La collocazione strategica della città di Piacenza sulla rete delle vie di comunicazione europea è ragione della sua origine in età romana e della sua grandezza nei secoli del Medioevo Comunale. Grazie alla sua specifica collocazione territoriale dal 2008 Piacenza appartiene ai 12 TERRITORIO SNODO, individuati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sui quali sostenere l’attuazione di progetti di territorio capaci di dimostrare benefici, in termini di effetto moltiplicatore degli investimenti (produzione di ricchezza) e di incremento dei livelli di competitività e di coesione, derivanti dal potenziamento delle reti infrastrutturali di interesse nazionale e dalla concentrazione di funzioni di eccellenza di economia e innovazione. Analizzando gli elementi di struttura del territorio urbano e il sistema della mobilità di persone e merci, sono stati individuati progetti e proposte di trasformazione finalizzate al miglioramento dell’accessibilità del territorio. PIACENZA SMART CITY è la strategia principale alla base delle ipotesi progettuali e degli scenari futuri avanzati per la città di Piacenza. Si ipotizza un programma di sviluppo della città, urbano ed economico, di tipo sostenibile. Ciò comprende sia politiche ambientali e di risparmio energetico, che politiche di sostenibilità sociale. Il programma proposto mira a coniugare l’intermodalità più avanzata con la qualità urbana e ambientale: ACCESSIBILITÀ e SOSTENIBILITÀ. Il disegno di riqualificazione urbana mira a connettere tra loro le aree urbane di interesse con l’intenzione di rivalorizzarle, migliorandone l’accessibilità e la fruibilità; inoltre si propone di risolvere la frattura tra la città e il fiume Po. A questo proposito l’area di progetto a nord della città (l’ex scalo merci) rappresenta un nodo strategico in cui operare: grazie alla dislocazione delle attività legate alla distribuzione di merci nel polo logistico, questo grande spazio urbano torna alla città. Gli interventi progettuali proposti per l’area sono: - la nuova stazione ferroviaria come polo multimodale passeggeri; - un centro di formazione per la Protezione Civile con centri di ricerca e sperimentazione; - il recupero e riutilizzo dell’edificio storico ex Centrale Emilia di Piero Portaluppi; - residenze temporanee, zona ricettiva, centro socio-culturale a supporto delle attività inserite; - parco pubblico e una fitta rete di percorsi pedonali e ciclabili dal centro storico al lungo fiume. Lo scenario strategico finale di sviluppo ruota attorno al tema della sostenibilità e dell’identità. L’obiettivo è quello di individuare e realizzare misure di mobilità sostenibile e valorizzare le caratteristiche territoriali, culturali ed economiche proprie del territorio piacentino.
Progetto di riqualificazione per la città di Piacenza. Verso uno sviluppo urbano ed economico sostenibile
OLIVIERI, LAURA
2010/2011
Abstract
La collocazione strategica della città di Piacenza sulla rete delle vie di comunicazione europea è ragione della sua origine in età romana e della sua grandezza nei secoli del Medioevo Comunale. Grazie alla sua specifica collocazione territoriale dal 2008 Piacenza appartiene ai 12 TERRITORIO SNODO, individuati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sui quali sostenere l’attuazione di progetti di territorio capaci di dimostrare benefici, in termini di effetto moltiplicatore degli investimenti (produzione di ricchezza) e di incremento dei livelli di competitività e di coesione, derivanti dal potenziamento delle reti infrastrutturali di interesse nazionale e dalla concentrazione di funzioni di eccellenza di economia e innovazione. Analizzando gli elementi di struttura del territorio urbano e il sistema della mobilità di persone e merci, sono stati individuati progetti e proposte di trasformazione finalizzate al miglioramento dell’accessibilità del territorio. PIACENZA SMART CITY è la strategia principale alla base delle ipotesi progettuali e degli scenari futuri avanzati per la città di Piacenza. Si ipotizza un programma di sviluppo della città, urbano ed economico, di tipo sostenibile. Ciò comprende sia politiche ambientali e di risparmio energetico, che politiche di sostenibilità sociale. Il programma proposto mira a coniugare l’intermodalità più avanzata con la qualità urbana e ambientale: ACCESSIBILITÀ e SOSTENIBILITÀ. Il disegno di riqualificazione urbana mira a connettere tra loro le aree urbane di interesse con l’intenzione di rivalorizzarle, migliorandone l’accessibilità e la fruibilità; inoltre si propone di risolvere la frattura tra la città e il fiume Po. A questo proposito l’area di progetto a nord della città (l’ex scalo merci) rappresenta un nodo strategico in cui operare: grazie alla dislocazione delle attività legate alla distribuzione di merci nel polo logistico, questo grande spazio urbano torna alla città. Gli interventi progettuali proposti per l’area sono: - la nuova stazione ferroviaria come polo multimodale passeggeri; - un centro di formazione per la Protezione Civile con centri di ricerca e sperimentazione; - il recupero e riutilizzo dell’edificio storico ex Centrale Emilia di Piero Portaluppi; - residenze temporanee, zona ricettiva, centro socio-culturale a supporto delle attività inserite; - parco pubblico e una fitta rete di percorsi pedonali e ciclabili dal centro storico al lungo fiume. Lo scenario strategico finale di sviluppo ruota attorno al tema della sostenibilità e dell’identità. L’obiettivo è quello di individuare e realizzare misure di mobilità sostenibile e valorizzare le caratteristiche territoriali, culturali ed economiche proprie del territorio piacentino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/56081