Negli ultimi decenni, si è avvertita la necessità di utilizzare in emergenza, strutture temporanee che consentissero un’adeguata gestione della domanda di assistenza sanitaria delle vittime di calamità. In modo particolare, la presenza di un “Posto Medico Avanzato” nelle immediate vicinanze del luogo della calamità sembra migliorare notevolmente la gestione delle situazioni di emergenza sanitaria, dal momento che al suo interno, attraverso una corretta classificazione dei casi (triage), si possono stabilire delle priorità per ciascun paziente, scegliendo in questo modo quali di questi trattare direttamente in loco e quali inviare in ospedali di secondo livello. Scopo del presente lavoro di ricerca è quello di comprendere il funzionamento del PMA per proporre possibili miglioramenti alle strutture che vengono oggi utilizzate. La proposta progettuale è finalizzata a sintetizzare le richieste e le necessità di coloro che usufruiscono di tali strutture (pazienti e operatori sanitari), focalizzandosi su quattro paradigmi: igiene, benessere, standardizzazione e attrezzabilità. Questo lavoro è stato organizzato in tre macro parti: organizzazione dell’emergenza, strutture di emergenza e proposta metaprogettuale. Nella prima fase sono state raccolte tutte le informazioni necessarie per comprendere come attualmente è strutturata la gestione della maxi-emergenza. Nel dettaglio, è stato necessario approfondire quali sono le istituzioni preposte al governo dell’emergenza e, in particolare, le modalità di intervento. Successivamente, si è analizzata la struttura del PMA sia in termini distributivi che funzionali. La seconda parte si è focalizzata sulle tipologie di unità mobile di emergenza (tende tradizionali, pneumatiche e container), approfondendone l’evoluzione, i materiali utilizzati ed i requisiti. Sono quindi stati presentati tre casi studio, esempi di strutture sanitarie campali già utilizzate efficacemente. L’analisi di tutti questi aspetti ha permesso di sviluppare la terza parte di questo lavoro, finalizzata a proporre una soluzione metaprogettuale basata sulle esigenze di benessere, standardizzazione, attrezzabilità e, in particolare modo, l’igiene della struttura.
Il tessile in emergenza. Proposta progettuale per un presidio sanitario
TOGNOLO, CHIARA;RIVA, MARTA GAIA
2011/2012
Abstract
Negli ultimi decenni, si è avvertita la necessità di utilizzare in emergenza, strutture temporanee che consentissero un’adeguata gestione della domanda di assistenza sanitaria delle vittime di calamità. In modo particolare, la presenza di un “Posto Medico Avanzato” nelle immediate vicinanze del luogo della calamità sembra migliorare notevolmente la gestione delle situazioni di emergenza sanitaria, dal momento che al suo interno, attraverso una corretta classificazione dei casi (triage), si possono stabilire delle priorità per ciascun paziente, scegliendo in questo modo quali di questi trattare direttamente in loco e quali inviare in ospedali di secondo livello. Scopo del presente lavoro di ricerca è quello di comprendere il funzionamento del PMA per proporre possibili miglioramenti alle strutture che vengono oggi utilizzate. La proposta progettuale è finalizzata a sintetizzare le richieste e le necessità di coloro che usufruiscono di tali strutture (pazienti e operatori sanitari), focalizzandosi su quattro paradigmi: igiene, benessere, standardizzazione e attrezzabilità. Questo lavoro è stato organizzato in tre macro parti: organizzazione dell’emergenza, strutture di emergenza e proposta metaprogettuale. Nella prima fase sono state raccolte tutte le informazioni necessarie per comprendere come attualmente è strutturata la gestione della maxi-emergenza. Nel dettaglio, è stato necessario approfondire quali sono le istituzioni preposte al governo dell’emergenza e, in particolare, le modalità di intervento. Successivamente, si è analizzata la struttura del PMA sia in termini distributivi che funzionali. La seconda parte si è focalizzata sulle tipologie di unità mobile di emergenza (tende tradizionali, pneumatiche e container), approfondendone l’evoluzione, i materiali utilizzati ed i requisiti. Sono quindi stati presentati tre casi studio, esempi di strutture sanitarie campali già utilizzate efficacemente. L’analisi di tutti questi aspetti ha permesso di sviluppare la terza parte di questo lavoro, finalizzata a proporre una soluzione metaprogettuale basata sulle esigenze di benessere, standardizzazione, attrezzabilità e, in particolare modo, l’igiene della struttura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/58201