Gli ultimi 100 anni hanno visto un brusco cambiamento della società: impennata del fenomeno di urbanizzazione, parallela estensione delle aree cementificate ed industrializzate e parallela “emarginazione” dell’attività agricola, allontanata fisicamente dagli ambiti urbani e psicologicamente, considerata meno qualificante, fuori moda, superata. La produzione agricola ha subito un trasformazione di tipo industriale, occupando estese aree di pianura, per assicurare elevata resa per soddisfare i bisogni alimentari e un ritorno economico. Il trasporto alla città è stato garantito dalla possibilità di refrigerare i prodotti e di trasferirli attraverso reti commerciali, dirette verso la grande distribuzione. L’uomo è stato espropriato della sua autonomia nella produzione di cibo fresco, fino a non conoscere neppure più i frutti delle diverse stagioni, trovandoli nei supermercati indifferentemente tutto l’anno. L’esasperazione di questi fenomeni, il degrado delle città e la contemporanea presa di coscienza ambientale hanno generato un movimento controcorrente di “urban farmers”, decisi di riappropriarsi della terra, di recuperare e far rivivere aree incolte o semplicemente abbandonate, non solo in periferia, ma nei centri urbani, sulle rotonde cittadine e sui tetti delle case. Il fenomeno di un'agricoltura diffusa all'interno del tessuto urbano ha nei diversi tempi e nei vari contesti del mondo assunto forme diverse: semplice attività di piacere e ricreazione, vera e propria attività agricola con produzione di discrete quantità di prodotto a Km 0, riappropriazione di aree degradate di città. Forme diverse, ma sempre nate e gestite dal basso e improntate da un forte senso del gruppo e della comunità, con un’importante valenza sociale, tale da spingere negli ultimi anni le Amministrazioni a riconoscerne l’esistenza, ead incentivarne lo sviluppo. Il progetto di tesi consiste nello sviluppo di un sistema di strutture necessarie per la nascita e lo sviluppo di un orto urbano, basato sull'auto-costruzione il quale viene poi applicato all'interno del Camus Durando, dando forma ad una proposta formale e funzionale dell'orto universitario Coltivando-Orto conviviale al Politecnico di Milano, progetto che vuole creare un luogo di connessione tra la realtà universitaria e la comunità del quartiere Bovisa.

Prove botaniche di sopravvivenza urbana

SACHERO, ALESSANDRO
2011/2012

Abstract

Gli ultimi 100 anni hanno visto un brusco cambiamento della società: impennata del fenomeno di urbanizzazione, parallela estensione delle aree cementificate ed industrializzate e parallela “emarginazione” dell’attività agricola, allontanata fisicamente dagli ambiti urbani e psicologicamente, considerata meno qualificante, fuori moda, superata. La produzione agricola ha subito un trasformazione di tipo industriale, occupando estese aree di pianura, per assicurare elevata resa per soddisfare i bisogni alimentari e un ritorno economico. Il trasporto alla città è stato garantito dalla possibilità di refrigerare i prodotti e di trasferirli attraverso reti commerciali, dirette verso la grande distribuzione. L’uomo è stato espropriato della sua autonomia nella produzione di cibo fresco, fino a non conoscere neppure più i frutti delle diverse stagioni, trovandoli nei supermercati indifferentemente tutto l’anno. L’esasperazione di questi fenomeni, il degrado delle città e la contemporanea presa di coscienza ambientale hanno generato un movimento controcorrente di “urban farmers”, decisi di riappropriarsi della terra, di recuperare e far rivivere aree incolte o semplicemente abbandonate, non solo in periferia, ma nei centri urbani, sulle rotonde cittadine e sui tetti delle case. Il fenomeno di un'agricoltura diffusa all'interno del tessuto urbano ha nei diversi tempi e nei vari contesti del mondo assunto forme diverse: semplice attività di piacere e ricreazione, vera e propria attività agricola con produzione di discrete quantità di prodotto a Km 0, riappropriazione di aree degradate di città. Forme diverse, ma sempre nate e gestite dal basso e improntate da un forte senso del gruppo e della comunità, con un’importante valenza sociale, tale da spingere negli ultimi anni le Amministrazioni a riconoscerne l’esistenza, ead incentivarne lo sviluppo. Il progetto di tesi consiste nello sviluppo di un sistema di strutture necessarie per la nascita e lo sviluppo di un orto urbano, basato sull'auto-costruzione il quale viene poi applicato all'interno del Camus Durando, dando forma ad una proposta formale e funzionale dell'orto universitario Coltivando-Orto conviviale al Politecnico di Milano, progetto che vuole creare un luogo di connessione tra la realtà universitaria e la comunità del quartiere Bovisa.
ARC III - Scuola del Design
27-lug-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2012_07_Sachero_01.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 14.79 MB
Formato Adobe PDF
14.79 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2012_07_Sachero_02.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Manuale di autocostruzione
Dimensione 1.74 MB
Formato Adobe PDF
1.74 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2012_07_Sachero_03.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Tavola di progetto 1
Dimensione 7.08 MB
Formato Adobe PDF
7.08 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2012_07_Sachero_04.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Tavola di progetto 2
Dimensione 521.63 kB
Formato Adobe PDF
521.63 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2012_07_Sachero_05.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Tavola di progetto 3
Dimensione 484.38 kB
Formato Adobe PDF
484.38 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2012_07_Sachero_06.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Tavola di progetto 4
Dimensione 2.55 MB
Formato Adobe PDF
2.55 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/63041