In un momento in cui i Comuni della Lombardia sono impegnati nella redazione o approvazione del Piano di Governo del Territorio, da presentare entro il 31 dicembre 2012, questo progetto di tesi indaga criticamente le strategie che le amministrazioni intendono perseguire per lo sviluppo del territorio negli anni a venire. L’ambito di studio è limitato al Magentino, ovvero i Comuni ad ovest di Milano che si sviluppano lungo il tracciato storico della ex Strada Statale 11 Padana Superiore, visibile sulle cartografie fin dal 1800. I sette Comuni presi in considerazione, che legano Milano a Magenta, sono quindi Settimo Milanese, Cornaredo, Bareggio, Sedriano, Vittuone, Corbetta e Magenta. L’inquadramento dell’area e la definizione dei suoi caratteri sono stati raggiunti attraverso l’analisi storica dello sviluppo urbano ed infrastrutturale e l’individuazione degli elementi naturali che ne strutturano il territorio. Mediante le rilevazioni cartografiche dell’Istituto Geografico Militare e della Regione Lombardia sono state ricavate sei soglie temporali (1888, 1936, 1950, 1980, 1994, 2010) utili a definire lo sviluppo storico delle urbanizzazioni e tramite lo studio dei Piani Regolatori di Milano sono state invece precisate le politiche che ne hanno regolato la crescita. Anche lo studio delle infrastrutture parte dalla cartografia storica, da cui si deduce la loro comparsa temporale ed il loro mutamento, focalizzandosi sul tipo di servizio offerto e i collegamenti permessi, con particolare attenzione al funzionamento del trasporto pubblico e la sua possibilità di fruizione. Il terzo elemento che contribuisce a completare il quadro cognitivo è l’ambiente naturale, fortemente agricolo, che comprende diverse aree tutelate (Parchi regionali, PLIS e Siti d’Interesse Comunitario), le quali concorrono a creare la Rete Ecologica Provinciale e Regionale. Questi tre aspetti sono stati poi affrontati in un’ottica metropolitana entro la quale si è anche approfondito il tema dell’abitare analizzando i dati forniti da una ricerca del Cresme sul fabbisogno abitativo di edilizia sociale e libera al 2016. Sono state poi confrontate le problematiche scaturite dall’analisi con le previsioni di sviluppo definite dai PGT dei singoli Comuni e da ciò sono stati ricavati i principali obiettivi da perseguire. La strategia non vuole proporre un nuovo PGT per ogni comune analizzato, ma vuole essere un orientamento delle scelte urbanistiche per l’intero comprensorio del Magentino in modo da superare gli interessi personalistici delle amministrazioni e redigere un sistema che valorizzi l’intero territorio.

Ripensare il Magentino. Analisi e strategie per lo sviluppo metropolitano

RIZZI, STEFANO
2011/2012

Abstract

In un momento in cui i Comuni della Lombardia sono impegnati nella redazione o approvazione del Piano di Governo del Territorio, da presentare entro il 31 dicembre 2012, questo progetto di tesi indaga criticamente le strategie che le amministrazioni intendono perseguire per lo sviluppo del territorio negli anni a venire. L’ambito di studio è limitato al Magentino, ovvero i Comuni ad ovest di Milano che si sviluppano lungo il tracciato storico della ex Strada Statale 11 Padana Superiore, visibile sulle cartografie fin dal 1800. I sette Comuni presi in considerazione, che legano Milano a Magenta, sono quindi Settimo Milanese, Cornaredo, Bareggio, Sedriano, Vittuone, Corbetta e Magenta. L’inquadramento dell’area e la definizione dei suoi caratteri sono stati raggiunti attraverso l’analisi storica dello sviluppo urbano ed infrastrutturale e l’individuazione degli elementi naturali che ne strutturano il territorio. Mediante le rilevazioni cartografiche dell’Istituto Geografico Militare e della Regione Lombardia sono state ricavate sei soglie temporali (1888, 1936, 1950, 1980, 1994, 2010) utili a definire lo sviluppo storico delle urbanizzazioni e tramite lo studio dei Piani Regolatori di Milano sono state invece precisate le politiche che ne hanno regolato la crescita. Anche lo studio delle infrastrutture parte dalla cartografia storica, da cui si deduce la loro comparsa temporale ed il loro mutamento, focalizzandosi sul tipo di servizio offerto e i collegamenti permessi, con particolare attenzione al funzionamento del trasporto pubblico e la sua possibilità di fruizione. Il terzo elemento che contribuisce a completare il quadro cognitivo è l’ambiente naturale, fortemente agricolo, che comprende diverse aree tutelate (Parchi regionali, PLIS e Siti d’Interesse Comunitario), le quali concorrono a creare la Rete Ecologica Provinciale e Regionale. Questi tre aspetti sono stati poi affrontati in un’ottica metropolitana entro la quale si è anche approfondito il tema dell’abitare analizzando i dati forniti da una ricerca del Cresme sul fabbisogno abitativo di edilizia sociale e libera al 2016. Sono state poi confrontate le problematiche scaturite dall’analisi con le previsioni di sviluppo definite dai PGT dei singoli Comuni e da ciò sono stati ricavati i principali obiettivi da perseguire. La strategia non vuole proporre un nuovo PGT per ogni comune analizzato, ma vuole essere un orientamento delle scelte urbanistiche per l’intero comprensorio del Magentino in modo da superare gli interessi personalistici delle amministrazioni e redigere un sistema che valorizzi l’intero territorio.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
25-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/57168