se l’esperienza del Parco Nord Milano possa costruire un modello “vincente” e riproponibile in altri territori. Come ho detto all’inizio di questa nota, oltre a studiare pianificazione territoriale, ho lavorato per dodici mesi al Consorzio Parco Nord, in questo lavoro di tesi, mi sono proposto di arrivare a capire, partendo dalla storia, passando per la situazione attuale, se il Parco Nord di Milano è risultato un prodotto vincente e riproponibile in futuro nel territorio lombardo e nazionale.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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