La tesi si propone di approfondire, all’interno della strategia della conservazione preventiva e programmata, un caso studio reale il cui il processo di conservazione viene gestito con un sistema sviluppato mediante una strategia di tipo innovativo. Il progetto riguarda la gestione del patrimonio storico e architettonico della Comunità Pastorale della Beata Vergine del Rosario di Vimercate e Burago di Molgora che si costituisce in un sistema di dodici chiese dislocate sul territorio della Provincia di Monza e Brianza. Il progetto ha preso avvio grazie all’occasione di un bando indetto da Fondazione Cariplo “Promuovere le metodologie innovative per la conservazione preventiva e programmata del patrimonio storico-architettonico”. L’aggiudicamento del bando ha comportato il co-finanziamento per tre anni del progetto da parte della fondazione stessa. Operativamente il progetto è volto a una gestione sistemica attraverso l’utilizzo dello strumento Piano di Conservazione redatto secondo tre livelli di approfondimento in relazione alle esigenze conservative di ogni bene. I due edifici a cui è stata applicata tale metodologia di lavoro sono la chiesa di Santa Maria Assunta in Ruginello e la chiesa di Santo Stefano a Vimercate. Il progetto si articola in cinque fasi diverse che si possono definire “tematiche”. Si tratta sia di azioni necessarie alla raccolta dei dati per la compilazione del Piano di Conservazione, ma anche di attività previste e scaturite dal piano stesso con lo scopo di conservare l’edificio e controllare la sua evoluzione nel futuro. Le cinque azioni di coordinamento metodologico, conoscenza e diagnostica, piano di conservazione, comunicazione e fund raising e formazione devono essere intese come strettamente correlata e dipendenti le une dalle altre. In definitiva, l’obiettivo è stato quello di valutare e verificare tale sistema dalla posizione di osservatori diretti attivi in parte elaborando i piani di conservazione e in parte partecipando attivamente, con occhio critico, alle diverse fasi progettuali.
Il piano di conservazione come strumento strategico : il caso del complesso di chiese della comunità pastorale della Beata Vergine del Rosario di Vimercate e Burago di Molgora
BERTAGGIA, LUCIA;SCAGLIONE, ALESSANDRA
2011/2012
Abstract
La tesi si propone di approfondire, all’interno della strategia della conservazione preventiva e programmata, un caso studio reale il cui il processo di conservazione viene gestito con un sistema sviluppato mediante una strategia di tipo innovativo. Il progetto riguarda la gestione del patrimonio storico e architettonico della Comunità Pastorale della Beata Vergine del Rosario di Vimercate e Burago di Molgora che si costituisce in un sistema di dodici chiese dislocate sul territorio della Provincia di Monza e Brianza. Il progetto ha preso avvio grazie all’occasione di un bando indetto da Fondazione Cariplo “Promuovere le metodologie innovative per la conservazione preventiva e programmata del patrimonio storico-architettonico”. L’aggiudicamento del bando ha comportato il co-finanziamento per tre anni del progetto da parte della fondazione stessa. Operativamente il progetto è volto a una gestione sistemica attraverso l’utilizzo dello strumento Piano di Conservazione redatto secondo tre livelli di approfondimento in relazione alle esigenze conservative di ogni bene. I due edifici a cui è stata applicata tale metodologia di lavoro sono la chiesa di Santa Maria Assunta in Ruginello e la chiesa di Santo Stefano a Vimercate. Il progetto si articola in cinque fasi diverse che si possono definire “tematiche”. Si tratta sia di azioni necessarie alla raccolta dei dati per la compilazione del Piano di Conservazione, ma anche di attività previste e scaturite dal piano stesso con lo scopo di conservare l’edificio e controllare la sua evoluzione nel futuro. Le cinque azioni di coordinamento metodologico, conoscenza e diagnostica, piano di conservazione, comunicazione e fund raising e formazione devono essere intese come strettamente correlata e dipendenti le une dalle altre. In definitiva, l’obiettivo è stato quello di valutare e verificare tale sistema dalla posizione di osservatori diretti attivi in parte elaborando i piani di conservazione e in parte partecipando attivamente, con occhio critico, alle diverse fasi progettuali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/58401