Analyze the Made in Italy is to recognize a synthesis of values: the knowledge and craftsmanship, the district organization, the ability to design "a system". The thesis proposal is a re-evaluation purposes of Made in Italy through a first and a second part of the research design. Analyze the individual craftsmanship gave rise to different industrial districts for fashion on Italian territory, could be an interesting journey, but at the same time insufficient level being what I want to prove a design model for any declinable reality. To this end, I thought it appropriate, to illustrate that path with historical events, anecdotes, knowledge regarding the region I know best, because the land where I was born and which has shaped my person in the first two decades of life: FELIX THE CAMPANIA. The route will pass through several points of analysis to have less margin for error so the project: a. definition of "industrial district", the same mapping on the Italian territory; ana-lysis of 2 in-depth case studies in Campania (Polo footwear and Tari) b. analysis of craftsmanship bells, about the world of textiles (silks Leucio, Neapolitan tailoring, swimwear, ties), c. definition of "design" and "design center", with their respective functions; analysis of 3 design centers throughout the country and internationally (ICSID, Coid, SDI), d. analysis of the "foundation Pistoletto" as "pilot project" that demonstrates how you can use a single lever as coordinator of production activities. Their research highlighted: the lack of a textile center in Campania despite the strong presence of traditional territory, the difficulty of management and organization in the districts already present, the enormous potential of design and organizational design. These observations have led to the development of a project aimed at the creation of a district coordinated design textile design Campania, in fact, and showing its operation by developing a "concept" common throughout the district with the theme "oxymoron Campania" .

Analizzare il Made in Italy consiste nel riconoscere una sintesi di valori: il sapere artigianale, l’organizzazione distrettuale, la capacità del design di “fare sistema”. La tesi proposta ha come finalità una rivalutazione del Made in Italy attraverso una prima parte di ricerca ed una seconda di progettazione. Analizzare le singole artigianalità che hanno dato vita ai diversi distretti industriali per la moda sul territorio italiano, poteva risultare un percorso interessante ma allo stesso tempo di scarsa incisività,essendo, ciò che voglio dimostrare, un modello progettuale declinabile per qualsiasi realtà. A tal fine, ho ritenuto idoneo, illustrare tale percorso con vicende storiche, aneddoti, saperi che riguardano la regione che conosco meglio, perché terra nella quale sono nata e che ha formato la mia persona nel primo ventennio di vita: LA CAMPANIA FELIX. Il percorso di analisi attraverserà diversi punti per avere così minor margine d’errore progettuale: a. definizione di “distretto industriale”; mappatura degli stessi sul territorio italiano; ana-lisi in maniera approfondita di 2 casi studio presenti in Campania (Polo calzaturiero e Tarì); b. analisi delle artigianalità campane, inerenti il mondo del tessile (seterie San Leucio, sartoria napoletana, moda mare, cravatteria); c. definizione di “design” e “design centre”, con le loro rispettive funzioni; analisi di 3 design centre presenti sul territorio nazionale ed internazionale (ICSID, COID, SDI); d. analisi della “fondazione Pistoletto” come “progetto pilota” che dimostri come sia possibile utilizzare un’unica leva come coordinatrice di attività produttive. La ricerca svolta ha evidenziato: la carenza di un polo tessile campano nonostante la forte presenza artigianale sul territorio, la difficoltà di gestione ed organizzazione nei distretti già presenti, le enormi potenzialità organizzative e progettuali del design. Tali osservazioni hanno portato allo sviluppo di un progetto che miri alla nascita di un distretto design tessile Campania coordinato dal design, appunto, e che mostri il suo funzionamento tramite lo sviluppo di un “concept” comune a tutto il distretto dal tema “ossimoro campano”.

DDTC. Distretto design tessile Campania. Il design al servizio dell'organizzazione distrettuale

VERDE, SILVIA
2011/2012

Abstract

Analyze the Made in Italy is to recognize a synthesis of values: the knowledge and craftsmanship, the district organization, the ability to design "a system". The thesis proposal is a re-evaluation purposes of Made in Italy through a first and a second part of the research design. Analyze the individual craftsmanship gave rise to different industrial districts for fashion on Italian territory, could be an interesting journey, but at the same time insufficient level being what I want to prove a design model for any declinable reality. To this end, I thought it appropriate, to illustrate that path with historical events, anecdotes, knowledge regarding the region I know best, because the land where I was born and which has shaped my person in the first two decades of life: FELIX THE CAMPANIA. The route will pass through several points of analysis to have less margin for error so the project: a. definition of "industrial district", the same mapping on the Italian territory; ana-lysis of 2 in-depth case studies in Campania (Polo footwear and Tari) b. analysis of craftsmanship bells, about the world of textiles (silks Leucio, Neapolitan tailoring, swimwear, ties), c. definition of "design" and "design center", with their respective functions; analysis of 3 design centers throughout the country and internationally (ICSID, Coid, SDI), d. analysis of the "foundation Pistoletto" as "pilot project" that demonstrates how you can use a single lever as coordinator of production activities. Their research highlighted: the lack of a textile center in Campania despite the strong presence of traditional territory, the difficulty of management and organization in the districts already present, the enormous potential of design and organizational design. These observations have led to the development of a project aimed at the creation of a district coordinated design textile design Campania, in fact, and showing its operation by developing a "concept" common throughout the district with the theme "oxymoron Campania" .
ARC III - Scuola del Design
27-lug-2012
2011/2012
Analizzare il Made in Italy consiste nel riconoscere una sintesi di valori: il sapere artigianale, l’organizzazione distrettuale, la capacità del design di “fare sistema”. La tesi proposta ha come finalità una rivalutazione del Made in Italy attraverso una prima parte di ricerca ed una seconda di progettazione. Analizzare le singole artigianalità che hanno dato vita ai diversi distretti industriali per la moda sul territorio italiano, poteva risultare un percorso interessante ma allo stesso tempo di scarsa incisività,essendo, ciò che voglio dimostrare, un modello progettuale declinabile per qualsiasi realtà. A tal fine, ho ritenuto idoneo, illustrare tale percorso con vicende storiche, aneddoti, saperi che riguardano la regione che conosco meglio, perché terra nella quale sono nata e che ha formato la mia persona nel primo ventennio di vita: LA CAMPANIA FELIX. Il percorso di analisi attraverserà diversi punti per avere così minor margine d’errore progettuale: a. definizione di “distretto industriale”; mappatura degli stessi sul territorio italiano; ana-lisi in maniera approfondita di 2 casi studio presenti in Campania (Polo calzaturiero e Tarì); b. analisi delle artigianalità campane, inerenti il mondo del tessile (seterie San Leucio, sartoria napoletana, moda mare, cravatteria); c. definizione di “design” e “design centre”, con le loro rispettive funzioni; analisi di 3 design centre presenti sul territorio nazionale ed internazionale (ICSID, COID, SDI); d. analisi della “fondazione Pistoletto” come “progetto pilota” che dimostri come sia possibile utilizzare un’unica leva come coordinatrice di attività produttive. La ricerca svolta ha evidenziato: la carenza di un polo tessile campano nonostante la forte presenza artigianale sul territorio, la difficoltà di gestione ed organizzazione nei distretti già presenti, le enormi potenzialità organizzative e progettuali del design. Tali osservazioni hanno portato allo sviluppo di un progetto che miri alla nascita di un distretto design tessile Campania coordinato dal design, appunto, e che mostri il suo funzionamento tramite lo sviluppo di un “concept” comune a tutto il distretto dal tema “ossimoro campano”.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/62081