Il progetto “La Misura dello Spazio Aperto” si occupa della costruzione di un sistema di relazioni tra il nucleo storico e il centro commerciale di Antegnate, oggi separati da un grande vuoto, colmato dalla presenza disordinata di strutture incapaci di reggere il confronto tra la scala del paese (micro) e la scala del supermercato (macro). Lo spazio aperto viene qui inteso quale spazialità collettiva compresa tra i margini dell’edificato e dell’inedificato, luoghi che si caratterizzano non solo per una vocazione alla fruizione collettiva, ma per essere, principalmente, degli spazi aperti, non facenti parte quindi di un organismo architettonico, in quanto fabbrica, ma entità architettonica in quanto spazio aperto, disegnato. Nel progetto si considerano il nucleo storico e il grande magazzino come organismi contrapposti che devono trovare una misura con la quale esprimere nuove relazioni e quindi coesistere. Il centro commerciale si affaccia su una strada di nuova costruzione parallela all’asse principale del paese da cui partono tre percorsi che connettono i due assi e delimitano il progetto del parco. Quest’ultimo viene suddiviso da lunghi filari di alberi che proseguono i percorsi storici, riducono la misura dello spazio aperto, e creano delle grandi stanze nelle quali emergono gli edifici principali del parco (oratorio, centro polifunzionale, centro sportivo). All’interno del paese, il sistema delle pavimentazioni con un unico disegno complanare ridefinisce i percorsi pedonali, collegando e disegnando i micro spazi presenti nell’edificato. Questo sistema di pavimentazioni a strisce longitudinali alterna marmo grigio e bianco in una sequenza che distingue le parti e specifica i modi d’uso. Il lavoro di ricucitura degli spazi con coerenza prevede il disassamento del percorso pedonale principale verso il grande magazzino, con un disegno ad imbuto che si allarga, scende di quota sotto la strada e va ad avvolgere il sistema di rampe mobili che salgono fino al piano dei negozi. Senza negare l’automobile o gli spazi del parcheggio, il progetto ha ristabilito il senso del ritmo tra aperto e chiuso, pieno e vuoto, veloce e lento, smarrito e ritrovato.

La misura dello spazio aperto. Nuovo sistema di relazioni tra il nucleo storico e il centro commerciale di Antegnate

CESCO, MIRIAM;ROSSO, LUCA;FAVERIO, LUCA
2010/2011

Abstract

Il progetto “La Misura dello Spazio Aperto” si occupa della costruzione di un sistema di relazioni tra il nucleo storico e il centro commerciale di Antegnate, oggi separati da un grande vuoto, colmato dalla presenza disordinata di strutture incapaci di reggere il confronto tra la scala del paese (micro) e la scala del supermercato (macro). Lo spazio aperto viene qui inteso quale spazialità collettiva compresa tra i margini dell’edificato e dell’inedificato, luoghi che si caratterizzano non solo per una vocazione alla fruizione collettiva, ma per essere, principalmente, degli spazi aperti, non facenti parte quindi di un organismo architettonico, in quanto fabbrica, ma entità architettonica in quanto spazio aperto, disegnato. Nel progetto si considerano il nucleo storico e il grande magazzino come organismi contrapposti che devono trovare una misura con la quale esprimere nuove relazioni e quindi coesistere. Il centro commerciale si affaccia su una strada di nuova costruzione parallela all’asse principale del paese da cui partono tre percorsi che connettono i due assi e delimitano il progetto del parco. Quest’ultimo viene suddiviso da lunghi filari di alberi che proseguono i percorsi storici, riducono la misura dello spazio aperto, e creano delle grandi stanze nelle quali emergono gli edifici principali del parco (oratorio, centro polifunzionale, centro sportivo). All’interno del paese, il sistema delle pavimentazioni con un unico disegno complanare ridefinisce i percorsi pedonali, collegando e disegnando i micro spazi presenti nell’edificato. Questo sistema di pavimentazioni a strisce longitudinali alterna marmo grigio e bianco in una sequenza che distingue le parti e specifica i modi d’uso. Il lavoro di ricucitura degli spazi con coerenza prevede il disassamento del percorso pedonale principale verso il grande magazzino, con un disegno ad imbuto che si allarga, scende di quota sotto la strada e va ad avvolgere il sistema di rampe mobili che salgono fino al piano dei negozi. Senza negare l’automobile o gli spazi del parcheggio, il progetto ha ristabilito il senso del ritmo tra aperto e chiuso, pieno e vuoto, veloce e lento, smarrito e ritrovato.
GRECO, LINDA
TESSAROLO, VALENTINA
ARC II - Scuola di Architettura Civile
23-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/56261