Il territorio come occasione per ripensare la centralità.

Il progetto di tesi si sviluppa sull'area adiacente a palazzo del Te. Più precisamente l'area si compone della striscia verde compresa tra il monumento e lo stadio Martelli. Proprio le direttive amministrative, che vogliono lo stadio Martelli demolito e ricostruito al di fuori dell'attuale confine urbano, consentono di poter intraprendere un pecorso progettuale che abbia la maggior flessibilità possibile potendo così restituire la dimensione originale ad un luogo che ormai ha perso ha perso la sua particolare conformazione econ essa le complicate relazioni che intratteneva con la città e il territorio. Durante il percorso analitico e successivamente, in fase progettuale, si ha affrontato con particolare attenzione i tema del contesto, della memoria e delle tracce che attraverso la lettura temporale delle diverse soglie storiche permettono di pensare al progetto come ad un percorso che proseguendo il linea retta attraverso le diverse fasi storiche compone il progetto come un puzzle. La prima fase progetturale affronta il tema del parco urbano e le relazioni che questo ha con il monumento e la struttura urbana. Si è cercato dunque di risolvere le diverse problematiche riscontrabili nell'area facendo in modo che la presenza del monumento del monumento non venisse subordinata a regole funzionalistiche che troppo spesso inaridiscono il progetto. La conformazione morfologica dell'area pone le basi per una riflessione sulle possibilità di pensare al territorio come un occasione per poter trovare le basi sulle quali poggiare durante la fase progettuale. Di fatto l'isola di palazzo Te da sempre ha svolto un ruolo singolare trovando una sua autonomia a cavallo tra città e campagna. Una lettura attenta del contesto territoriale inoltre individua le linee guida che hanno portato alla definizione del progetto per il centro culturale il quale si prefissa innanzitutto di non entrare in conflitto con la silenziosa presenza di palazzo Te, ma, nonostante ciò, di riprendere ed inglobare dentro se gli allineamenti le relazioni che vengono esplicitate dai segni presenti e preesistenti.