In recent years Design has taken an active role in projects for ‘place’ development, where a ‘place’ is defined as the result of the interactions among the anthropic, environmental and built territorial components (Magnaghi, 2000). From the service design perspective this means dealing with relations between people and local resources, and facilitating the creation of actor/service networks within a defined territorial area (Meroni, 2011). The context where this doctoral research moves is the relation between cities and periurban countryside, where two main problematic areas emerge: firstly, growing urban sprawl overwhelms the surrounding agricultural land, which loses its function; secondly, small and medium farms in these urban green belts face major economic problems. However, in this framework many opportunities connected to social innovation are emerging. There are groups of people that have found new ways of obtaining fresh food locally, creating real services based on collaborative relations between city dwellers and small and medium organic farms. It emerges from literature that the enhancement of these connections is the main strategy to be pursued for a sustainable development of periurban areas. According to European directives, supporting actions should strengthen the role of farmers by promoting agricultural multifunctionality, meaning the ability of a farm to offer a multiplicity of services while keeping food production as the main activity (OECD, 2001). Strategic and service design work in this context by activating small, locally based projects (Jegou, 2010; Manzini, 2010), in order to support the existing best practices, to activate resources not yet valorized and to create new services. In order to understand the practicality of carrying on such supportive intervention, this doctoral research adopted case studies and participatory action research with a “learning by doing” approach. Moving from the collection and analysis of existing cases of social innovation, the thesis furthers knowledge of de-mediated food services, highlighting their offering and connections between the actors involved, and the relations and experiences characterizing such solutions. From this preliminary analysis it then defines a new typology of services, called ‘multifunctional services’. Due to their relational nature, these enhance connections and collaborations in the territory, pushing its development. These mid-way results reshaped the initial research question into: how can we take advantage of already existing multifunctional systems to design a local food service network? Starting from the hypothesis of working with local communities from the beginning of the process to achieve sustainable service solutions, multifunctional farmers’ markets were detected as suitable places to start a testing phase aimed at co-designing new service ideas with the communities of producers and consumers. This approach, defined as Community Centred Design (CCD) (Meroni, 2008; 2011), adopts the methods and tools of User-Centred Design (UCD), scaling them up to community size. It calls for work within the local context, right from the beginning including people in the design process who will be directly affected by the future services. The action-research was carried out for more than one year, in the Earth Market in Milan, in the framework of the Feeding Milan. Energies for change project, and in the Greenmarket in Union Square in New York City. It led to the outlining of a new format for service design intervention for sustainable territorial development, redefining the role of designers in such contexts. They become facilitators and triggers of participatory projects involving local communities, developing step-by-step tools to support strategic conversations with the actors involved, and acquiring new knowledge and competencies on field. The result of this research is the definition of a format for design intervention in projects for ‘place’ development: the “Ideas Sharing LAB”. This is a temporary Living Lab, set up in the market place, which functions as an engine to activate new services and synergies in the process going from the scenario building to the service implementation. The main contributions of the research are: - specific knowledge of de-mediated and multifunctional services - the framework and opportunities for CCD - an analysis of the peculiar features of CCD - design tools and strategies when applying its skills and competences in this context.

Negli ultimi anni il design si è occupato sempre di più di sviluppo sostenibile dei ‘luoghi’, dove per luogo s’intende il risultato delle interazioni tra le componenti antropiche, ambientali e costruite del territorio (Magnaghi, 2000). Dal punto di vista del design dei servizi questo significa occuparsi delle relazioni tra persone e risorse locali favorendo la creazione di reti di attori e servizi sul territorio (Meroni, 2011). Il contesto in cui questa tesi si sviluppa è quello del rapporto tra la città e la campagna periurbana, dove emergono da un lato problemi legati all’espansione crescente delle aree urbane, che si sovrappongono al territorio agricolo; dall’altro difficoltà economiche per i piccoli produttori che lavorano nelle cinture verdi circostanti. In questi luoghi emergono però delle opportunità legate a fenomeni d’innovazione sociale. Esistono, infatti, gruppi di persone che trovano soluzioni promettenti per un approvvigionamento alimentare locale, creando veri e propri servizi basati su relazioni collaborative tra cittadini e piccole-medie aziende agricole. Dall’analisi della letteratura emerge come strategia d’intervento primaria quella di favorire queste connessioni locali rafforzando il ruolo dei produttori e sostenendo la multifunzionalità agricola. Per multifunzionalità si intende la capacità di tali aziende di offrire una molteplicità di servizi mantenendo come centrale la produzione di beni alimentari. Per sostenere e favorire la replicabilità di tali soluzioni il design strategico e dei servizi interviene nel progetto del territorio attivando interventi su piccola scala e creando sinergie tra di essi. Per comprendere e definire l’operatività del design nel portare avanti tali interventi, questa ricerca di dottorato ha utilizzato lo studio di casi e la ricerca azione partecipata adottando un approccio “learning by doing”. Partendo dalla raccolta ed osservazione di casi esistenti di innovazione sociale, la tesi approfondisce la conoscenza dei servizi de-intermediati, individuandone l’offerta e le sinergie tra gli attori coinvolti e le relazioni ed esperienze che caratterizzano tali soluzioni. Da quest’analisi la ricerca ha individuato una nuova tipologia di servizi chiamati ‘servizi multifunzionali’. Questi per loro natura favoriscono la creazione di relazioni virtuose sul territorio e come conseguenza il suo sviluppo. Questo risultato intermedio ha permesso di riformulare la domanda di ricerca in: come trarre vantaggio dai sistemi multifunzionali esistenti per progettare un network di servizi legati al cibo locale? A partire dall’ipotesi di lavorare con le comunità interessate dall’inizio del processo per poter sviluppare soluzioni di servizio sostenibili, i mercati multifunzionali dei produttori sono stati individuati come luogo di sperimentazione per la co-progettazione di nuove idee di servizio con i produttori e i consumatori. Questo approccio, definito come Community Centered Design (CCD) (Meroni, 2008; 2011), adotta gli strumenti dello User Centred Design (UCD) scalandoli alla dimensione della comunità. Questo richiede di lavorare all’interno del contesto di riferimento e di includere nella progettazione le persone direttamente interessate allo sviluppo delle soluzioni proposte fin dalle prime fasi. La ricerca-azione si è svolta nell’arco di un anno all’interno del Mercato della Terra di Milano, nel quadro del progetto Nutrire Milano. Energie per il cambiamento, e del Greenmarket di Union Square a New York, portando alla definizione di un nuovo modello d’intervento del design dei servizi per lo sviluppo del territorio, ridefinendo il ruolo del designer in tali contesti. Egli diventa infatti un facilitatore e attivatore di processi di progettazione partecipata con le comunità locali, sviluppando di volta in volta strumenti a supporto della conversazione strategica tra gli attori coinvolti e acquisendo nuove conoscenze dal contesto. Il risultato della ricerca è la definizione di un format d’intervento del design dei servizi in progetti di sviluppo sostenibile del territorio: il laboratorio di “Condivisione di Idee”. Questo assume la forma di un temporary Living Lab organizzato nello spazio del mercato, che diventa il motore per l’attivazione di nuovi servizi e sinergie nel processo che va dalla costruzione dello scenario territoriale all’attivazione dei servizi. Tra i contributi della ricerca si evidenzia: l’acquisizione di conoscenze specifiche legate ai servizi de-mediati e multifunzionali, all’approccio CCD e agli strumenti e strategie di intervento del design in tale ambito.

Ideas Sharing Lab. Community Centred Design for Multifunctional and Collaborative Food Services.

CANTU', DARIA

Abstract

In recent years Design has taken an active role in projects for ‘place’ development, where a ‘place’ is defined as the result of the interactions among the anthropic, environmental and built territorial components (Magnaghi, 2000). From the service design perspective this means dealing with relations between people and local resources, and facilitating the creation of actor/service networks within a defined territorial area (Meroni, 2011). The context where this doctoral research moves is the relation between cities and periurban countryside, where two main problematic areas emerge: firstly, growing urban sprawl overwhelms the surrounding agricultural land, which loses its function; secondly, small and medium farms in these urban green belts face major economic problems. However, in this framework many opportunities connected to social innovation are emerging. There are groups of people that have found new ways of obtaining fresh food locally, creating real services based on collaborative relations between city dwellers and small and medium organic farms. It emerges from literature that the enhancement of these connections is the main strategy to be pursued for a sustainable development of periurban areas. According to European directives, supporting actions should strengthen the role of farmers by promoting agricultural multifunctionality, meaning the ability of a farm to offer a multiplicity of services while keeping food production as the main activity (OECD, 2001). Strategic and service design work in this context by activating small, locally based projects (Jegou, 2010; Manzini, 2010), in order to support the existing best practices, to activate resources not yet valorized and to create new services. In order to understand the practicality of carrying on such supportive intervention, this doctoral research adopted case studies and participatory action research with a “learning by doing” approach. Moving from the collection and analysis of existing cases of social innovation, the thesis furthers knowledge of de-mediated food services, highlighting their offering and connections between the actors involved, and the relations and experiences characterizing such solutions. From this preliminary analysis it then defines a new typology of services, called ‘multifunctional services’. Due to their relational nature, these enhance connections and collaborations in the territory, pushing its development. These mid-way results reshaped the initial research question into: how can we take advantage of already existing multifunctional systems to design a local food service network? Starting from the hypothesis of working with local communities from the beginning of the process to achieve sustainable service solutions, multifunctional farmers’ markets were detected as suitable places to start a testing phase aimed at co-designing new service ideas with the communities of producers and consumers. This approach, defined as Community Centred Design (CCD) (Meroni, 2008; 2011), adopts the methods and tools of User-Centred Design (UCD), scaling them up to community size. It calls for work within the local context, right from the beginning including people in the design process who will be directly affected by the future services. The action-research was carried out for more than one year, in the Earth Market in Milan, in the framework of the Feeding Milan. Energies for change project, and in the Greenmarket in Union Square in New York City. It led to the outlining of a new format for service design intervention for sustainable territorial development, redefining the role of designers in such contexts. They become facilitators and triggers of participatory projects involving local communities, developing step-by-step tools to support strategic conversations with the actors involved, and acquiring new knowledge and competencies on field. The result of this research is the definition of a format for design intervention in projects for ‘place’ development: the “Ideas Sharing LAB”. This is a temporary Living Lab, set up in the market place, which functions as an engine to activate new services and synergies in the process going from the scenario building to the service implementation. The main contributions of the research are: - specific knowledge of de-mediated and multifunctional services - the framework and opportunities for CCD - an analysis of the peculiar features of CCD - design tools and strategies when applying its skills and competences in this context.
MERONI, ANNA
TRABUCCO, FRANCESCO
19-mar-2012
Negli ultimi anni il design si è occupato sempre di più di sviluppo sostenibile dei ‘luoghi’, dove per luogo s’intende il risultato delle interazioni tra le componenti antropiche, ambientali e costruite del territorio (Magnaghi, 2000). Dal punto di vista del design dei servizi questo significa occuparsi delle relazioni tra persone e risorse locali favorendo la creazione di reti di attori e servizi sul territorio (Meroni, 2011). Il contesto in cui questa tesi si sviluppa è quello del rapporto tra la città e la campagna periurbana, dove emergono da un lato problemi legati all’espansione crescente delle aree urbane, che si sovrappongono al territorio agricolo; dall’altro difficoltà economiche per i piccoli produttori che lavorano nelle cinture verdi circostanti. In questi luoghi emergono però delle opportunità legate a fenomeni d’innovazione sociale. Esistono, infatti, gruppi di persone che trovano soluzioni promettenti per un approvvigionamento alimentare locale, creando veri e propri servizi basati su relazioni collaborative tra cittadini e piccole-medie aziende agricole. Dall’analisi della letteratura emerge come strategia d’intervento primaria quella di favorire queste connessioni locali rafforzando il ruolo dei produttori e sostenendo la multifunzionalità agricola. Per multifunzionalità si intende la capacità di tali aziende di offrire una molteplicità di servizi mantenendo come centrale la produzione di beni alimentari. Per sostenere e favorire la replicabilità di tali soluzioni il design strategico e dei servizi interviene nel progetto del territorio attivando interventi su piccola scala e creando sinergie tra di essi. Per comprendere e definire l’operatività del design nel portare avanti tali interventi, questa ricerca di dottorato ha utilizzato lo studio di casi e la ricerca azione partecipata adottando un approccio “learning by doing”. Partendo dalla raccolta ed osservazione di casi esistenti di innovazione sociale, la tesi approfondisce la conoscenza dei servizi de-intermediati, individuandone l’offerta e le sinergie tra gli attori coinvolti e le relazioni ed esperienze che caratterizzano tali soluzioni. Da quest’analisi la ricerca ha individuato una nuova tipologia di servizi chiamati ‘servizi multifunzionali’. Questi per loro natura favoriscono la creazione di relazioni virtuose sul territorio e come conseguenza il suo sviluppo. Questo risultato intermedio ha permesso di riformulare la domanda di ricerca in: come trarre vantaggio dai sistemi multifunzionali esistenti per progettare un network di servizi legati al cibo locale? A partire dall’ipotesi di lavorare con le comunità interessate dall’inizio del processo per poter sviluppare soluzioni di servizio sostenibili, i mercati multifunzionali dei produttori sono stati individuati come luogo di sperimentazione per la co-progettazione di nuove idee di servizio con i produttori e i consumatori. Questo approccio, definito come Community Centered Design (CCD) (Meroni, 2008; 2011), adotta gli strumenti dello User Centred Design (UCD) scalandoli alla dimensione della comunità. Questo richiede di lavorare all’interno del contesto di riferimento e di includere nella progettazione le persone direttamente interessate allo sviluppo delle soluzioni proposte fin dalle prime fasi. La ricerca-azione si è svolta nell’arco di un anno all’interno del Mercato della Terra di Milano, nel quadro del progetto Nutrire Milano. Energie per il cambiamento, e del Greenmarket di Union Square a New York, portando alla definizione di un nuovo modello d’intervento del design dei servizi per lo sviluppo del territorio, ridefinendo il ruolo del designer in tali contesti. Egli diventa infatti un facilitatore e attivatore di processi di progettazione partecipata con le comunità locali, sviluppando di volta in volta strumenti a supporto della conversazione strategica tra gli attori coinvolti e acquisendo nuove conoscenze dal contesto. Il risultato della ricerca è la definizione di un format d’intervento del design dei servizi in progetti di sviluppo sostenibile del territorio: il laboratorio di “Condivisione di Idee”. Questo assume la forma di un temporary Living Lab organizzato nello spazio del mercato, che diventa il motore per l’attivazione di nuovi servizi e sinergie nel processo che va dalla costruzione dello scenario territoriale all’attivazione dei servizi. Tra i contributi della ricerca si evidenzia: l’acquisizione di conoscenze specifiche legate ai servizi de-mediati e multifunzionali, all’approccio CCD e agli strumenti e strategie di intervento del design in tale ambito.
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