Fra alberi, nubi e tempo

Il progetto di tesi si sviluppa nella città di Valdagno dove vi sono resti di fondamenta di una villa progettata nel 1936 da Gio Ponti su volere di Gaetano Marzotto. La villa doveva sorgere all’interno di un parco architettonico ma a causa della guerra la costruzione venne interrotta. “L’architettura è un diamante. Nella natura essa rappresenta il finito contro l’indefinito. Nel tempo e nella materia ciò che resta contro ciò che passa; la <perpetuità> (dice Palladio). Fra gli alberi e nubi e luci e acque che si muovono, e tempo che si svolge, essa sta, compiuta e fissa, ferma, astratta meravigliosa e rara: come un cristallo.” Gio Ponti, Amate l’architettura Da questa citazione di Gio Ponti ho iniziato a indagare sull’idea di architettura dell’importante architetto milanese e a seguito dello studio di queste nozioni ho scelto sei dei numerosi concetti ed ho voluto evocarli attraverso padiglioni collocati all’interno del parco, nel quale si dispongono seguendo uno schema a diamante generato da un esagono. Questa figura, considerata la perfezione geometrica da Ponti, si sviluppa intorno al centro culturale “La Favorita”, il quale ospita: nel piano interrato, in mezzo ai muri delle fondamenta, delle sale espositive e un bar (che si articola sui due livelli) ; al piano superiore un auditorium pensato per ospitare le numerose iniziative che si svolgono all’oggi nel parco.