Progetto di una cantina di vini : un percorso tra natura, tecnologia e cultura

La tesi si occupa della progettazione di una cantina di vini in Toscana. Le premesse del progetto architettonico si basano su una ricerca riguardo al fenomeno del vino studiato secondo tre campi di approfondimento: Il primo capitolo, analizza il ruolo del vino nella società: Il paesaggio vinicolo, con la vite e il vino che hanno fatto sempre parte della nostra storia, costituituisce oggi oggetto di attenzione e di espansione. Negli ultimi anni le etichette dei vini più importanti hanno cercato di diffondere i loro vini, attraverso interventi architettonici unici firmati da architetti di fama internazionale che agendo sul sistema locale, hanno richiamato l’ attenzione globale. Il secondo si concentra sul valore del vino in rapporto alla cultura, tecnologia e natura: parlare di vino è come parlare dell’umanità: dall’acino d’uva, attraverso l’esperienza e il lavoro dell’uomo, diviene la bottiglia servita ogni giorno sulle nostre tavole. E’ frutto della natura, della variazione del clima, del proseguirsi delle stagioni. E’ con la sapienza umana che viene raccolto, controllato, trasformato e prodotto, diversificandosi ogni volta nel sapore nel colore e nella qualità. E’ merito del progresso scientifico se esiste una disciplina che regolamenta il procedimento dalla vigna, alla cantina, ai luoghi di consumo. Il terzo capitolo presenta il progetto: nel tipico paesaggio toscano, a Mercatale (FI), nel pieno della campagna del Chianti Classico, la cantina si radica al terreno come un’ incisione per svilupparsi a livello ipogeo, secondo due assi morfologici generatori, inclinati, concettualmente contrapposti, ma sempre interdipendenti: l’asse del sistema produttivo, ipogeo, ha uno sviluppo lineare e consequenziale rispetto alle tappe della lavorazione del vino; il secondo asse, quello paesaggistico, fa del visitatore il protagonista di eventi che si succedono come in una narrazione e allo stesso tempo spettatore di scenari eterogenei. Unico elemento a spiccare nel progetto è un “filare” di sculture metalliche che scandisce il ritmo della passeggiata fra le vigne, illumina il percorso e costituisce, proprio come i cipressi toscani, il landmark del territorio.