The project idea originates from a competition organized by ARCH Medium entitled "New York City Theater," which involved the creation of a cartoon museum and of three theaters in different capacities, a building capable of reassessing a portion of Manhattan island, forgotten but full of potentialities. This area is located in the south-west of the city, between the densely built part (artifice) and the Hudson River (nature) in a strategic point for the connections to the riverside of New Jersey. The site is located in a transitional area of the coast that has been devoted to warehousing for years and characterized by the presence of sole binaries: these elements have transformed this area in a marginal place for a long time within a context rich in historical, cultural and architectural heritage. It has defined a "void" between two limits, the compact city and the natural element, between Broadway and the Hudson River. Another potentiality of the site is definitely the presence of the ending part of the HighLine, the only portion not yet designed during the reassessment. Starting from the material coming from the reading of the city, it has been elaborated a design strategy which has developed three main keywords: waterfront (between nature and artifice), flows of infrastructure, boundaries and connections. The goal was the creation of an architecture capable of re-evaluating the portion of the city, but also the entire coast. The target is the definition, within the identified limits, of a connection between Broadway and the waterfront, between the island and New Jersey. These points are the source of a project which tries to incorporate the site potentialities, referring to the city from a proportional and cultural point of view, capable of creating a new skyline well integrated in the context, both from Manhattan island and from banks of New Jersey.

L’idea di progetto nasce in relazione ad un concorso organizzato da ARCH Medium dal titolo “New York Theater City”, che prevedeva la realizzazione di un museo dei cartoni animati e di tre teatri di capienze differenti, edificio questo, in grado di rivalutare una porzione dell’isola di Manhattan rimasta dimenticata ma ricca di potenzialità. L’area in questione si trova nella parte sud occidentale della città, fra la parte densamente costruita (artificio) e il fiume Hudson (natura) in un punto strategico dal punto di vista delle connessioni verso la sponda del New Jersey. Il sito si posiziona in un’area di transizione della costa ormai da anni destinata soltanto a deposito merci e caratterizzata dalla presenza di soli binari: questi elementi ne hanno fatta per lungo tempo una zona marginale all’interno di un contesto ricco di patrimonio storico, culturale e architettonico. Ha quindi definito un “vuoto” tra due limiti, la città compatta e l’elemento naturale, tra Broadway e il fiume Hudson. Un’altra potenzialità del lotto è sicuramente la presenza della parte terminante dell’Highline, unica porzione non ancora progettata durante i lavori di rivalutazione. A partire da questi elementi ricavati dalla fase di lettura della città, è stata elaborata una strategia progettuale che ha sviluppato tre parole chiave principali: waterfront (tra natura e artificio), flussi delle infrastrutture, limiti e connessioni. L’obiettivo è stato quello di creare un’architettura in grado di rivalutare la porzione di città, ma anche l’intera costa. L’intento è quello di definire, all’interno dei limiti individuati, una connessione tra Broadway e il waterfront, tra l’isola e il New Jersey. Da questi punti ne nasce un progetto che cerca di fare proprie le potenzialità del lotto, rifacendosi alla città da un punto di vista proporzionale e culturale, in grado di creare un nuovo skyline ben integrato nel contesto, sia dall’isola di Manhattan che dalle sponde del New Jersey.

Un ponte tra artificio e natura : riqualificazione del waterfront di Manhattan

LABATI, LUCIA;ARABIA, DANIELA
2011/2012

Abstract

The project idea originates from a competition organized by ARCH Medium entitled "New York City Theater," which involved the creation of a cartoon museum and of three theaters in different capacities, a building capable of reassessing a portion of Manhattan island, forgotten but full of potentialities. This area is located in the south-west of the city, between the densely built part (artifice) and the Hudson River (nature) in a strategic point for the connections to the riverside of New Jersey. The site is located in a transitional area of the coast that has been devoted to warehousing for years and characterized by the presence of sole binaries: these elements have transformed this area in a marginal place for a long time within a context rich in historical, cultural and architectural heritage. It has defined a "void" between two limits, the compact city and the natural element, between Broadway and the Hudson River. Another potentiality of the site is definitely the presence of the ending part of the HighLine, the only portion not yet designed during the reassessment. Starting from the material coming from the reading of the city, it has been elaborated a design strategy which has developed three main keywords: waterfront (between nature and artifice), flows of infrastructure, boundaries and connections. The goal was the creation of an architecture capable of re-evaluating the portion of the city, but also the entire coast. The target is the definition, within the identified limits, of a connection between Broadway and the waterfront, between the island and New Jersey. These points are the source of a project which tries to incorporate the site potentialities, referring to the city from a proportional and cultural point of view, capable of creating a new skyline well integrated in the context, both from Manhattan island and from banks of New Jersey.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
27-lug-2012
2011/2012
L’idea di progetto nasce in relazione ad un concorso organizzato da ARCH Medium dal titolo “New York Theater City”, che prevedeva la realizzazione di un museo dei cartoni animati e di tre teatri di capienze differenti, edificio questo, in grado di rivalutare una porzione dell’isola di Manhattan rimasta dimenticata ma ricca di potenzialità. L’area in questione si trova nella parte sud occidentale della città, fra la parte densamente costruita (artificio) e il fiume Hudson (natura) in un punto strategico dal punto di vista delle connessioni verso la sponda del New Jersey. Il sito si posiziona in un’area di transizione della costa ormai da anni destinata soltanto a deposito merci e caratterizzata dalla presenza di soli binari: questi elementi ne hanno fatta per lungo tempo una zona marginale all’interno di un contesto ricco di patrimonio storico, culturale e architettonico. Ha quindi definito un “vuoto” tra due limiti, la città compatta e l’elemento naturale, tra Broadway e il fiume Hudson. Un’altra potenzialità del lotto è sicuramente la presenza della parte terminante dell’Highline, unica porzione non ancora progettata durante i lavori di rivalutazione. A partire da questi elementi ricavati dalla fase di lettura della città, è stata elaborata una strategia progettuale che ha sviluppato tre parole chiave principali: waterfront (tra natura e artificio), flussi delle infrastrutture, limiti e connessioni. L’obiettivo è stato quello di creare un’architettura in grado di rivalutare la porzione di città, ma anche l’intera costa. L’intento è quello di definire, all’interno dei limiti individuati, una connessione tra Broadway e il waterfront, tra l’isola e il New Jersey. Da questi punti ne nasce un progetto che cerca di fare proprie le potenzialità del lotto, rifacendosi alla città da un punto di vista proporzionale e culturale, in grado di creare un nuovo skyline ben integrato nel contesto, sia dall’isola di Manhattan che dalle sponde del New Jersey.
Tesi di laurea Magistrale
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