E’ prevista la dismissione a breve di ben sette degli scali ferroviari presenti sul territorio milanese; aree di vaste dimensioni ed inserite nel tessuto urbano, spazi che sono rimasti preclusi alla città per anni e possono oggi venire restituiti ad essa. Lo strumento urbanistico vigente, il PGT di Milano, riconosce l’importanza degli scali definendoli come Ambiti di Trasformazione, ovvero aree che andranno a costituire i nuclei per il rinnovamento dell’intero tessuto comunale. Questa tesi di laurea affronta il tema della riqualificazione dello scalo ferroviario di Milano Porta Genova. Lo scalo è inserito nel tessuto urbano ottocentesco, ed affaccia in parte sull’alzaia del Naviglio Grande. Rispondendo alle indicazioni del PGT, il progetto prevede il trattamento di gran parte della superficie dello scalo a spazi aperti e pubblici, e la realizzazione di nuovi edifici a destinazione residenziale, commerciale e pubblica. L’intero progetto segue la peculiare forma dell’area, dovuta alla curva dei binari; il disegno dello spazio pubblico e del parco riprendono le linee della vecchia ferrovia. E’prevista una fascia di verde pubblico, che parte dalla testata dello scalo, in continuità con il sistema di Via Dezza-Parco Solari, per poi arrivare sul percorso ciclopedonale dell’alzaia del Naviglio Grande. La S.L.P. prevista verrà concentrata in due punti: su Via Valenza e nella parte di scalo prospiciente al Naviglio. L’edificio realizzato su via Valenza, a destinazione residenziale e commerciale, insiste sull’attuale muro di confine dello scalo, e ne riprende la forma e la matericità. Il suo ruolo è anche quello di definire lo spazio pubblico ponendosi come un nuovo limite, non più invalicabile ma permeabile. Gli edifici realizzati sul Naviglio Grande, a destinazione residenziale e commerciale, sono pensati come un sistema a pettine, che si relaziona con i retri di Via Tortona con un fronte continuo e si inserisce perpendicolarmente al Naviglio creando un rapporto più movimentato. Nell’ottica del progetto risulta fondamentale il rapporto tra edifici e spazi aperti, che sono in relazione e continuo dialogo.
Un progetto per Porta Genova
GALLIZIO, CAMILLA
2011/2012
Abstract
E’ prevista la dismissione a breve di ben sette degli scali ferroviari presenti sul territorio milanese; aree di vaste dimensioni ed inserite nel tessuto urbano, spazi che sono rimasti preclusi alla città per anni e possono oggi venire restituiti ad essa. Lo strumento urbanistico vigente, il PGT di Milano, riconosce l’importanza degli scali definendoli come Ambiti di Trasformazione, ovvero aree che andranno a costituire i nuclei per il rinnovamento dell’intero tessuto comunale. Questa tesi di laurea affronta il tema della riqualificazione dello scalo ferroviario di Milano Porta Genova. Lo scalo è inserito nel tessuto urbano ottocentesco, ed affaccia in parte sull’alzaia del Naviglio Grande. Rispondendo alle indicazioni del PGT, il progetto prevede il trattamento di gran parte della superficie dello scalo a spazi aperti e pubblici, e la realizzazione di nuovi edifici a destinazione residenziale, commerciale e pubblica. L’intero progetto segue la peculiare forma dell’area, dovuta alla curva dei binari; il disegno dello spazio pubblico e del parco riprendono le linee della vecchia ferrovia. E’prevista una fascia di verde pubblico, che parte dalla testata dello scalo, in continuità con il sistema di Via Dezza-Parco Solari, per poi arrivare sul percorso ciclopedonale dell’alzaia del Naviglio Grande. La S.L.P. prevista verrà concentrata in due punti: su Via Valenza e nella parte di scalo prospiciente al Naviglio. L’edificio realizzato su via Valenza, a destinazione residenziale e commerciale, insiste sull’attuale muro di confine dello scalo, e ne riprende la forma e la matericità. Il suo ruolo è anche quello di definire lo spazio pubblico ponendosi come un nuovo limite, non più invalicabile ma permeabile. Gli edifici realizzati sul Naviglio Grande, a destinazione residenziale e commerciale, sono pensati come un sistema a pettine, che si relaziona con i retri di Via Tortona con un fronte continuo e si inserisce perpendicolarmente al Naviglio creando un rapporto più movimentato. Nell’ottica del progetto risulta fondamentale il rapporto tra edifici e spazi aperti, che sono in relazione e continuo dialogo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/63361