L'area di interesse insiste su una dimensione dalle forti preesistenze architettoniche, infrastrutturali e paesaggistiche:il polo fieristico,l'Expo 2015,l'A4 Milano-Torino,la SS 33 del Sempione e il tracciato del fiume Olona.L'ubicazione pone degli interrogativi su quale sia oggi il rapporto che lega città a infrastruttura e paesaggio.Ambiti non più antitetici,ma complementari in una costruzione reciproca di identità urbana.Patrimoni disciplinari e progettuali,che si affiancano nel produrre frammenti di ibridazione,dove le specificità dell’uno sembrano travalicare e mescolarsi nelle valenze dell’altro.Una responsabilità progettuale più elevata che produce realtà più ampie.In tale contesto le infrastrutture diventano motore di rinnovamento pluralità di usi,commistione di forme,varietà di paesaggi urbani,rappresentano il patrimonio di urbanità che incentiva lo svolgersi della vita activa,la cui scena variabile è la sfera pubblica della strada.Infrastrutture,strade,nodi di interscambio,si trovano a giocare un ruolo significativo come momenti propulsori di nuove forme e nuove modalità di produrre l’urbano.La tematica dell'integrazione disciplinare è scaturita anche dalla correlazione tematica al progetto previsto per l'esposizione universale che si terrà in un'area limitrofa.La sfida di Expo 2015 è di costruire un paradigma di riferimento per un nuovo modello di relazione fra sfera urbana e sfera rurale.L’idea chiave è stata quella di annullare qualsiasi distanza tra il contenuto (Nutrire il pianeta) e la sua architettura espositiva, progettando un Orto Botanico Planetario.Il nostro intervento si inserisce con il proposito di creare un raccordo urbano che coinvolga attivamente la popolazione locale.Attraverso la creazione di un Enviroment Park Agro-alimentare si inseriscono le tematiche suggerite dall'esposizione universale nella realtà urbana,tramite la mixitè funzionale che implichi la commistione tra ricerca agropecuaria e residenza. Attraverso la compenetrazione tra paesaggio e architettura si crea città con una partecipazione attiva dei cittadini,i quali sono responsabili di parte del processo di ricerca e produzione.

Progettazione integrata come strumento di riqualificazione urbana e consapevolezza sociale sul tratto Rho Pero del Sempione

TIANO, IVAN;MARCHESI, MATTEO;LUGLI, ANNALISA
2010/2011

Abstract

L'area di interesse insiste su una dimensione dalle forti preesistenze architettoniche, infrastrutturali e paesaggistiche:il polo fieristico,l'Expo 2015,l'A4 Milano-Torino,la SS 33 del Sempione e il tracciato del fiume Olona.L'ubicazione pone degli interrogativi su quale sia oggi il rapporto che lega città a infrastruttura e paesaggio.Ambiti non più antitetici,ma complementari in una costruzione reciproca di identità urbana.Patrimoni disciplinari e progettuali,che si affiancano nel produrre frammenti di ibridazione,dove le specificità dell’uno sembrano travalicare e mescolarsi nelle valenze dell’altro.Una responsabilità progettuale più elevata che produce realtà più ampie.In tale contesto le infrastrutture diventano motore di rinnovamento pluralità di usi,commistione di forme,varietà di paesaggi urbani,rappresentano il patrimonio di urbanità che incentiva lo svolgersi della vita activa,la cui scena variabile è la sfera pubblica della strada.Infrastrutture,strade,nodi di interscambio,si trovano a giocare un ruolo significativo come momenti propulsori di nuove forme e nuove modalità di produrre l’urbano.La tematica dell'integrazione disciplinare è scaturita anche dalla correlazione tematica al progetto previsto per l'esposizione universale che si terrà in un'area limitrofa.La sfida di Expo 2015 è di costruire un paradigma di riferimento per un nuovo modello di relazione fra sfera urbana e sfera rurale.L’idea chiave è stata quella di annullare qualsiasi distanza tra il contenuto (Nutrire il pianeta) e la sua architettura espositiva, progettando un Orto Botanico Planetario.Il nostro intervento si inserisce con il proposito di creare un raccordo urbano che coinvolga attivamente la popolazione locale.Attraverso la creazione di un Enviroment Park Agro-alimentare si inseriscono le tematiche suggerite dall'esposizione universale nella realtà urbana,tramite la mixitè funzionale che implichi la commistione tra ricerca agropecuaria e residenza. Attraverso la compenetrazione tra paesaggio e architettura si crea città con una partecipazione attiva dei cittadini,i quali sono responsabili di parte del processo di ricerca e produzione.
DEROSSI, DAVIDE
ARC II - Scuola di Architettura Civile
23-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/56021