Il tentativo di introdurre una logica multidisciplinare nelle organizzazioni sanitarie è ostacolato dalla peculiarità stessa del contesto, di tipo professionale, in cui non è possibile che il management si imponga sui professionisti, ma deve, invece, coinvolgerli. Per innovare i manager hanno bisogno dei professionisti, unici a detenere la conoscenza necessaria. I professionisti, d'altronde, hanno un compito principale diverso, un’attività di routine cui sono tendenzialmente rivolti. Il management deve dunque agire per riuscire a creare delle condizioni che conducano i professionisti a innovare spontaneamente la pratica clinica. Il nostro lavoro indaga le condizioni e le leve che permettono la diffusione di innovazioni multidisciplinari della pratica clinica partendo dal caso specifico dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA), un esempio concreto di innovazione multidisciplinare che trova difficoltà ad affermarsi nelle organizzazioni. Tramite la comparazione di 14 casi studio di realtà nord-italiane abbiamo costruito un modello che faccia luce sulle condizioni e le leve che facilitano la diffusione dei PDTA. Abbiamo trovato conferma del ruolo di Clima e Team Reflexivity come antecedenti diretti della Team Innovation (TI). La Cultura presente nelle organizzazioni influisce su queste variabili. Gli interventi interessanti non sono tanto quelli di supporto a uno specifico team, ma quegli interventi a livello di organizzazione che creino le condizioni per permettere la TI. Per spingere i professionisti è necessario che sia presente una Direzione che consideri tra le priorità la diffusione di PDTA, e intervenga per favorirla. Tra gli interventi più significativi vi sono la formalizzazione di una metodologia, l’ affidare parte delle incombenze a unità di supporto, interventi che mirino a far comprendere il bisogno di un miglioramento, l’utilità e i vantaggi che porterebbe, e che mostrino il valore aggiunto di un tipo di lavoro interdisciplinare, nonché interventi che facilitino un confronto tra professionisti.

Condizioni e leve per la diffusione dei PDTA in sanità : evidenze dalla comparazione di 14 ospedali italiani

GRISETTI, ANNA
2011/2012

Abstract

Il tentativo di introdurre una logica multidisciplinare nelle organizzazioni sanitarie è ostacolato dalla peculiarità stessa del contesto, di tipo professionale, in cui non è possibile che il management si imponga sui professionisti, ma deve, invece, coinvolgerli. Per innovare i manager hanno bisogno dei professionisti, unici a detenere la conoscenza necessaria. I professionisti, d'altronde, hanno un compito principale diverso, un’attività di routine cui sono tendenzialmente rivolti. Il management deve dunque agire per riuscire a creare delle condizioni che conducano i professionisti a innovare spontaneamente la pratica clinica. Il nostro lavoro indaga le condizioni e le leve che permettono la diffusione di innovazioni multidisciplinari della pratica clinica partendo dal caso specifico dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA), un esempio concreto di innovazione multidisciplinare che trova difficoltà ad affermarsi nelle organizzazioni. Tramite la comparazione di 14 casi studio di realtà nord-italiane abbiamo costruito un modello che faccia luce sulle condizioni e le leve che facilitano la diffusione dei PDTA. Abbiamo trovato conferma del ruolo di Clima e Team Reflexivity come antecedenti diretti della Team Innovation (TI). La Cultura presente nelle organizzazioni influisce su queste variabili. Gli interventi interessanti non sono tanto quelli di supporto a uno specifico team, ma quegli interventi a livello di organizzazione che creino le condizioni per permettere la TI. Per spingere i professionisti è necessario che sia presente una Direzione che consideri tra le priorità la diffusione di PDTA, e intervenga per favorirla. Tra gli interventi più significativi vi sono la formalizzazione di una metodologia, l’ affidare parte delle incombenze a unità di supporto, interventi che mirino a far comprendere il bisogno di un miglioramento, l’utilità e i vantaggi che porterebbe, e che mostrino il valore aggiunto di un tipo di lavoro interdisciplinare, nonché interventi che facilitino un confronto tra professionisti.
RADAELLI, GIOVANNI
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
26-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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