La tesi muove dalla premessa che ad oggi il tema del riciclo e del riuso di paesaggi cosiddetti di scarto diviene non solo centrale come fatto architettonico, ma soprattutto come precisa strategia d’intervento nel campo della pianificazione. In quest’ottica si devono riconsiderare queste aree come potenziali nodi di rigenerazione di un intero territorio, capaci di innescare processi virtuosi, in un’ottica di sviluppo socio-economico, tecnologico e culturale. Campo di applicazione è il sistema delle cave di Pilcante ad Ala. Esse presentano oltre alle caratteristiche che le classificano come paesaggi di scarto, alcune peculiarità legate all’aspetto morfologico e geografico, all’insistere di precise destinazioni d’uso e all’essere ancora utilizzate ed in via di dismissione graduale. Inoltre, il volume e la vastità dell’area impongono scelte progettuali razionali ed economicamente sostenibili, richiedendo strategie progettuali che possano limitare l’impatto sul paesaggio circostante ricercando soluzioni di adattamento e di continuità con esso. Alla luce di queste caratteristiche si è definita una precisa strategia tipologica. Partendo da un’analisi delle aree industriali/artigianali e mettendo in luce quelle che sono le caratteristiche generali di tali aree, (in particolare l’assenza di una pianificazione strategica, la mancanza di criteri tipo-morfologici, la caoticità funzionale e logistica e la scarsa flessibilità) la strategia di progetto propone una tipologia basata su stratificazione verticale, modularità e flessibilità funzionale e tecnologica, centralizzazione delle funzioni comuni di stoccaggio e di collegamento verticale. Un ulteriore tema, concepito come sostegno al progetto, suggerisce una strategia economica ad ampio respiro, inserendo l’area in un progetto di sviluppo che riguarda non solo l’abitato di Ala bensì la Val d’Adige nelle sue connessioni verso nord e verso sud, promuovendo uno sviluppo economico sostenibile basato sul concetto di rete, recependo anche le linee guida indicate dalla Provincia. Il progetto inoltre, sfruttando il riuso funzionale della cava, suggerisce una riqualificazione ambientale e paesaggistica per l’intero sistema.

Progetto di recupero funzionale e pasesaggistico delle cave di Pilcante

AMBROSINI, PIETRO VINCENZO
2011/2012

Abstract

La tesi muove dalla premessa che ad oggi il tema del riciclo e del riuso di paesaggi cosiddetti di scarto diviene non solo centrale come fatto architettonico, ma soprattutto come precisa strategia d’intervento nel campo della pianificazione. In quest’ottica si devono riconsiderare queste aree come potenziali nodi di rigenerazione di un intero territorio, capaci di innescare processi virtuosi, in un’ottica di sviluppo socio-economico, tecnologico e culturale. Campo di applicazione è il sistema delle cave di Pilcante ad Ala. Esse presentano oltre alle caratteristiche che le classificano come paesaggi di scarto, alcune peculiarità legate all’aspetto morfologico e geografico, all’insistere di precise destinazioni d’uso e all’essere ancora utilizzate ed in via di dismissione graduale. Inoltre, il volume e la vastità dell’area impongono scelte progettuali razionali ed economicamente sostenibili, richiedendo strategie progettuali che possano limitare l’impatto sul paesaggio circostante ricercando soluzioni di adattamento e di continuità con esso. Alla luce di queste caratteristiche si è definita una precisa strategia tipologica. Partendo da un’analisi delle aree industriali/artigianali e mettendo in luce quelle che sono le caratteristiche generali di tali aree, (in particolare l’assenza di una pianificazione strategica, la mancanza di criteri tipo-morfologici, la caoticità funzionale e logistica e la scarsa flessibilità) la strategia di progetto propone una tipologia basata su stratificazione verticale, modularità e flessibilità funzionale e tecnologica, centralizzazione delle funzioni comuni di stoccaggio e di collegamento verticale. Un ulteriore tema, concepito come sostegno al progetto, suggerisce una strategia economica ad ampio respiro, inserendo l’area in un progetto di sviluppo che riguarda non solo l’abitato di Ala bensì la Val d’Adige nelle sue connessioni verso nord e verso sud, promuovendo uno sviluppo economico sostenibile basato sul concetto di rete, recependo anche le linee guida indicate dalla Provincia. Il progetto inoltre, sfruttando il riuso funzionale della cava, suggerisce una riqualificazione ambientale e paesaggistica per l’intero sistema.
BOCCHI, RENATO
SCHIR, EMANUELA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
3-ott-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/67002