Pavia città universitaria : un progetto per la ricerca e l'alta formazione

Pavia, come molte città produttive italiane dopo la crisi dell’industria si è ritrovata ad avere porzioni dismesse di tessuto urbano puntellate da zone di medie dimensioni soggette al degrado. Da qui l’idea di pensare a nord ovest di Pavia fuori delle vecchie mura spagnole un masterplan che comprende due aree diverse ma legate dalla stessa volontà progettuale: ricucire con il centro storico il tessuto urbano il cui disegno viario era andato via via scomparendo o era addirittura assente. Una è l’area, un tempo fonderia Neca tra navigliaccio e i binari della linea ferroviaria Milano - Cremona e il raccordo della rotonda dei Longobardi. L’altra un tempo isolato triangolare dedito alla siderurgia della Magneti Marelli vicino a quella che un tempo era la piazza d’armi in diretto collegamento con il viale alberato del Castello Visconteo. Mentre per quando riguarda l’area di 80.000 metri quadrati della Neca, abbiamo pensato a un luogo per gli studi universitari che possa legare sia la ricerca scientifica sia la didattica in supporto al vicino Policlinico S. Matteo, per quanto riguarda l’area Marelli più minuta abbiamo pensato a una scuola di specializzazione post-universitaria legata allo studio e soprattutto alla pratica di forme multimediali di comunicazione che si leghino all’arte del cinema come della fotografia. Questo ci ha permesso di capire perché la risposta in architettura deve sempre contenere il problema. Una buona soluzione in architettura esprime sempre con evidenza il problema da cui muove. Il suo problema, la sua ragione di essere.