La proposta progettuale vuole dimostrare come il rinnovamento di uno spazio industriale possa stabilire un nuovo rapporto tra lavoro/fabbrica e società/città La risposta architettonica che il progetto offre è costituita da un’area organizzata che convoglia al suo interno molteplici funzioni della città stratificandole a quelle del lavoro per consentire una miglior qualità di vita degli “abitanti”. La recente cessione dell’area ex-Comital, storicamente spazio votato alla laminazione del metallo, è diventata occasione di un progetto di rinnovamento. Il progetto consiste in una consapevole gestione della responsabilità sociale in cui vengono messi a disposizione del lavoratore spazi e soprattutto servizi che, trovandosi proprio all’interno dell’area lavorativa, riducono costi e tempi di spostamento migliorando sensibilmente la gestione del proprio tempo, servizi quali asilo, mensa, palestra vengono avvicinati al lavoratore e trasferiti da altri luoghi sul posto di lavoro. Questo trasferimento implica un ciclo virtuoso che porta ricadute positive anche in termini economici sia al lavoratore, che usufruisce di tali servizi sotto forma di benefit, sia all’azienda che propone spazi lavorativi di qualità e servizi usufruibili da tutta la comunità stabilendo dei rapporti con la città. L’area di progetto è situata a Nembro (BG), nella fascia industriale delimitata a nord dai binari della TEB e a sud dal fiume Serio. Gli edifici presenti sono frutto di una stratificazione di diverse epoche storiche, dal 1878 al 1980. Vengono conservati alcuni elementi (torre e filatura) mentre si procede ad una ricostruzione dello spazio più aderente alle esigenze attuali dell’azienda e dell’”abitante”. L’area di progetto pur essendo a carattere industriale si trova in un sistema di parchi connessi da percorsi verdi; da quest’opportunità nasce la volontà di realizzare degli edifici (gestionali, lavorativi e sociali) aperti al contesto urbano e relazionale. Il progetto ridisegna gli spazi dedicati al lavoro rendendoli salubri e funzionali mentre trasforma lo spazio indifferenziato tra il costruito in spazio vivo di relazione per la città.
Abitare lo spazio del lavoro : rinnovamento funzionale dell'area industriale ex Comital a Nembro
ZANOLETTI, KATIUSCIA
2010/2011
Abstract
La proposta progettuale vuole dimostrare come il rinnovamento di uno spazio industriale possa stabilire un nuovo rapporto tra lavoro/fabbrica e società/città La risposta architettonica che il progetto offre è costituita da un’area organizzata che convoglia al suo interno molteplici funzioni della città stratificandole a quelle del lavoro per consentire una miglior qualità di vita degli “abitanti”. La recente cessione dell’area ex-Comital, storicamente spazio votato alla laminazione del metallo, è diventata occasione di un progetto di rinnovamento. Il progetto consiste in una consapevole gestione della responsabilità sociale in cui vengono messi a disposizione del lavoratore spazi e soprattutto servizi che, trovandosi proprio all’interno dell’area lavorativa, riducono costi e tempi di spostamento migliorando sensibilmente la gestione del proprio tempo, servizi quali asilo, mensa, palestra vengono avvicinati al lavoratore e trasferiti da altri luoghi sul posto di lavoro. Questo trasferimento implica un ciclo virtuoso che porta ricadute positive anche in termini economici sia al lavoratore, che usufruisce di tali servizi sotto forma di benefit, sia all’azienda che propone spazi lavorativi di qualità e servizi usufruibili da tutta la comunità stabilendo dei rapporti con la città. L’area di progetto è situata a Nembro (BG), nella fascia industriale delimitata a nord dai binari della TEB e a sud dal fiume Serio. Gli edifici presenti sono frutto di una stratificazione di diverse epoche storiche, dal 1878 al 1980. Vengono conservati alcuni elementi (torre e filatura) mentre si procede ad una ricostruzione dello spazio più aderente alle esigenze attuali dell’azienda e dell’”abitante”. L’area di progetto pur essendo a carattere industriale si trova in un sistema di parchi connessi da percorsi verdi; da quest’opportunità nasce la volontà di realizzare degli edifici (gestionali, lavorativi e sociali) aperti al contesto urbano e relazionale. Il progetto ridisegna gli spazi dedicati al lavoro rendendoli salubri e funzionali mentre trasforma lo spazio indifferenziato tra il costruito in spazio vivo di relazione per la città.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/56621