Il tema della costruzione della città contemporanea viene affrontato cercando di dare ordine ad un territorio con grandi potenzialità che attualmente presenta gravi fenomeni di degrado urbano e sociale. Il sito oggetto di studio è collocato nella zona sud est di Milano, nei pressi della stazione della metropolitana MM3 denominata “Porto di mare”. La trattazione del tema viene affrontata partendo dall’analisi dell’area di intervento e del contesto dal punto di vista storico, ambientale e infrastrutturale, individuando i punti di forza e le criticità che hanno portato all’attuale situazione di degrado. L’idea di piano fonda i suoi principi nello studio della ricerca dell’architetto Ludwig Hilberseimer, più in particolare, sugli studi condotti per i progetti di Chicago e del progetto per “Lafayette Park” a Detroit. Il rapporto col contesto diviene un punto fondamentale, cercando di non rinnegare la storia dei luoghi in cui sorge, ma allo stesso tempo costituendosi di parti indipendenti e con una propria riconoscibilità formale in grado di diventare un modello per il futuro sviluppo della città. Il progetto viene sviluppato secondo la costruzione per tipi misti in cui la varietà degli elementi garantisce, a medesime alte densità, uno spazio compositivamente ricco di relazioni differenti, di volta in volta adeguate al tipo utilizzato, alla sua forma, altezza e morfologia. La varietà degli alloggi e il loro diverso possibile rapporto con la natura garantisce ad ogni abitante una ampia scelta nella misura e nella posizione della propria abitazione, in base alle possibilità economiche e alla tipologia di nucleo familiare. L’attenzione al risparmio energetico, è un elemento fondamentale e costitutivo del progetto. Questo viene affrontato ad un duplice livello. Alla scala territoriale è stato studiato il fabbisogno energetico di tutto il progetto al fine di concepire il sistema di produzione e distribuzione dell’energia, che meglio si adatta al territorio, mentre alla scala dell’edificio si è analizzato il sistema edificio-impianto.
Un'idea di piano per porto di mare
BUCAIDA, FABIO;BRISEDA, ROBERTO
2011/2012
Abstract
Il tema della costruzione della città contemporanea viene affrontato cercando di dare ordine ad un territorio con grandi potenzialità che attualmente presenta gravi fenomeni di degrado urbano e sociale. Il sito oggetto di studio è collocato nella zona sud est di Milano, nei pressi della stazione della metropolitana MM3 denominata “Porto di mare”. La trattazione del tema viene affrontata partendo dall’analisi dell’area di intervento e del contesto dal punto di vista storico, ambientale e infrastrutturale, individuando i punti di forza e le criticità che hanno portato all’attuale situazione di degrado. L’idea di piano fonda i suoi principi nello studio della ricerca dell’architetto Ludwig Hilberseimer, più in particolare, sugli studi condotti per i progetti di Chicago e del progetto per “Lafayette Park” a Detroit. Il rapporto col contesto diviene un punto fondamentale, cercando di non rinnegare la storia dei luoghi in cui sorge, ma allo stesso tempo costituendosi di parti indipendenti e con una propria riconoscibilità formale in grado di diventare un modello per il futuro sviluppo della città. Il progetto viene sviluppato secondo la costruzione per tipi misti in cui la varietà degli elementi garantisce, a medesime alte densità, uno spazio compositivamente ricco di relazioni differenti, di volta in volta adeguate al tipo utilizzato, alla sua forma, altezza e morfologia. La varietà degli alloggi e il loro diverso possibile rapporto con la natura garantisce ad ogni abitante una ampia scelta nella misura e nella posizione della propria abitazione, in base alle possibilità economiche e alla tipologia di nucleo familiare. L’attenzione al risparmio energetico, è un elemento fondamentale e costitutivo del progetto. Questo viene affrontato ad un duplice livello. Alla scala territoriale è stato studiato il fabbisogno energetico di tutto il progetto al fine di concepire il sistema di produzione e distribuzione dell’energia, che meglio si adatta al territorio, mentre alla scala dell’edificio si è analizzato il sistema edificio-impianto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/63981