Cardiovascular diseases represent one of the leading causes of death in the world. The present solutions have not proved to be adequate: the autograft due to the lack of availability and mechanical problems, while the synthetic grafts can not substitute vessels with diameter less than 6 mm due to a fast lumen occlusion. A possible solution is represented by tissue engineering that allows to obtain in vitro vascular substitutes comparable to the physiological ones. In the last years, a new type of non immunogenic scaffolds, made with extracellular matrix obtained from the decellularization of biological tissues, are under experimentation. The decellularizations processes are currently made in a manual way, thus related with an high contamination risk and low reproducibility. This thesis aim to develop a system that can automate this operation. The device consists of a sterile decellularization chamber connected to an hydraulic circuit that enables the replacement of liquids in the chamber using a peristaltic pump. The device has an innovative mechanical conditioning method and a thermoregulation system that keeps the temperature in the chamber stable using a Peltier module and a temperature probe. A control circuit, made with a microcontroller and a programming code, allows to drive the filling and emptying pumps and the Peltier module. The device was evaluated by sterility tests, pumps calibrations and a bench test, with positive overcome, furthermore a full decellularization cycle was made using the device. The system has proven to be effective and reliable, with a complete automation of the process, the hydraulic circuit allowed the reagents replacement on the scheduled time points without leakages or stagnation of liquids; the thermoregulation circuit retained the chamber at the correct temperature set by the protocol.

Le patologie del sistema cardiocircolatorio rappresentano una delle principali cause di decesso a livello globale. Le soluzioni attuali non si sono dimostrate adeguate: gli autograft a causa della limitata disponibilità e problemi di tipo meccanico, i graft sintetici invece non possono sostituire vasi di diametro inferiore ai 6 mm a causa di una rapida occlusione del lume. Una possibile soluzione è rappresentata dall’ingegneria dei tessuti che permette di ottenere in vitro sostituti vascolari paragonabili ai fisiologici. Rispetto ai tradizionali scaffold di origine sintetica o biologica negli ultimi anni si stanno sperimentando nuovi tipi di scaffold non immunogenici, realizzati con matrice extracellulare ottenuta a partire dalla decellularizzazione di tessuti biologici. I processi di decellularizzazione sono attualmente effettuati in maniera manuale, con un elevato rischio di contaminazione e una scarsa riproducibilità sperimentale. Obiettivo di questo lavoro di tesi è sviluppare un sistema che automatizzi questa operazione. Il dispositivo è costituito da una camera di decellularizzazione sterile collegata a un circuito idraulico che, mediante due pompe peristaltiche, permette il ricambio dei liquidi all’interno della camera. Il sistema è dotato di un innovativo sistema di condizionamento meccanico e di un sistema di termoregolazione che mantiene stabile la temperatura all’interno della camera utilizzando un modulo Peltier e un sensore di temperatura. Un circuito di controllo realizzato con un microcontrollore e un opportuno codice di programmazione permette di pilotare le pompe di riempimento e svuotamento e il modulo Peltier. Il dispositivo è stato validato mediante prove di sterilità, calibrazione delle pompe, e una prova su banco dimostrandosi efficace, in seguito è stato effettuato un completo ciclo di decellularizzazione effettuato con il dispositivo. Il sistema nel complesso si è dimostrato efficace e affidabile, automatizzando completamente il processo, il circuito idraulico ha permesso il ricambio dei reagenti nei tempi stabiliti senza perdite o ristagno di liquidi; il circuito di termoregolazione ha mantenuto l’interno della camera alla temperatura corretta imposta dal protocollo.

Homograft vascolari : sviluppo di un sistema per la decellularizzazione automatica di tessuti biologici

VAGO, ANDREA
2011/2012

Abstract

Cardiovascular diseases represent one of the leading causes of death in the world. The present solutions have not proved to be adequate: the autograft due to the lack of availability and mechanical problems, while the synthetic grafts can not substitute vessels with diameter less than 6 mm due to a fast lumen occlusion. A possible solution is represented by tissue engineering that allows to obtain in vitro vascular substitutes comparable to the physiological ones. In the last years, a new type of non immunogenic scaffolds, made with extracellular matrix obtained from the decellularization of biological tissues, are under experimentation. The decellularizations processes are currently made in a manual way, thus related with an high contamination risk and low reproducibility. This thesis aim to develop a system that can automate this operation. The device consists of a sterile decellularization chamber connected to an hydraulic circuit that enables the replacement of liquids in the chamber using a peristaltic pump. The device has an innovative mechanical conditioning method and a thermoregulation system that keeps the temperature in the chamber stable using a Peltier module and a temperature probe. A control circuit, made with a microcontroller and a programming code, allows to drive the filling and emptying pumps and the Peltier module. The device was evaluated by sterility tests, pumps calibrations and a bench test, with positive overcome, furthermore a full decellularization cycle was made using the device. The system has proven to be effective and reliable, with a complete automation of the process, the hydraulic circuit allowed the reagents replacement on the scheduled time points without leakages or stagnation of liquids; the thermoregulation circuit retained the chamber at the correct temperature set by the protocol.
PELLEGATA, ALESSANDRO
ING II - Scuola di Ingegneria dei Sistemi
25-lug-2012
2011/2012
Le patologie del sistema cardiocircolatorio rappresentano una delle principali cause di decesso a livello globale. Le soluzioni attuali non si sono dimostrate adeguate: gli autograft a causa della limitata disponibilità e problemi di tipo meccanico, i graft sintetici invece non possono sostituire vasi di diametro inferiore ai 6 mm a causa di una rapida occlusione del lume. Una possibile soluzione è rappresentata dall’ingegneria dei tessuti che permette di ottenere in vitro sostituti vascolari paragonabili ai fisiologici. Rispetto ai tradizionali scaffold di origine sintetica o biologica negli ultimi anni si stanno sperimentando nuovi tipi di scaffold non immunogenici, realizzati con matrice extracellulare ottenuta a partire dalla decellularizzazione di tessuti biologici. I processi di decellularizzazione sono attualmente effettuati in maniera manuale, con un elevato rischio di contaminazione e una scarsa riproducibilità sperimentale. Obiettivo di questo lavoro di tesi è sviluppare un sistema che automatizzi questa operazione. Il dispositivo è costituito da una camera di decellularizzazione sterile collegata a un circuito idraulico che, mediante due pompe peristaltiche, permette il ricambio dei liquidi all’interno della camera. Il sistema è dotato di un innovativo sistema di condizionamento meccanico e di un sistema di termoregolazione che mantiene stabile la temperatura all’interno della camera utilizzando un modulo Peltier e un sensore di temperatura. Un circuito di controllo realizzato con un microcontrollore e un opportuno codice di programmazione permette di pilotare le pompe di riempimento e svuotamento e il modulo Peltier. Il dispositivo è stato validato mediante prove di sterilità, calibrazione delle pompe, e una prova su banco dimostrandosi efficace, in seguito è stato effettuato un completo ciclo di decellularizzazione effettuato con il dispositivo. Il sistema nel complesso si è dimostrato efficace e affidabile, automatizzando completamente il processo, il circuito idraulico ha permesso il ricambio dei reagenti nei tempi stabiliti senza perdite o ristagno di liquidi; il circuito di termoregolazione ha mantenuto l’interno della camera alla temperatura corretta imposta dal protocollo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/59402