Nonostante l’infrastruttura ferroviaria sia stata l’impalcato infrastrutturale su cui si sono sviluppati i moderni Stati Europei, contribuendo fin dagli inizi del secolo scorso all’unificazione di territori ed alla creazione di nazioni, il rapporto tra la ferrovia e la città è stato da sempre caratterizzato da episodi di conflittualità, dovuti in gran parte ad una scarsa integrazione tra le politiche infrastrutturali e le politiche urbane, che nel corso dei decenni hanno prodotto forti conflitti di tipo fisico, funzionale e sociale soprattutto nelle zone più prossime alle stazioni ferroviarie che, per questo motivo, sono diventate luoghi simbolo dei principali conflitti che si consumano nelle città. Oggi la ferrovia torna ad essere infrastruttura strategica per lo sviluppo, grazie all’introduzione di sistemi di trasporto ad alta velocità, alla promozione del trasporto ferroviario come sistema maggiormente sostenibile, ma soprattutto alla capacità di connettere velocemente aree urbane centrali sempre più impenetrabili al mezzo privato e sedi di funzioni nevralgiche degli attuali sistemi urbani. Questi nodi infrastrutturali, configurandosi come luoghi pubblici rappresentativi di una società complessa e sempre più votata al movimento, rappresentano pertanto un’occasione imperdibile, non solo per attuare politiche di sviluppo e di coesione territoriale, ma anche per risolvere vecchie tensioni tra l’infrastruttura ed il contesto urbano circostante. A partire da un primo studio degli interventi che hanno avuto come oggetto, nel tempo, le stazioni ferroviarie l’analisi esamina le dinamiche caratterizzanti i recenti interventi di rinnovo dei principali nodi ferroviari italiani ed europei e le aspettative manifestate dai principali attori coinvolti dalla trasformazione. Lo scopo è da un lato l’ individuazione delle questioni cruciali per la costruzione di nuovi assetti vivibili ed efficienti che rendano il nodo trasportistico un centro significativo e polifunzionale della città, dall‘altro l’individuazione delle dinamiche di trasformazione più idonee. Lo studio delle grandi stazioni ferroviarie contemporanee, che appaiono sempre più come sistemi complessi operanti in condizioni di equilibrio dinamico tra i diversi fattori che li caratterizzano, consente pertanto di individuare le prassi progettuali e le strategie di intervento più idonee per fare delle stazioni luoghi privilegiati di riconciliazione tra la ferrovia e la città contemporanea.

Servizi urbani e valorizzazione dei nodi ferroviari. La stazione del gusto : il progetto di una centralità urbana a Milano Romolo

FRANCHINI, ALEX
2011/2012

Abstract

Nonostante l’infrastruttura ferroviaria sia stata l’impalcato infrastrutturale su cui si sono sviluppati i moderni Stati Europei, contribuendo fin dagli inizi del secolo scorso all’unificazione di territori ed alla creazione di nazioni, il rapporto tra la ferrovia e la città è stato da sempre caratterizzato da episodi di conflittualità, dovuti in gran parte ad una scarsa integrazione tra le politiche infrastrutturali e le politiche urbane, che nel corso dei decenni hanno prodotto forti conflitti di tipo fisico, funzionale e sociale soprattutto nelle zone più prossime alle stazioni ferroviarie che, per questo motivo, sono diventate luoghi simbolo dei principali conflitti che si consumano nelle città. Oggi la ferrovia torna ad essere infrastruttura strategica per lo sviluppo, grazie all’introduzione di sistemi di trasporto ad alta velocità, alla promozione del trasporto ferroviario come sistema maggiormente sostenibile, ma soprattutto alla capacità di connettere velocemente aree urbane centrali sempre più impenetrabili al mezzo privato e sedi di funzioni nevralgiche degli attuali sistemi urbani. Questi nodi infrastrutturali, configurandosi come luoghi pubblici rappresentativi di una società complessa e sempre più votata al movimento, rappresentano pertanto un’occasione imperdibile, non solo per attuare politiche di sviluppo e di coesione territoriale, ma anche per risolvere vecchie tensioni tra l’infrastruttura ed il contesto urbano circostante. A partire da un primo studio degli interventi che hanno avuto come oggetto, nel tempo, le stazioni ferroviarie l’analisi esamina le dinamiche caratterizzanti i recenti interventi di rinnovo dei principali nodi ferroviari italiani ed europei e le aspettative manifestate dai principali attori coinvolti dalla trasformazione. Lo scopo è da un lato l’ individuazione delle questioni cruciali per la costruzione di nuovi assetti vivibili ed efficienti che rendano il nodo trasportistico un centro significativo e polifunzionale della città, dall‘altro l’individuazione delle dinamiche di trasformazione più idonee. Lo studio delle grandi stazioni ferroviarie contemporanee, che appaiono sempre più come sistemi complessi operanti in condizioni di equilibrio dinamico tra i diversi fattori che li caratterizzano, consente pertanto di individuare le prassi progettuali e le strategie di intervento più idonee per fare delle stazioni luoghi privilegiati di riconciliazione tra la ferrovia e la città contemporanea.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
25-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2012_07_Franchini_01.pdf

solo utenti autorizzati dal 11/07/2013

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 12.44 MB
Formato Adobe PDF
12.44 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2012_07_Franchini_02.pdf

solo utenti autorizzati dal 11/07/2013

Descrizione: Tavole di progetto
Dimensione 27.07 MB
Formato Adobe PDF
27.07 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/58581