Pranzare fuori casa è un abitudine sempre più comune per gli italiani. Solitamente ci si reca quindi in mensa, in trattoria e, chi può, al ristorante dove, comunque, si può incappare facilmente nel rischio di commettere errori alimentari e quindi bisogna prestare attenzione agli alimenti che si consumano. Non tutti però hanno la possibilità di mangiare un pasto caldo e sano fuori dal luogo di lavoro. Sempre più persone tra qualle che lavorano in ufficio mangiano direttamente sedute alla prorpria scrivania, da qui il termine Desk Eating o, come preferiscono gli americani, Desktop Dining. Fortunatamente esiste comunque la possibilità di poter consumare un pasto sano e dal contenuto calorico appropriato evitando di riempirsi di snack o panini. Per esempio la diffusione sempre maggiore degli alimenti di IV e V gamma, e quindi frutta e ortaggi, freschi o cotti, fornisce una valida alternativa. Inoltre anche i piatti pronti di gastronomia confezionata stanno andando incontro ad una rapida diffusione. Sono piatti dalle porzioni contenute, cotti con attenzione e confezionati in atmosfera controllata sistema che permette di consumarli in tutta sicurezza anche freddi e di conservarli in frigo per più di tre settimane e fino a 40 giorni. Questi prodotti si possono trovare nei supermercati della grande distribuzione ma devono il loro successo ad un altro settore. La loro rapida diffusione si deve alla contemporanea espansione del settore Vending (l’Italia è leader europeo nella costruzione dei distributori automatici). Gli alimenti di IV e V gamma e i piatti pronti vengono venduti e diffusi tramite i distributori automatici refrigerati che stanno vivendo una diffusione capillare e si possono trovare ormai in molti uffici e aziende e non solo. Una rapida diffusione la stanno incontrando anche i negozi atutomatici, ovvero negozi aperti 24 ore al giorno senza personale e dotati esclusivamente di distributori automatici che vendono praticamente tutto ciò di cui si può aver urgente necessità, dagli alimenti ai prodotti di elettronica. Questi negozi hanno costi di gestione molto bassi e garantiscono ottimi profitti e per questo ormai non è difficile trovarli nemmeno nelle città di provincia. Gli uffici in Italia dotati però di frigoriferi per conservare e forni per riscaldare i pasti sono davvero pochi e, per quanto sia possibile dal punto di vista della sicurezza alimentare grazie alle tecniche della pastorizzazione e del confezionamento in atmosfera controllata, consumare dei piatti pronti freddi non è proprio un piacere. Per ovviare a questo problema si usa da sempre il portavivande o,come lo chiamano gli americani, il Lunch Box; ciò implica però il fatto di doversi cucinare il pasto la mattina prima di andare a lavorare e, nei thermos portavivande, il cibo continua a cuocere deteriorandosi e diventando certamente meno gustoso. In alternativa esistono dei dispositivi di recente sviluppo da collegare al proprio computer; si tratta di scaldavivande USB con i quali si possono riscaldare i piatti pronti comprati al supermercato o al distributore in ufficio. Questi prodotti però hanno degli ingombri piuttosto consistenti e raggiungono temperature di 50° centigradi solo se alimentati da un computer desktop e, quindi, con computer portatili raggiungono temperature minori. Tutto ciò comporta il fatto di restare comunque a mangiare davanti al proprio Pc o, comunque, di uscire dall’ufficio portandosi dietro il proprio, pesante e ingombrante, computer portatile. Per questo ho sviluppato un dispositivo scaldavivande chimico che permette di raggiungere temperature superiori a 50° senza la necessità di corrente elettrica e che, date le sue dimensioni e peso ridotti, può essere trasportato in ogni luogo così da poter consuare un pasto caldo anche fuori dall’ufficio. Può essere attivato in qualsiasi momento e ha una durata di emissione di calore di 20-30 minuti; è riutilizzabile e, per essere rigenerato, necessita di essere riscaldato per soli 4 minuti nel forno a microonde a casa. Ho cercato di sviluppare un prodotto semplice, pratico e di facile utilizzo che possa rendere la vita di chi pratica il Desktop Dining un po’ meno difficile.

Desktop dining : una dilagante alternativa alla pausa pranzo. Ricerca sulle abitudini alimentari più diffuse durante il lunch break, sul crescente consumo dei piatti pronti e sulla loro distribuzione. Sviluppo di un dispositivo portatile per riscaldare alimenti

BALLABIO, MAURO
2011/2012

Abstract

Pranzare fuori casa è un abitudine sempre più comune per gli italiani. Solitamente ci si reca quindi in mensa, in trattoria e, chi può, al ristorante dove, comunque, si può incappare facilmente nel rischio di commettere errori alimentari e quindi bisogna prestare attenzione agli alimenti che si consumano. Non tutti però hanno la possibilità di mangiare un pasto caldo e sano fuori dal luogo di lavoro. Sempre più persone tra qualle che lavorano in ufficio mangiano direttamente sedute alla prorpria scrivania, da qui il termine Desk Eating o, come preferiscono gli americani, Desktop Dining. Fortunatamente esiste comunque la possibilità di poter consumare un pasto sano e dal contenuto calorico appropriato evitando di riempirsi di snack o panini. Per esempio la diffusione sempre maggiore degli alimenti di IV e V gamma, e quindi frutta e ortaggi, freschi o cotti, fornisce una valida alternativa. Inoltre anche i piatti pronti di gastronomia confezionata stanno andando incontro ad una rapida diffusione. Sono piatti dalle porzioni contenute, cotti con attenzione e confezionati in atmosfera controllata sistema che permette di consumarli in tutta sicurezza anche freddi e di conservarli in frigo per più di tre settimane e fino a 40 giorni. Questi prodotti si possono trovare nei supermercati della grande distribuzione ma devono il loro successo ad un altro settore. La loro rapida diffusione si deve alla contemporanea espansione del settore Vending (l’Italia è leader europeo nella costruzione dei distributori automatici). Gli alimenti di IV e V gamma e i piatti pronti vengono venduti e diffusi tramite i distributori automatici refrigerati che stanno vivendo una diffusione capillare e si possono trovare ormai in molti uffici e aziende e non solo. Una rapida diffusione la stanno incontrando anche i negozi atutomatici, ovvero negozi aperti 24 ore al giorno senza personale e dotati esclusivamente di distributori automatici che vendono praticamente tutto ciò di cui si può aver urgente necessità, dagli alimenti ai prodotti di elettronica. Questi negozi hanno costi di gestione molto bassi e garantiscono ottimi profitti e per questo ormai non è difficile trovarli nemmeno nelle città di provincia. Gli uffici in Italia dotati però di frigoriferi per conservare e forni per riscaldare i pasti sono davvero pochi e, per quanto sia possibile dal punto di vista della sicurezza alimentare grazie alle tecniche della pastorizzazione e del confezionamento in atmosfera controllata, consumare dei piatti pronti freddi non è proprio un piacere. Per ovviare a questo problema si usa da sempre il portavivande o,come lo chiamano gli americani, il Lunch Box; ciò implica però il fatto di doversi cucinare il pasto la mattina prima di andare a lavorare e, nei thermos portavivande, il cibo continua a cuocere deteriorandosi e diventando certamente meno gustoso. In alternativa esistono dei dispositivi di recente sviluppo da collegare al proprio computer; si tratta di scaldavivande USB con i quali si possono riscaldare i piatti pronti comprati al supermercato o al distributore in ufficio. Questi prodotti però hanno degli ingombri piuttosto consistenti e raggiungono temperature di 50° centigradi solo se alimentati da un computer desktop e, quindi, con computer portatili raggiungono temperature minori. Tutto ciò comporta il fatto di restare comunque a mangiare davanti al proprio Pc o, comunque, di uscire dall’ufficio portandosi dietro il proprio, pesante e ingombrante, computer portatile. Per questo ho sviluppato un dispositivo scaldavivande chimico che permette di raggiungere temperature superiori a 50° senza la necessità di corrente elettrica e che, date le sue dimensioni e peso ridotti, può essere trasportato in ogni luogo così da poter consuare un pasto caldo anche fuori dall’ufficio. Può essere attivato in qualsiasi momento e ha una durata di emissione di calore di 20-30 minuti; è riutilizzabile e, per essere rigenerato, necessita di essere riscaldato per soli 4 minuti nel forno a microonde a casa. Ho cercato di sviluppare un prodotto semplice, pratico e di facile utilizzo che possa rendere la vita di chi pratica il Desktop Dining un po’ meno difficile.
BRUCHE', LUCA
ARC III - Scuola del Design
27-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/61261