Il mio lavoro propone l’idea di realizzare un piccolo polo logistico intermodale lungo il fiume Adda, precisamente nell’area di una cava situata a Bottanuco, paese in provincia di Bergamo. L’obiettivo principale è quello di creare in detta zona, situata al confine tra le province di Bergamo, Milano e Monza e Brianza, un piccolo modello di sistema logistico e trasportistico efficiente che operi coerentemente con gli obiettivi e le recenti tendenze nel campo dei trasporti e della logistica a livello europeo, italiano e regionale. Dunque, per avere un quadro più chiaro del contesto in cui inserire il nuovo in-tervento, ho ritenuto di sviluppare innanzitutto una panoramica generale sulle recenti politiche dei trasporti in ambito UE, per poi focalizzare l’attenzione sul concetto di integrazione modale nel settore della logistica (evidenziandone, in particolare, le problematiche in Italia e in Lombardia e, allo stesso tempo, esaminando gli esperimenti più interessanti che stanno avvenendo in questo campo). Considerando che la novità che introduco nel mio lavoro, a differenza dei tradizionali poli logistici intermodali presenti in regione, è l’utilizzo di imbarcazioni elettriche per il trasporto di piccole quantità di merci lungo parte del fiume Adda, approfondisco la tematica del trasporto fluviale e la sua rilevanza attuale, anche in questo caso facendo un excursus a scala prima europea, poi nazionale-regionale e, infine, locale. Qui, in primo luogo analizzo il Naviglio di Paderno, che versa ormai da decenni in un forte stato di degrado e il cui ripristino è necessario per consentire la navigazione sul tratto del fiume Adda da me preso in considerazione. In un secondo momento, invece, rivolgo l’interesse al polo logistico intermodale, evidenziando le motivazioni - emerse a seguito di indagini effettuate sul campo, nonché di informazioni ottenute da addetti del settore e di ricerche svolte su internet - che mi hanno indotto ad ipotizzarne la localizzazione nella suddetta area, le caratteristiche e le infrastrutture che deve possedere, i possibili tragitti delle imbarcazioni, i meccanismi di finanziamento che potrebbero sottostare alla sua realizzazione ed i benefici che l’intervento potrebbe generare sulla comunità locale. Infine, concludo il lavoro osservando che, l’intervento che mi sono proposto di realizzare, si inserisce coerentemente con gli sviluppi più recenti dei settori dei tra-sporti e della logistica esaminati a scala europea, italiana e lombarda. Sono convinto che si tratti di un progetto che, per le sue caratteristiche innovative, può avere un cer-to interesse, in quanto può contribuire, ovviamente in piccola parte, a migliorare l’efficienza in tale settore, nel massimo rispetto delle nuove esigenze ambientali.

La creazione di un piccolo polo logistico intermodale lungo il fiume Adda

VERTEMARA, DAVIDE MARIA
2010/2011

Abstract

Il mio lavoro propone l’idea di realizzare un piccolo polo logistico intermodale lungo il fiume Adda, precisamente nell’area di una cava situata a Bottanuco, paese in provincia di Bergamo. L’obiettivo principale è quello di creare in detta zona, situata al confine tra le province di Bergamo, Milano e Monza e Brianza, un piccolo modello di sistema logistico e trasportistico efficiente che operi coerentemente con gli obiettivi e le recenti tendenze nel campo dei trasporti e della logistica a livello europeo, italiano e regionale. Dunque, per avere un quadro più chiaro del contesto in cui inserire il nuovo in-tervento, ho ritenuto di sviluppare innanzitutto una panoramica generale sulle recenti politiche dei trasporti in ambito UE, per poi focalizzare l’attenzione sul concetto di integrazione modale nel settore della logistica (evidenziandone, in particolare, le problematiche in Italia e in Lombardia e, allo stesso tempo, esaminando gli esperimenti più interessanti che stanno avvenendo in questo campo). Considerando che la novità che introduco nel mio lavoro, a differenza dei tradizionali poli logistici intermodali presenti in regione, è l’utilizzo di imbarcazioni elettriche per il trasporto di piccole quantità di merci lungo parte del fiume Adda, approfondisco la tematica del trasporto fluviale e la sua rilevanza attuale, anche in questo caso facendo un excursus a scala prima europea, poi nazionale-regionale e, infine, locale. Qui, in primo luogo analizzo il Naviglio di Paderno, che versa ormai da decenni in un forte stato di degrado e il cui ripristino è necessario per consentire la navigazione sul tratto del fiume Adda da me preso in considerazione. In un secondo momento, invece, rivolgo l’interesse al polo logistico intermodale, evidenziando le motivazioni - emerse a seguito di indagini effettuate sul campo, nonché di informazioni ottenute da addetti del settore e di ricerche svolte su internet - che mi hanno indotto ad ipotizzarne la localizzazione nella suddetta area, le caratteristiche e le infrastrutture che deve possedere, i possibili tragitti delle imbarcazioni, i meccanismi di finanziamento che potrebbero sottostare alla sua realizzazione ed i benefici che l’intervento potrebbe generare sulla comunità locale. Infine, concludo il lavoro osservando che, l’intervento che mi sono proposto di realizzare, si inserisce coerentemente con gli sviluppi più recenti dei settori dei tra-sporti e della logistica esaminati a scala europea, italiana e lombarda. Sono convinto che si tratti di un progetto che, per le sue caratteristiche innovative, può avere un cer-to interesse, in quanto può contribuire, ovviamente in piccola parte, a migliorare l’efficienza in tale settore, nel massimo rispetto delle nuove esigenze ambientali.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/54121