Il Serio : il fiume nel suo nuovo ruolo urbano a Crema

La presenza dell’acqua è l’elemento principale che ha determinato in modo peculiare la natura e la conformazione dell’ambiente cremasco e della città di Crema fin dai tempi più antichi. Il rapporto che Crema conserva con il proprio fiume è cambiato nel corso degli anni. Le evoluzioni storiche, i progressi tecnologici e la speculazione edilizia hanno relegato al fiume un ruolo marginale e hanno generato una rottura del dialogo tra le parti. Limiti e costrizioni immobilizzano il fiume che non è più in grado di mutare il proprio corso, di scorrere liberamente, di erodere e depositare materiale lungo le sue sponde creando così scenari differenti in tutta la sua lunghezza. Eppure il Po lungo tutto il suo corso offre scenari di grande ricchezza naturale e paesaggistica, oltre a potenzialità che ne permetterebbero lo sfruttamento sotto tanti punti di vista: ricreativo, sportivo, turistico e in alcuni suoi tratti anche commerciale. Al fine di riqualificare l’intera area fluviale della città di Crema, compresa tra lo scalo ferroviario a nord e l’ex area cava a sud della città, si è partiti dalla comprensione delle relazioni tra fiume e territorio. Si è analizzata nelle differenti scale la natura dell’azione del fiume, nelle sue fasi storiche più importanti, e la sua capacità di trasformare se stesso e il suo contesto, così come le ricchezze paesaggistiche che nel tempo è stato in grado di generare. Si sono inoltre approfonditi i temi del rapporto del fiume con gli insediamenti, di come l’uomo si è posto nei confronti del fiume. Dopo aver studiato la natura del Serio, sia nella sua evoluzione storica, sia nelle sue attuali potenzialità, si è sviluppata una soluzione progettuale. Il fine di questa è la restituzione al fiume della propria identità di soggetto protagonista nei confronti della città e lo sfruttamento delle potenzialità dalle aree spondali per la creazione di flussi strategici alla ri-connessione delle località urbane. Il progetto interviene principalmente su due livelli: il primo si basa sulla riqualificazione della viabilità esistente e sull’introduzione di alcuni collegamenti strategici al piano generale; il secondo riguarda lo studio delle aree verdi e del loro ruolo all’interno del più ampio sistema urbano fornendo soluzioni per il riassetto di un comparto che nell’ultimo secolo ha progressivamente portato alla negazione del fiume da parte della città.