Mu.Vi. Vedere la musica. Dal primo film sonoro all’avvento di Mtv

Images and music are inseparable for more than a century. Once meet these two realities are no longer able to stay one without the other. Today infact no longer makes sense listen a song without a picture or see a musical picture without the assotiation of it to a song. The relationship between eye and ear, always present in human history since ancient times, has begun to be realized with the first trials at the end of the nineteenth century. After that arrived the firts sound films, the advertising of artists within cinemas and the perfect synchronization of images and music in jazz-tone. During these trials was created a vital link between record companies and movie industry by allowing both to become the cornerstones of the entertainment. In the early 40’s music and images come out to cinema to enter in the public places of reunion (disco, pub, etc) and were invented the Soundies, the Cinebox and Scopitone, the juke-box in which you could see some short videos of singers and musical groups . The television has changed the way people see the music: if before everyone went in public places to see his favorite singers now everybody could do it privately. The musical presence on television changes from country to country: in America the power of radio and the complaint did not develop as it did in England, where rock music was desperately looking for new ways to reach the masses. Around the 60s, a new art began to develop: the videoclip. The Beatles are first to feel the need to create promotional videos for their songs and they are soon followed by many groups of the period that saw in the video a tool to achieve success. The strength of the new medium of advertising raises the first channel entirely dedicated to visual music: MTV was the first to devote the entire day programming to the music clip. After the birth of MTV are witnessing a process that aims to continuously improve and test the new art of videoclip. My project, Mu.Vi. vedere al musica, is palces in the Como’s Broletto to try to write a new function to a degradation that the space has today. Based on the analysis of the early sound films is relived to see the path of music until the age of MTV where the video was the apotheosis of the synesthesia between eye and ear.

Immagini e musica sono una binomio inscindibile da più di un secolo a questa parte. Una volta incontrate queste due realtà non hanno più saputo fare a meno l’una dell’altra tanto che oggi non è più concepibile ascoltare una canzone senza associarci un’immagine e viceversa. Il rapporto tra occhio ed orecchio, sempre presente nella storia dell’uomo fin dall’antichità, ha iniziato a compiersi concretamente con le prime sperimentazioni alla fine dell’Ottocento, per poi giungere ai primi film sonori, alla pubblicizzazione degli artisti all’interno delle sale cinematografiche e alla perfetta sincronizzazione tra immagini e musica dei jazz tone. Durante queste sperimentazioni si è creato un legame essenziale tra industria cinematografica e discografica permettendo ad entrambe di divenire i capisaldi del businness dello spettacolo e dell’intrattenimento. All’inizio degli anni ‘40 musica ed immagini escono dalle sale cinematografiche per entrare nei locali di ritrovo giovanili dove vengono inventati i soundies, i cinebox e gli scopitone, dei juke-box in cui si potevano vedere dei brevi filmati di cantanti e gruppo musicali. La televisone ha cambiato il modo di vedere la musica: se prima ci si ritrovava in locali pubblici per imparare i balli dei propri cantanti preferiti , ora ognuno poteva farlo a casa propria. La presenza musicale in televisione cambia di paese in paese: in America la forza della radio e la censura non fecero sviluppare il rock come avvenne in Inghilterra dove la musica stava cercando disperatamente nuovi mezzi per arrivare alle masse. Attorno agli anni ‘60 si iniziava a sviluppare una nuova arte, quella del videoclip. I Beatles per primi sentono la necessità di realizzare dei video promozionali per le loro canzoni e vengono presto seguiti da moltissimi gruppi del periodo che vedono nel videoclip uno strumento per raggiungere il successo. La forza del nuovo mezzo di pubblicizzazione fa nascere i primi canali interamente dedicati alla musica da vedere: Mtv è stato il primo a dedicare l’intera programmazione giornaliera al clip musicale. Dopo la nascita di Mtv si assiste ad un processo che ha come scopo quello di migliorare e sperimentare continuamente la nuova arte del videoclip. Il mio progetto, Mu.Vi. Vedere la musica, è allestito all’interno del Broletto di Como per cercare di dare una nuova funzione ad uno spazio oggi in degrado, ma in passato destinato ad un uso pubblico, specialmente nella parte inferiore aperta alle piazze. Partendo dall’analisi dei primi film sonori si rivive il percorso della musica da vedere fino all’epoca di Mtv in cui il videoclip era l’apoteosi della sinestesia tra occhio ed orecchio.