La storia congelata nella pietra. Progetto di riqualificazione e valorizzazione del magazzino della Stazione Frigorifera Specializzata nell'area degli Ex Magazzini Generali come nuova sede per il nuovo Museo Civico di Storia Naturale di Verona

La seguente tesi propone un progetto architettonicomuseografico per il riutilizzo di un edificio nell'area degli ex Magazzini Generali come nuova sede del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. L’area degli Ex Magazzini Generali è stata infatti scelta come nuovo polo culturale per la città di Verona e prevede, per cui sono già previsti una serie di progetti di riqualificazione tra cui un auditorium nella grande cupola delle celle frigorifere che diventeranno un auditorium. Il lavoro è stato organizzato principalmente in tre diverse fasi. La prima ha riguardato l'analisi storica di Verona Sud; com’è avvenuta la formazione dei Magazzini Generali, della ZAI, della Fiera e del Mercato Ortofrutticolo. Il loro evolversi nel corso degli anni ha condizionato lo sviluppo dei quartieri limitrofi e il ruolo di quest'area rispetto la città. Per la progettazione sono state prese in esame le indicazioni dai Piani del PRG, PAT, Variante 282, fino a livello del PRUSST. La seconda fase ha visto sviluppare il progetto architettonico. Per fare questo si è approfondito l'analisi degli aspetti storici, morfologici e distributivi dei musei. Il tema è molto particolare poiché un museo di storia naturale ha esigenze differenti da un museo di storia dell’arte, di una galleria. Vi sono spazi e fruizioni differenti, è diverso il pubblico che solitamente lo visita essendo per la maggior parte composto da scolaresche. Sviluppando tutto ciò si è deciso di salvaguardare per la maggior parte l’edifico esistente, conservando la maglia strutturale esistente lavorando sui 14 prospetti per sviluppare un’architettura sostenibile che fosse attenta alle nuove esigenze ambientali. Infine si è approfondito e studiato quello che vuole essere l’allestimento, cercando di utilizzare sistemi e tecnologie che possano rendere lo spettatore protagonista e non semplice fruitore passivo degli oggetti esposti.