In questo lavoro viene svolta un'analisi della distribuzione delle risorse per la pubblica istruzione fra le varie regioni italiane. Appurato che la spesa attuale non segue un criterio di allocazione coerente con le reali determinanti di costo, si indagano quali siano le cause di questa situazione. Successivamente si ipotizzano dei sistemi di distribuzione dei fondi statali dipendenti da alcune variabili chiave e, basandosi su di essi, si effettuano delle stime del costo standard dell'istruzione italiana; ciò è ottenuto tramite l'utilizzo di modelli logaritmo lineari da cui, tramite regressione lineare, è possibile stimare la funzione di costo. L'analisi in questione viene svolta su differenti target: vengono infatti esaminate la scuola primaria, a livello regionale, e quella secondaria di primo grado, a livello regionale e provinciale. Oltre alla stima del costo standard e della ridistribuzione delle risorse statali secondo i modelli formulati, questo lavoro si occupa inoltre di ipotizzare la spesa necessaria da parte di regioni e province per poter raggiungere un livello di performance “adeguato”; sommando tale valore al costo standard si è stimata la spesa per l'educational adequacy, cioè quanto lo Stato dovrebbe investire affinché regioni e province dalla situazione in cui si trovano attualmente possano raggiungere un livello d'istruzione adeguato. Infine a dimostrazione del fatto che l'attuale sistema scolastico possiede ampie possibilità di miglioramento, si è stimato il recupero di fondi possibile se si implementassero degli interventi finalizzati all'incremento dell'efficienza scolastica nel gestire le risorse assegnate.

Costi ed efficienza del sistema scolastico italiano : riflessioni verso la definizione dei costi standard per l'istruzione

TONINELLI, FLAVIO
2011/2012

Abstract

In questo lavoro viene svolta un'analisi della distribuzione delle risorse per la pubblica istruzione fra le varie regioni italiane. Appurato che la spesa attuale non segue un criterio di allocazione coerente con le reali determinanti di costo, si indagano quali siano le cause di questa situazione. Successivamente si ipotizzano dei sistemi di distribuzione dei fondi statali dipendenti da alcune variabili chiave e, basandosi su di essi, si effettuano delle stime del costo standard dell'istruzione italiana; ciò è ottenuto tramite l'utilizzo di modelli logaritmo lineari da cui, tramite regressione lineare, è possibile stimare la funzione di costo. L'analisi in questione viene svolta su differenti target: vengono infatti esaminate la scuola primaria, a livello regionale, e quella secondaria di primo grado, a livello regionale e provinciale. Oltre alla stima del costo standard e della ridistribuzione delle risorse statali secondo i modelli formulati, questo lavoro si occupa inoltre di ipotizzare la spesa necessaria da parte di regioni e province per poter raggiungere un livello di performance “adeguato”; sommando tale valore al costo standard si è stimata la spesa per l'educational adequacy, cioè quanto lo Stato dovrebbe investire affinché regioni e province dalla situazione in cui si trovano attualmente possano raggiungere un livello d'istruzione adeguato. Infine a dimostrazione del fatto che l'attuale sistema scolastico possiede ampie possibilità di miglioramento, si è stimato il recupero di fondi possibile se si implementassero degli interventi finalizzati all'incremento dell'efficienza scolastica nel gestire le risorse assegnate.
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
26-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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