The research investigates the issue of perception as mental and physical process that underlies the relationship between man and space. The man, in fact, is the product of the impulses that receives from the outside world, and is completely influenced and manipulated by the environment; the space is perceived through the senses and other factors, like experience, culture and consciousness of own body and its movement. Every act of learning experience is implemented by the perception that let us know the external reality through the senses, always in alert and in contact with the environment. A precise relationship rises between man and things, mediated by the body: in fact, its orientation and movement becomes the beginning of senses acivities. However, the impulses, received from the environment, are always in transition. The perception tries to make them conform to knowledge, based on forms acquired by social and cultural models. So, if these multiple factors fail, we are unable to identify what surrounds man, causing effects of alienation and disorientation. The purpose of the project is to create an exhibition in the Fondazione Arnaldo Pomodoro, that weaken the perception, through the creation of environmental devices that creates balance’s variations and visual illusions. In the case of visual lllusions the intention is to play with perception related to sight, which is challenged by optical illusions, experiment with mirrors and anamorphosis, and involving different sensory systems. In case of variations of balance the intention is to undermine the perception of space, by providing an environment that varies with the movement, a disorienting path and a confusing labyrinth.

La ricerca indaga il tema della percezione come processo psichico e fisico che sta alla base del rapporto tra uomo e spazio. L’uomo, infatti, è il prodotto degli stimoli che riceve dal mondo esterno, ed è completamente influenzabile e manipolabile dall’ambiente; lo spazio esterno viene percepito attraverso i sensi ed altri fattori, quali l’esperienza, la cultura e la coscienza del proprio corpo e del suo movimento. Ogni atto di esperienza conoscitiva è attuato dalla percezione che ci fa conoscere la realtà esterna attraverso i sensi, sempre vigili e a contatto con l’ambiente. Si instaura, quindi, un preciso rapporto tra l’uomo e le cose che lo circondano, mediato dal nostro corpo: di fatto il suo orientamento e movimento diventano il punto di partenza della costruzione dei sensi. Tuttavia le stimolazioni che riceviamo dall’ambiente esterno mutano continuamente; con l’esperienza la percezione si sforza di renderle conformi alla conoscenza, in base alle forme acquisite tramite il modello culturale e sociale. La percezione del mondo esterno, quindi, è resa possibile da questi fattori multipli, che se vengono a mancare, impediscono di identificare ciò che circonda l’uomo, provocando un effetto di straniamento e disorientamento. L’obiettivo del progetto, dunque, è quello di realizzare un percorso allestitivo, all’interno della Fondazione Arnaldo Pomodoro, in grado di creare situazioni spaziali che possano mettere in crisi la percezione che l’uomo ha dell’ambiente, attraverso la creazioni di dispositivi ambientali che giocano sul tema delle variazioni d’equilibrio e degli inganni visivi. Nel caso degli inganni visivi si vuole giocare con la percezione legata alla vista, che viene messa alla prova da illusioni ottiche, anamorfosi, ed esperimenti con specchi e coinvolgendo diversi sitemi sensoriali. Nel caso delle variazioni di equilibrio si vuole mettere in crisi la percezione dello spazio, attraverso un ambiente che varia col movimento, un percorso disequilibrante e un labirinto disorientante.

Frammenti di percezione. Inganni visivi. Variazioni d'equilibrio

CITTERI, VERONICA
2011/2012

Abstract

The research investigates the issue of perception as mental and physical process that underlies the relationship between man and space. The man, in fact, is the product of the impulses that receives from the outside world, and is completely influenced and manipulated by the environment; the space is perceived through the senses and other factors, like experience, culture and consciousness of own body and its movement. Every act of learning experience is implemented by the perception that let us know the external reality through the senses, always in alert and in contact with the environment. A precise relationship rises between man and things, mediated by the body: in fact, its orientation and movement becomes the beginning of senses acivities. However, the impulses, received from the environment, are always in transition. The perception tries to make them conform to knowledge, based on forms acquired by social and cultural models. So, if these multiple factors fail, we are unable to identify what surrounds man, causing effects of alienation and disorientation. The purpose of the project is to create an exhibition in the Fondazione Arnaldo Pomodoro, that weaken the perception, through the creation of environmental devices that creates balance’s variations and visual illusions. In the case of visual lllusions the intention is to play with perception related to sight, which is challenged by optical illusions, experiment with mirrors and anamorphosis, and involving different sensory systems. In case of variations of balance the intention is to undermine the perception of space, by providing an environment that varies with the movement, a disorienting path and a confusing labyrinth.
GALBIATI, MARCELLO
ARC III - Scuola del Design
27-lug-2012
2011/2012
La ricerca indaga il tema della percezione come processo psichico e fisico che sta alla base del rapporto tra uomo e spazio. L’uomo, infatti, è il prodotto degli stimoli che riceve dal mondo esterno, ed è completamente influenzabile e manipolabile dall’ambiente; lo spazio esterno viene percepito attraverso i sensi ed altri fattori, quali l’esperienza, la cultura e la coscienza del proprio corpo e del suo movimento. Ogni atto di esperienza conoscitiva è attuato dalla percezione che ci fa conoscere la realtà esterna attraverso i sensi, sempre vigili e a contatto con l’ambiente. Si instaura, quindi, un preciso rapporto tra l’uomo e le cose che lo circondano, mediato dal nostro corpo: di fatto il suo orientamento e movimento diventano il punto di partenza della costruzione dei sensi. Tuttavia le stimolazioni che riceviamo dall’ambiente esterno mutano continuamente; con l’esperienza la percezione si sforza di renderle conformi alla conoscenza, in base alle forme acquisite tramite il modello culturale e sociale. La percezione del mondo esterno, quindi, è resa possibile da questi fattori multipli, che se vengono a mancare, impediscono di identificare ciò che circonda l’uomo, provocando un effetto di straniamento e disorientamento. L’obiettivo del progetto, dunque, è quello di realizzare un percorso allestitivo, all’interno della Fondazione Arnaldo Pomodoro, in grado di creare situazioni spaziali che possano mettere in crisi la percezione che l’uomo ha dell’ambiente, attraverso la creazioni di dispositivi ambientali che giocano sul tema delle variazioni d’equilibrio e degli inganni visivi. Nel caso degli inganni visivi si vuole giocare con la percezione legata alla vista, che viene messa alla prova da illusioni ottiche, anamorfosi, ed esperimenti con specchi e coinvolgendo diversi sitemi sensoriali. Nel caso delle variazioni di equilibrio si vuole mettere in crisi la percezione dello spazio, attraverso un ambiente che varia col movimento, un percorso disequilibrante e un labirinto disorientante.
Tesi di laurea Magistrale
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