Da via Vigevano alla FASE gallery attraverso un ponte-passerella che ricorda l’accesso al Whitney Museum di New York. Un percorso sospeso nel vuoto, mentre le vetrate sottostanti consentono di osservare gli allievi dei corsi di cucina e gli aspiranti sommelier, mentre si accingono a eseguire attentamente ciò che viene detto loro dall’insegnante. Uno spazio lineare e rigidamente progettato, e libero movimento del visitatore che crea disordine, movimento è ciò che costituisce l’essenza stessa della FASE gallery. A est l’area di studio, a ovest il corpo principale, fulcro del progetto, meta di turisti, chef, stampa, business man, visitatori. Zone di ristoro quali coffeelibrary a piano terra e il ristorante d’alta cucina al piano interrato. Un ristorante con sala vetrata, inserita come una serra nel giardino del FASE, Il giardino sensoriale riesce però dare un grande contributo al benessere psico-fisico ed emozionale di tutte le persone, in quanto può diventare un luogo dove rilassarsi, riflettere, leggere, meditare, contemplare la natura e non meno importante, socializzare. A Milano, si inserisce nel caratteristico contesto dei Navigli, uno spazio espositivo, ma non solo, un luogo dove emozionarsi e condividere uno dei temi che più di ogni altra cosa è al centro dell’esistenza di ogni individuo, una necessità. Il progetto, che si sviluppa in un lotto lungo e stretto, combina rigore e dinamicità, grazie alla forma spigolosa e alle doppie altezze degli interni. Grande attenzione verso i materiali, trasparenza e leggerezza delle vetrate in contrapposizione alle pareti in cemento a vista. Il piano degli allestimenti e delle installazioni food dialoga con il piano della mostra d’arte. Sebbene possa accadere che un senso prevalga rispetto agli altri, la percezione rimane sempre un’esperienza di sinestesia, ossia di percezione simultanea, non separata, ma tutta insieme. Fulcro della FASE gallery è il secondo piano che accoglie una serie di allestimenti ed installazioni permanenti con unico filo conduttore: food – sensory experience. L’arte si affaccia sullo spazio a doppia altezza in un unicum di effetti sonori, profumi ed esperienze sensoriali dove la curiosità del visitatore sarà stimolata nella sua totalità. Adulti e bambini potranno giocare e sperimentare nuove sensazioni legate al mondo del cibo fin’ora visto come prodotto, materia prima, fonte di nutrimento.

Food ... is more. Dal consumismo alla contemplazione

GIACINTI, CAMILLA
2011/2012

Abstract

Da via Vigevano alla FASE gallery attraverso un ponte-passerella che ricorda l’accesso al Whitney Museum di New York. Un percorso sospeso nel vuoto, mentre le vetrate sottostanti consentono di osservare gli allievi dei corsi di cucina e gli aspiranti sommelier, mentre si accingono a eseguire attentamente ciò che viene detto loro dall’insegnante. Uno spazio lineare e rigidamente progettato, e libero movimento del visitatore che crea disordine, movimento è ciò che costituisce l’essenza stessa della FASE gallery. A est l’area di studio, a ovest il corpo principale, fulcro del progetto, meta di turisti, chef, stampa, business man, visitatori. Zone di ristoro quali coffeelibrary a piano terra e il ristorante d’alta cucina al piano interrato. Un ristorante con sala vetrata, inserita come una serra nel giardino del FASE, Il giardino sensoriale riesce però dare un grande contributo al benessere psico-fisico ed emozionale di tutte le persone, in quanto può diventare un luogo dove rilassarsi, riflettere, leggere, meditare, contemplare la natura e non meno importante, socializzare. A Milano, si inserisce nel caratteristico contesto dei Navigli, uno spazio espositivo, ma non solo, un luogo dove emozionarsi e condividere uno dei temi che più di ogni altra cosa è al centro dell’esistenza di ogni individuo, una necessità. Il progetto, che si sviluppa in un lotto lungo e stretto, combina rigore e dinamicità, grazie alla forma spigolosa e alle doppie altezze degli interni. Grande attenzione verso i materiali, trasparenza e leggerezza delle vetrate in contrapposizione alle pareti in cemento a vista. Il piano degli allestimenti e delle installazioni food dialoga con il piano della mostra d’arte. Sebbene possa accadere che un senso prevalga rispetto agli altri, la percezione rimane sempre un’esperienza di sinestesia, ossia di percezione simultanea, non separata, ma tutta insieme. Fulcro della FASE gallery è il secondo piano che accoglie una serie di allestimenti ed installazioni permanenti con unico filo conduttore: food – sensory experience. L’arte si affaccia sullo spazio a doppia altezza in un unicum di effetti sonori, profumi ed esperienze sensoriali dove la curiosità del visitatore sarà stimolata nella sua totalità. Adulti e bambini potranno giocare e sperimentare nuove sensazioni legate al mondo del cibo fin’ora visto come prodotto, materia prima, fonte di nutrimento.
SACCHETTI, MATTEO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
25-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/58382