A Treviglio, nel tessuto urbano ordinario si appoggiano dei sistemi urbani di diversa scala con carattere monumentale (Basilica, palazzo comunale, ecc). Il nostro progetto partecipa a questo sistema straordinario urbano. Si è ritenuto necessario affrontare nel progetto il tema dell’ articolazione del vuoto in quanto caratterizzante di tutta la città di Treviglio. Il sistema strada-androne-corte è l’aspetto che si ripete in tutto il tessuto storico della città e che sottolinea maggiormente le emergenze presenti nel contesto. Gli edifici pubblici infatti sono caratterizzati dalla presenza di portici che vanno a modificare il sistema presente degli spazi vuoti. Questo ha fatto si che il nostro progetto prendesse in esame questo aspetto e lo rendesse un proprio elemento fondativo. Un’ altro aspetto generatore del progetto riguarda la giacitura dei due principali edifici religiosi, la Basilica di San Martino e il Santuario di Santa Maria Assunta. La loro giacitura deriva dalla centuriazione augustea, la seconda cronologicamente, che ha definito gli andamenti del tessuto urbano. Questi due edifici sono gli unici punti di riferimento visivi da ogni punto della città. Il progetto è formato da due edifici: il primo che si relaziona direttamente con l’ isolato del castrum vetus cercando di concluderlo, il secondo invece è elemento ordinatore della nuova piazza Garibaldi. L’ obiettivo primario del nostro progetto è creare una nuova piazza Garibaldi, rialzando da terra l’edificio di progetto così da creare una piazza coperta che diventa filtro tra la strada e l’edificio stesso. Il rapporto che quest’ultimo instaura con il suolo e con il cielo è studiato con attenzione: il forte collegamento attraverso l’utilizzo di setti matericamente importanti fin nel sottosuolo è ancora più evidente grazie all’apertura di fori che permettono alla luce di permeare nella piazza coperta. Vi è un continuo rapporto tra interno ed esterno, luce ed ombra. Questo edificio si presenta preciso nel suo volume e nella sua composizione interna, mette in rapporto la struttura di cemento armato con un guscio in Pietra bianca di Trachite che ricopre interamente l’edificio sottolineandone il ruolo pubblico.

Un progetto per Piazza Garibaldi a Treviglio

CELLATI, ILARIA;FARINA, SARA
2009/2010

Abstract

A Treviglio, nel tessuto urbano ordinario si appoggiano dei sistemi urbani di diversa scala con carattere monumentale (Basilica, palazzo comunale, ecc). Il nostro progetto partecipa a questo sistema straordinario urbano. Si è ritenuto necessario affrontare nel progetto il tema dell’ articolazione del vuoto in quanto caratterizzante di tutta la città di Treviglio. Il sistema strada-androne-corte è l’aspetto che si ripete in tutto il tessuto storico della città e che sottolinea maggiormente le emergenze presenti nel contesto. Gli edifici pubblici infatti sono caratterizzati dalla presenza di portici che vanno a modificare il sistema presente degli spazi vuoti. Questo ha fatto si che il nostro progetto prendesse in esame questo aspetto e lo rendesse un proprio elemento fondativo. Un’ altro aspetto generatore del progetto riguarda la giacitura dei due principali edifici religiosi, la Basilica di San Martino e il Santuario di Santa Maria Assunta. La loro giacitura deriva dalla centuriazione augustea, la seconda cronologicamente, che ha definito gli andamenti del tessuto urbano. Questi due edifici sono gli unici punti di riferimento visivi da ogni punto della città. Il progetto è formato da due edifici: il primo che si relaziona direttamente con l’ isolato del castrum vetus cercando di concluderlo, il secondo invece è elemento ordinatore della nuova piazza Garibaldi. L’ obiettivo primario del nostro progetto è creare una nuova piazza Garibaldi, rialzando da terra l’edificio di progetto così da creare una piazza coperta che diventa filtro tra la strada e l’edificio stesso. Il rapporto che quest’ultimo instaura con il suolo e con il cielo è studiato con attenzione: il forte collegamento attraverso l’utilizzo di setti matericamente importanti fin nel sottosuolo è ancora più evidente grazie all’apertura di fori che permettono alla luce di permeare nella piazza coperta. Vi è un continuo rapporto tra interno ed esterno, luce ed ombra. Questo edificio si presenta preciso nel suo volume e nella sua composizione interna, mette in rapporto la struttura di cemento armato con un guscio in Pietra bianca di Trachite che ricopre interamente l’edificio sottolineandone il ruolo pubblico.
SORTINO, GIANLUCA
ARC II - Facolta' di Architettura Civile
20-dic-2010
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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