Ripercorrendo la storia, fin dai tempi più remoti, l’essere umano ha manifestato il suo bisogno di comunicare concentrando i suoi sforzi sulla parola prima e sulle immagini poi. Da allora l’uomo ha compiuto passi da gigante nel campo della comunicazione, ma mai cambiando effettivamente la tipologia di canali utilizzati. Naturalmente non solo i mittenti dei messaggi sono divenuti molto bravi nella manipolazione delle immagini e della parola, ma anche i destinatari stessi, che, avendo così dimestichezza nel gestirle, hanno acquisito delle naturali e inconsce predisposizioni selettive che eliminano a priori i messaggi sgraditi o non interessanti. Questo è il grande problema che si presenta oggi alle nuove generazioni di Designer della Comunicazione. La comunicazione visiva, per sua natura, ha esaurito il suo potere attrattivo, poiché il sovraffollamento d’immagini all’interno delle nostre giornate ci ha portato a possedere un potere selettivo inconscio, che elimina l’attrattività di molte immagini, vanificando spesso gli sforzi di molti pubblicitari che su di esse basano intere campagne. Di fatto, però, l’uomo, come tutti gli altri animali, possiede numerosi organi sensoriali, capaci di filtrare le informazioni che pervengono dall’esterno. Il Designer della Comunicazione moderno, deve, ove possibile, saper sfruttare tutti i sensi, comunicando con più canali, e stimolando più organi sensoriali contemporaneamente, cercando di far rivivere al destinatario del messaggio, delle emozioni riconducibili al suo personale passato. In questo modo, sfruttando ciò che è definito da molti esperti del settore, le tecniche di “Marketing Sensoriale”, si sfocia in quello che è definito “Marketing Emozionale”. Il Designer della Comunicazione del futuro, deve quindi saper progettare “in tutti i sensi” per riuscire ad attrarre nel modo più efficace possibile, il destinatario. Solo in questo modo, curando il più possibile, tutti gli aspetti sensoriali di un evento circoscritto nel tempo e nello spazio, si avrà la certezza di stimolare il proprio target group nella speranza di far scaturire in lui un senso di appartenenza che generi l’azione per cui è stato progettato.

Una realtà per nulla virtuale. Vedere l'importanza della vista : il complesso percorso dalla preistoria ad oggi. Vistatattoolfattouditogusto : per essere sicuri di colpire. L'inserto : l'evento dei sensi

CORNA, LUCA GIUSEPPE
2010/2011

Abstract

Ripercorrendo la storia, fin dai tempi più remoti, l’essere umano ha manifestato il suo bisogno di comunicare concentrando i suoi sforzi sulla parola prima e sulle immagini poi. Da allora l’uomo ha compiuto passi da gigante nel campo della comunicazione, ma mai cambiando effettivamente la tipologia di canali utilizzati. Naturalmente non solo i mittenti dei messaggi sono divenuti molto bravi nella manipolazione delle immagini e della parola, ma anche i destinatari stessi, che, avendo così dimestichezza nel gestirle, hanno acquisito delle naturali e inconsce predisposizioni selettive che eliminano a priori i messaggi sgraditi o non interessanti. Questo è il grande problema che si presenta oggi alle nuove generazioni di Designer della Comunicazione. La comunicazione visiva, per sua natura, ha esaurito il suo potere attrattivo, poiché il sovraffollamento d’immagini all’interno delle nostre giornate ci ha portato a possedere un potere selettivo inconscio, che elimina l’attrattività di molte immagini, vanificando spesso gli sforzi di molti pubblicitari che su di esse basano intere campagne. Di fatto, però, l’uomo, come tutti gli altri animali, possiede numerosi organi sensoriali, capaci di filtrare le informazioni che pervengono dall’esterno. Il Designer della Comunicazione moderno, deve, ove possibile, saper sfruttare tutti i sensi, comunicando con più canali, e stimolando più organi sensoriali contemporaneamente, cercando di far rivivere al destinatario del messaggio, delle emozioni riconducibili al suo personale passato. In questo modo, sfruttando ciò che è definito da molti esperti del settore, le tecniche di “Marketing Sensoriale”, si sfocia in quello che è definito “Marketing Emozionale”. Il Designer della Comunicazione del futuro, deve quindi saper progettare “in tutti i sensi” per riuscire ad attrarre nel modo più efficace possibile, il destinatario. Solo in questo modo, curando il più possibile, tutti gli aspetti sensoriali di un evento circoscritto nel tempo e nello spazio, si avrà la certezza di stimolare il proprio target group nella speranza di far scaturire in lui un senso di appartenenza che generi l’azione per cui è stato progettato.
ARC III - Scuola del Design
24-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/55401