Gli strati sui cui ha progressivamente preso forma l’epoca contemporanea costituiscono una solida base di informazioni ed ispirazioni alla quale il progetto di architettura può attingere nel suo approntarsi. Le forme, i principi ai quali rifarsi non devono essere creati da nuovo ma bensì riscoperti ed estratti dall’oblio in cui sono piombati. È così che la finalità del progetto diventa quindi quella di indagare la storia alla ricerca delle matrici che non possono essere cancellate, per rielaborarle e dargli nuova vita. Il carattere fondamentale del progetto è quello di una riqualificazione, architettonica e urbana, a partire dalla specificità del luogo; espressa in tracce di antichi percorsi e segni di moderni tracciati, nel sedimento e nei tipi delle attività presenti nell’area progettuale. L’area è costituita così dall’incastro di più piazze che vengono delimitate, nella parte ad est, da una stoà antistante alla facciata d’ingresso della stazione e nella parte a sud da un caravanserraglio. Il disegno delle piazze dà unione a tutte le parti del progetto creando armonia tra i frammenti, agevolando la viabilità su gomma e quella pedonale, ma facendo ritrovare nel suo disegno planimetrico tutte le tracce della storia che hanno contribuito alla formazione del luogo. Ancora oggi, grazie alla presenza della Mahettet Masr (Stazione Il Cairo), quest’area di progetto si configura come porta e ingresso della città di Alessandria. L’area riorganizzata secondo principi storici, logici e contemporanei in connessione tra loro dà la possibilità di far fruire la contemporaneità delle funzioni presenti e il mito del luogo grazie a strutture che facilitano e incoraggiano spostamenti, cultura e informazione, a disposizione del viaggiatore e del cittadino. L’intento progettuale di fronte alla preesistenza è quello di costruire un contatto con l’antico, mettendo in risalto le stratificazioni significative che il tempo ha determinato. Il risultato del nostro lavoro non è dissimile da quello dell’archeologo che scopre un reperto scavando: percorrendo l’architettura si scopre la sua matrice originaria, viene svelato uno spazio prima nascosto. Il nostro desiderio è quello di conservare e tramandare un’idea di tempo dove passato e presente coesistono.

Aree archeologiche e progetto d'architettura. Alessandria d'Egitto. La piazza della stazione e il nuovo caravanserraglio

MANTOAN, ALICE;PIN, SILVIA;ADAMO, ANNA FEDERICA
2010/2011

Abstract

Gli strati sui cui ha progressivamente preso forma l’epoca contemporanea costituiscono una solida base di informazioni ed ispirazioni alla quale il progetto di architettura può attingere nel suo approntarsi. Le forme, i principi ai quali rifarsi non devono essere creati da nuovo ma bensì riscoperti ed estratti dall’oblio in cui sono piombati. È così che la finalità del progetto diventa quindi quella di indagare la storia alla ricerca delle matrici che non possono essere cancellate, per rielaborarle e dargli nuova vita. Il carattere fondamentale del progetto è quello di una riqualificazione, architettonica e urbana, a partire dalla specificità del luogo; espressa in tracce di antichi percorsi e segni di moderni tracciati, nel sedimento e nei tipi delle attività presenti nell’area progettuale. L’area è costituita così dall’incastro di più piazze che vengono delimitate, nella parte ad est, da una stoà antistante alla facciata d’ingresso della stazione e nella parte a sud da un caravanserraglio. Il disegno delle piazze dà unione a tutte le parti del progetto creando armonia tra i frammenti, agevolando la viabilità su gomma e quella pedonale, ma facendo ritrovare nel suo disegno planimetrico tutte le tracce della storia che hanno contribuito alla formazione del luogo. Ancora oggi, grazie alla presenza della Mahettet Masr (Stazione Il Cairo), quest’area di progetto si configura come porta e ingresso della città di Alessandria. L’area riorganizzata secondo principi storici, logici e contemporanei in connessione tra loro dà la possibilità di far fruire la contemporaneità delle funzioni presenti e il mito del luogo grazie a strutture che facilitano e incoraggiano spostamenti, cultura e informazione, a disposizione del viaggiatore e del cittadino. L’intento progettuale di fronte alla preesistenza è quello di costruire un contatto con l’antico, mettendo in risalto le stratificazioni significative che il tempo ha determinato. Il risultato del nostro lavoro non è dissimile da quello dell’archeologo che scopre un reperto scavando: percorrendo l’architettura si scopre la sua matrice originaria, viene svelato uno spazio prima nascosto. Il nostro desiderio è quello di conservare e tramandare un’idea di tempo dove passato e presente coesistono.
FERRO, LUISA
BERTINI, VIOLA
ARC II - Scuola di Architettura Civile
23-apr-2012
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2012_04_ADAMO_MANTOAN_PIN_01.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 32.01 MB
Formato Adobe PDF
32.01 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2012_04_ADAMO_MANTOAN_PIN_02.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavole di progetto
Dimensione 14.79 MB
Formato Adobe PDF
14.79 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/56441