La Tesi si occupa di approfondire il tema del Razionalismo Lariano con particolare attenzione alla persona di Mario Cereghini. Nel ventennio appena trascorso la figura di questo architetto è tornata ad essere oggetto di studio e le sue opere sono state spesso inserite all’interno di mostre sul tema razionalista come Mario Cereghini Architetto tenutasi a Lecco nel 1987 e L’Europa dei Razionalisti tenutasi a Como nel 1989; purtroppo dopo queste occasioni il nome di Cereghini è caduto nuovamente nell’anonimato. Il compito che questa tesi si propone è quello di ridare il giusto valore ad un personaggio importante nel panorama architettonico del nord Italia. Personaggio eclettico e bizzarro (egli fu, oltre che architetto anche designer, pittore, scrittore, fotografo e alpino) riuscì a far accogliere l’architettura contemporanea ad una città come Lecco che voleva rimanerne estranea e riuscì a gettare le basi di due cittadine montane (Cervinia e Madesimo) che ancora oggi rivestono, per l’economia turistica del nord Italia, una fondamentale importanza. L’architetto lecchese si forma negli anni Venti al Politecnico di Milano ed instaura, sin da studente, rapporti di amicizia con Giuseppe Terragni di cui diventerà collaboratore nel Gruppo 7; gli insegnamenti ricevuti durante la sua permanenza nel gruppo comasco lo seguiranno per tutta la vita, vita passata cercando di imporre la propria presenza nel panorama architettonico italiano. Nonostante la sua partecipazione a progetti importanti, spesso la figura di questo architetto solitario risulta estranea al contesto; come se l’essere “uno spirito libero” non gli permettesse di appartenere ad un ambiente ben determinato; spesso lo si vede in prima linea per quanto riguarda la volontà di difendere lo spirito razionalista e, spesso, lo si vede chiuso in una realtà di provincia che di innovativo presenta ben poco, tanto che nei libri attinenti al razionalismo italiano il suo nome neppure compare. Questa mancanza, però, non deve trarci in inganno e farci dimenticare dei suoi numerosi progetti e dei suoi scritti, portatori di un linguaggio nuovo e avanguardista.

Mario Cereghini : razionalista lariano

MUSILLO, LUIGINA;MERCATI, CHIARA
2010/2011

Abstract

La Tesi si occupa di approfondire il tema del Razionalismo Lariano con particolare attenzione alla persona di Mario Cereghini. Nel ventennio appena trascorso la figura di questo architetto è tornata ad essere oggetto di studio e le sue opere sono state spesso inserite all’interno di mostre sul tema razionalista come Mario Cereghini Architetto tenutasi a Lecco nel 1987 e L’Europa dei Razionalisti tenutasi a Como nel 1989; purtroppo dopo queste occasioni il nome di Cereghini è caduto nuovamente nell’anonimato. Il compito che questa tesi si propone è quello di ridare il giusto valore ad un personaggio importante nel panorama architettonico del nord Italia. Personaggio eclettico e bizzarro (egli fu, oltre che architetto anche designer, pittore, scrittore, fotografo e alpino) riuscì a far accogliere l’architettura contemporanea ad una città come Lecco che voleva rimanerne estranea e riuscì a gettare le basi di due cittadine montane (Cervinia e Madesimo) che ancora oggi rivestono, per l’economia turistica del nord Italia, una fondamentale importanza. L’architetto lecchese si forma negli anni Venti al Politecnico di Milano ed instaura, sin da studente, rapporti di amicizia con Giuseppe Terragni di cui diventerà collaboratore nel Gruppo 7; gli insegnamenti ricevuti durante la sua permanenza nel gruppo comasco lo seguiranno per tutta la vita, vita passata cercando di imporre la propria presenza nel panorama architettonico italiano. Nonostante la sua partecipazione a progetti importanti, spesso la figura di questo architetto solitario risulta estranea al contesto; come se l’essere “uno spirito libero” non gli permettesse di appartenere ad un ambiente ben determinato; spesso lo si vede in prima linea per quanto riguarda la volontà di difendere lo spirito razionalista e, spesso, lo si vede chiuso in una realtà di provincia che di innovativo presenta ben poco, tanto che nei libri attinenti al razionalismo italiano il suo nome neppure compare. Questa mancanza, però, non deve trarci in inganno e farci dimenticare dei suoi numerosi progetti e dei suoi scritti, portatori di un linguaggio nuovo e avanguardista.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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