Questa tesi analizza il recupero urbano di un architettura rimasta incompiuta, situata al confine del comune di Milano con il comune di Corsico, presso la stazione ferroviaria di S. Cristoforo, sulla linea S9 Milano-Mortara. Situata nella zona sud-ovest della città, l’edificio è collocato in un area di proprietà delle Ferrovie dello stato, di circa 11 ettari, compresa tra la linea ferroviaria e il Naviglio Grande. L’area è situata nei pressi del quartiere Giambellino, al centro di discussioni e polemiche per una possibile riqualificazione, data la sua attuale situazione di degrado, sia a livello architettonico che sociale. Iter, indagine storica, analisi urbanistica-sociale, inquadramento urbanistico sintetico e previsioni territoriali, sono affrontate su differenti scale, quali 1:10.000/1:5000/1:2000, e costituiscono le fondamenta della progettazione del Masterplan del complesso. L’obiettivo di questo lavoro è la riqualifica dell’intera area dismessa, attraverso una progettazione mirata alla ricucitura e alla riconnessione urbana. Il fulcro del progetto è la riqualificazione dell’edificio abbandonato, che oltre a concentrarsi sull’aspetto materico di rinnovamento architettonico del manufatto, sarà anche focalizzata sulla relazione con il contesto. La relazione si manifesta attraverso una nuova accessibilità dell’intera area, connettendo i vari punti strategici, e attraverso la progettazione di diversi elementi che affiancano l‘edificio fulcro, ovvero impianti più o meno consistenti, che creano un nuovo sistema funzionale, sia a livello locale che a livello urbanistico. E’ l’interazione tra tutti i nuovi elementi presenti che genera il corretto funzionamento e la riqualificazione urbana. I nuovi “elementi” che sono presentati durante il progetto di riqualifica sono: il nuovo impianto residenziale, di controproposta al Pgt del Comune di Corsico, che oltre a relazionarsi con l’edificio fulcro, è anche fortemente rapportato al contesto attraverso le scelte formali ispirate alla vicina Cascina Robarello e ai limitrofi quartieri residenziali; il sistema degli orti comunali, già presente nell’area, ma bisognoso di un nuovo disegno planimetrico; la nuova area commerciale di affiancamento alla piazza Tirana e di rafforzamento alla stazione ferroviaria di San Cristoforo, come punto di attesa/sosta e ingresso al Parco Lineare; la progettazione del Parco Lineare che funge da suolo verde pubblico di riconnessione sia su scala locale dell’area di progetto, sia su macroscala urbana. L’edificio è il cuore della riqualificazione in quanto ospita nuove funzioni attrattive per un grande bacino d’utenza e diviene punto di riferimento per la riscoperta di potenziali presenti nel territorio circostante. Le sue funzioni spaziano in ambiti differenti, quali quello sportivo, quello culturale e di intrattenimento.
L'incompiuto di Aldo Rossi come mezzo di rinnovamento urbano. Sperimentazione di riqualifica della stazione ferroviaria abbandonata di Aldo Rossi
REALE, SARA
2010/2011
Abstract
Questa tesi analizza il recupero urbano di un architettura rimasta incompiuta, situata al confine del comune di Milano con il comune di Corsico, presso la stazione ferroviaria di S. Cristoforo, sulla linea S9 Milano-Mortara. Situata nella zona sud-ovest della città, l’edificio è collocato in un area di proprietà delle Ferrovie dello stato, di circa 11 ettari, compresa tra la linea ferroviaria e il Naviglio Grande. L’area è situata nei pressi del quartiere Giambellino, al centro di discussioni e polemiche per una possibile riqualificazione, data la sua attuale situazione di degrado, sia a livello architettonico che sociale. Iter, indagine storica, analisi urbanistica-sociale, inquadramento urbanistico sintetico e previsioni territoriali, sono affrontate su differenti scale, quali 1:10.000/1:5000/1:2000, e costituiscono le fondamenta della progettazione del Masterplan del complesso. L’obiettivo di questo lavoro è la riqualifica dell’intera area dismessa, attraverso una progettazione mirata alla ricucitura e alla riconnessione urbana. Il fulcro del progetto è la riqualificazione dell’edificio abbandonato, che oltre a concentrarsi sull’aspetto materico di rinnovamento architettonico del manufatto, sarà anche focalizzata sulla relazione con il contesto. La relazione si manifesta attraverso una nuova accessibilità dell’intera area, connettendo i vari punti strategici, e attraverso la progettazione di diversi elementi che affiancano l‘edificio fulcro, ovvero impianti più o meno consistenti, che creano un nuovo sistema funzionale, sia a livello locale che a livello urbanistico. E’ l’interazione tra tutti i nuovi elementi presenti che genera il corretto funzionamento e la riqualificazione urbana. I nuovi “elementi” che sono presentati durante il progetto di riqualifica sono: il nuovo impianto residenziale, di controproposta al Pgt del Comune di Corsico, che oltre a relazionarsi con l’edificio fulcro, è anche fortemente rapportato al contesto attraverso le scelte formali ispirate alla vicina Cascina Robarello e ai limitrofi quartieri residenziali; il sistema degli orti comunali, già presente nell’area, ma bisognoso di un nuovo disegno planimetrico; la nuova area commerciale di affiancamento alla piazza Tirana e di rafforzamento alla stazione ferroviaria di San Cristoforo, come punto di attesa/sosta e ingresso al Parco Lineare; la progettazione del Parco Lineare che funge da suolo verde pubblico di riconnessione sia su scala locale dell’area di progetto, sia su macroscala urbana. L’edificio è il cuore della riqualificazione in quanto ospita nuove funzioni attrattive per un grande bacino d’utenza e diviene punto di riferimento per la riscoperta di potenziali presenti nel territorio circostante. Le sue funzioni spaziano in ambiti differenti, quali quello sportivo, quello culturale e di intrattenimento.File | Dimensione | Formato | |
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