Today, the use and application of proportional system in architecture are set aside to make way to intuitive solutions. Hence, this thesis intends to promote another point of view according to which mathematical and geometric aspects of proportions are a valuable part of the design process. By integrating proportional systems into this process, architectural form is no more a mere matter of taste of the artist-architect. The main part of the thesis is dedicated to the analyses of the significance of proportions in theoretical and practical works of Serbian architect Milan Zloković. Due to his profound knowledge on the topic and his multifaceted approach, as designer, mathematician and historian, Zloković offers a fertile ground for such research. His systematic approach, interpretations of different proportional systems, classification and methodology of application are of fundamental relevance for better understanding of the problem of proportions in architectural composition, and they are a good starting point for further research that leads to overcoming the conflict between the creativity of composition and the stiffness of a pre-determined model. The research is based on the analyses of operative tools described in his numerous articles and essays published in various journals as well as in papers for national and international conferences which Zloković participated in as the official Yugoslav representative for Modular Coordination in architecture. This approach has made it possible to highlight the relevance of his work and suggest reconsidering its application in architectural composition today as Zloković’s basic principles are still valid. The Modern Movement was the last period in European history of architecture when many architects considered the problem of proportions an important topic in architectural composition. In order to offer a better insight in the significance, originality and value of Zloković’s approach to the problem of proportions, his work has been put in juxtaposition with that of some other authors and architects of Modern Movement: Le Corbusier, Giuseppe Terragni, Cesare Cattaneo, André Lurçat, Robert Mallet-Stevens. . Besides, Zloković’s ideas have been juxtaposed with those of aesthetician Milutin Borisavljević and psychologist Rudolf Arnheim, and their studies based on psychology, perspective and physiological mechanisms of human sight, sometimes used to corroborate and sometimes to discredit the significance of proportions in architectural composition.

Oggi, in architettura, l’utilizzo e l’applicazione dei sistemi proporzionali sono stati accantonati per lasciare campo libero a soluzioni intuitive. La mia tesi, perciò, ha l’ambizione di proporre una visione alternativa a quella corrente, quella proposta, appunto, da Milan Zloković, dove matematica e geometria delle proporzioni possono essere utilizzati come strumenti capaci di coadiuvare il lavoro compositivo dell’architetto per rispondere al problema della forma, troppo spesso frutto unicamente del gusto dell’artista-architetto. L’approccio di Zloković, spiegato attraverso l’analisi del ruolo delle proporzioni nel suo lavoro teorico e nella sua architettura, costituisce la parte principale di questo studio. Il pensiero di Zloković diventa l’occhio interpretativo attraverso cui tutta le tesi è stata costruita: sul confronto con la sua figura si basano sia la scelta degli altri autori indagati che la valutazione dei metodi proporzionali utilizzati dagli stessi. Questa tesi si distingue dagli studi precedenti sulla figura di Zloković poiché indaga solo un aspetto, il meno esplorato, della sua opera: quello concernente il ruolo delle proporzioni nella sua produzione teorica (composta principalmente da saggi e articoli pubblicati su varie riviste dell’epoca e tratti dagli atti dei numerosi convegni internazionali a cui Zloković partecipò in veste di rappresentante della federazione iugoslava) e in particolar modo lo studio degli strumenti operativi studiati nei suoi testi. Tali conoscenze permettono di apprezzare l'attualità della sua opera e le possibili applicazioni nella ricerca compositiva. In base a questa premessa, la tesi affronta anche lo studio di alcune figure del Movimento Moderno, ma in maniera fortemente strumentale, con lo scopo di far emergere influenze e punti d’originalità del pensiero di Zloković, corpo centrale del presente studio. Nel primo capitolo, in particolare, si vuole concentrare l'attenzione sui sistemi proporzionali utilizzati in passato. Si è deciso di esaminare solo i metodi, le riflessioni e gli studi che sono stati, direttamente o indirettamente, motivo d'ispirazione e strumento di lavoro per i grandi maestri dell’architettura. Nel XIX e nel XX secolo in particolrae venne pubblicato un gran numero di opere sulle proporzioni in architettura, come conseguenza di un improvviso nuovo interesse per questo tema a lungo dimenticato e considerato retaggio dell’antichità. In particolare, l’interesse per le proporzioni è sempre stato presente durante il XX secolo, soprattutto nella sua prima metà. Momenti fondamentali sono stati inoltre il Convegno svoltosi durante la Triennale di Milano del 1951 (Primo convegno internazionale sulle proporzioni nelle arti) e il convegno a Londra del 1957 promosso dal RIBA. Il secondo capitolo affronta un'altra importante tematica, quella della percezione delle proporzioni. Gli studi di psicologia e dei meccanismi fisiologici che influiscono sulla percezione delle proporzioni sono stati utilizzati ora per sostenere le teorie proporzionali, ora per screditarle. Nello svolgimento del capitolo si propongono all'attenzione le figure dello psicologo e storico dell’arte tedesco Rudolf Arnheim e dell'architetto ed esteta Milutin Borisavljević, le cui argomentazioni scientifiche metto in relazione con le teorie di Zloković. Il confronto con l'architetto olandese Hans Van der Laan chiude il secondo capitolo. Questa parte è dedicata all'invenzione (1928) da parte di Van der Laan del numero plastico e della relativa teoria. Il terzo capitolo, si concentra sul tema del Movimento Moderno, l’ultimo periodo nella storia dell’architettura europea nel quale la questione delle proporzioni sia stata considerata seriamente. Perciò si affronta l'uso delle proporzioni nell’opera di alcuni architetti, i quali si proclamarono in favore del loro utilizzo. Questi architetti, di origine francese o italiana ad eccezione dello svizzero Le Corbusier, ebbero una particolare influenza sulla formazione di Zloković oltre che sulla sua opera. Le Corbusier, Giuseppe Terragni, Cesare Cattaneo, André Lurçat, Robert Mallet-Stevens: sono questi gli autori di cui vengono analizzati scritti teorici e alcune opere con il fine di costruire uno schema di confronti tra le loro teorie e quelle di Zloković. Il lavoro di ricerca si conclude con il capitolo dedicato all'opera di Milan Zloković. Zloković, grazie alla sua profonda conoscenza delle proporzioni e al suo poliedrico approccio come progettista, matematico e storico, offre un punto di vista definibile come scientifico grazie all'utilizzo del metodo sperimentale, poiché non si limita a studiare e comprendere i diversi sistemi, ma ne indaga l'attendibilità attraverso dimostrazioni matematico-geometriche. Tra i maggiori meriti che possono essere riconosciuti alla sua opera si può annoverare la capacità di sintesi con la quale è riuscito a riorganizzare e a presentare il vastissimo campo delle proporzioni. Fondamentali risultano essere le sue interpretazioni dei vari sistemi, classificazioni e metodologie e le proposte per nuove applicazioni. In prospettiva, la tesi tenta di superare l'aspetto storico compilativo e di sottolineare quanto ancora sia importante l'utilizzo delle proporzioni nell'odierna ricerca compositiva. Le tematiche riguardanti economicità e dignità compositiva non potrebbero rivelarsi oggi più attuali. La possibilità di rispondere a tali necessità attraverso l'utilizzo di elementi modulari prefabbricati, che assicurino piena libertà e flessibilità, sono gli obiettivi che la ricerca di Zloković si proponeva e che, ancora oggi, aprono la strada ad ulteriori ricerche. Partendo dal lavoro sistematico di Milan Zloković, si vuole indicare, perciò, il punto d'inizio per una ricerca sperimentale, applicabile alla composizione architettonica, capace di superare il conflittuale rapporto esistente tra la creatività compositiva e la rigidità dei modelli.

Milan Zloković e il problema delle proporzioni nell'architettura moderna del Novecento

MARJANOVIC, MINJA

Abstract

Today, the use and application of proportional system in architecture are set aside to make way to intuitive solutions. Hence, this thesis intends to promote another point of view according to which mathematical and geometric aspects of proportions are a valuable part of the design process. By integrating proportional systems into this process, architectural form is no more a mere matter of taste of the artist-architect. The main part of the thesis is dedicated to the analyses of the significance of proportions in theoretical and practical works of Serbian architect Milan Zloković. Due to his profound knowledge on the topic and his multifaceted approach, as designer, mathematician and historian, Zloković offers a fertile ground for such research. His systematic approach, interpretations of different proportional systems, classification and methodology of application are of fundamental relevance for better understanding of the problem of proportions in architectural composition, and they are a good starting point for further research that leads to overcoming the conflict between the creativity of composition and the stiffness of a pre-determined model. The research is based on the analyses of operative tools described in his numerous articles and essays published in various journals as well as in papers for national and international conferences which Zloković participated in as the official Yugoslav representative for Modular Coordination in architecture. This approach has made it possible to highlight the relevance of his work and suggest reconsidering its application in architectural composition today as Zloković’s basic principles are still valid. The Modern Movement was the last period in European history of architecture when many architects considered the problem of proportions an important topic in architectural composition. In order to offer a better insight in the significance, originality and value of Zloković’s approach to the problem of proportions, his work has been put in juxtaposition with that of some other authors and architects of Modern Movement: Le Corbusier, Giuseppe Terragni, Cesare Cattaneo, André Lurçat, Robert Mallet-Stevens. . Besides, Zloković’s ideas have been juxtaposed with those of aesthetician Milutin Borisavljević and psychologist Rudolf Arnheim, and their studies based on psychology, perspective and physiological mechanisms of human sight, sometimes used to corroborate and sometimes to discredit the significance of proportions in architectural composition.
PRACCHI, ATTILIO
PRUSICKI, MARCO STANISLAO
VITALE, DANIELE
9-nov-2012
Milan Zloković and the Problem of Proportions in Modern Architecture in the 20th Century
Oggi, in architettura, l’utilizzo e l’applicazione dei sistemi proporzionali sono stati accantonati per lasciare campo libero a soluzioni intuitive. La mia tesi, perciò, ha l’ambizione di proporre una visione alternativa a quella corrente, quella proposta, appunto, da Milan Zloković, dove matematica e geometria delle proporzioni possono essere utilizzati come strumenti capaci di coadiuvare il lavoro compositivo dell’architetto per rispondere al problema della forma, troppo spesso frutto unicamente del gusto dell’artista-architetto. L’approccio di Zloković, spiegato attraverso l’analisi del ruolo delle proporzioni nel suo lavoro teorico e nella sua architettura, costituisce la parte principale di questo studio. Il pensiero di Zloković diventa l’occhio interpretativo attraverso cui tutta le tesi è stata costruita: sul confronto con la sua figura si basano sia la scelta degli altri autori indagati che la valutazione dei metodi proporzionali utilizzati dagli stessi. Questa tesi si distingue dagli studi precedenti sulla figura di Zloković poiché indaga solo un aspetto, il meno esplorato, della sua opera: quello concernente il ruolo delle proporzioni nella sua produzione teorica (composta principalmente da saggi e articoli pubblicati su varie riviste dell’epoca e tratti dagli atti dei numerosi convegni internazionali a cui Zloković partecipò in veste di rappresentante della federazione iugoslava) e in particolar modo lo studio degli strumenti operativi studiati nei suoi testi. Tali conoscenze permettono di apprezzare l'attualità della sua opera e le possibili applicazioni nella ricerca compositiva. In base a questa premessa, la tesi affronta anche lo studio di alcune figure del Movimento Moderno, ma in maniera fortemente strumentale, con lo scopo di far emergere influenze e punti d’originalità del pensiero di Zloković, corpo centrale del presente studio. Nel primo capitolo, in particolare, si vuole concentrare l'attenzione sui sistemi proporzionali utilizzati in passato. Si è deciso di esaminare solo i metodi, le riflessioni e gli studi che sono stati, direttamente o indirettamente, motivo d'ispirazione e strumento di lavoro per i grandi maestri dell’architettura. Nel XIX e nel XX secolo in particolrae venne pubblicato un gran numero di opere sulle proporzioni in architettura, come conseguenza di un improvviso nuovo interesse per questo tema a lungo dimenticato e considerato retaggio dell’antichità. In particolare, l’interesse per le proporzioni è sempre stato presente durante il XX secolo, soprattutto nella sua prima metà. Momenti fondamentali sono stati inoltre il Convegno svoltosi durante la Triennale di Milano del 1951 (Primo convegno internazionale sulle proporzioni nelle arti) e il convegno a Londra del 1957 promosso dal RIBA. Il secondo capitolo affronta un'altra importante tematica, quella della percezione delle proporzioni. Gli studi di psicologia e dei meccanismi fisiologici che influiscono sulla percezione delle proporzioni sono stati utilizzati ora per sostenere le teorie proporzionali, ora per screditarle. Nello svolgimento del capitolo si propongono all'attenzione le figure dello psicologo e storico dell’arte tedesco Rudolf Arnheim e dell'architetto ed esteta Milutin Borisavljević, le cui argomentazioni scientifiche metto in relazione con le teorie di Zloković. Il confronto con l'architetto olandese Hans Van der Laan chiude il secondo capitolo. Questa parte è dedicata all'invenzione (1928) da parte di Van der Laan del numero plastico e della relativa teoria. Il terzo capitolo, si concentra sul tema del Movimento Moderno, l’ultimo periodo nella storia dell’architettura europea nel quale la questione delle proporzioni sia stata considerata seriamente. Perciò si affronta l'uso delle proporzioni nell’opera di alcuni architetti, i quali si proclamarono in favore del loro utilizzo. Questi architetti, di origine francese o italiana ad eccezione dello svizzero Le Corbusier, ebbero una particolare influenza sulla formazione di Zloković oltre che sulla sua opera. Le Corbusier, Giuseppe Terragni, Cesare Cattaneo, André Lurçat, Robert Mallet-Stevens: sono questi gli autori di cui vengono analizzati scritti teorici e alcune opere con il fine di costruire uno schema di confronti tra le loro teorie e quelle di Zloković. Il lavoro di ricerca si conclude con il capitolo dedicato all'opera di Milan Zloković. Zloković, grazie alla sua profonda conoscenza delle proporzioni e al suo poliedrico approccio come progettista, matematico e storico, offre un punto di vista definibile come scientifico grazie all'utilizzo del metodo sperimentale, poiché non si limita a studiare e comprendere i diversi sistemi, ma ne indaga l'attendibilità attraverso dimostrazioni matematico-geometriche. Tra i maggiori meriti che possono essere riconosciuti alla sua opera si può annoverare la capacità di sintesi con la quale è riuscito a riorganizzare e a presentare il vastissimo campo delle proporzioni. Fondamentali risultano essere le sue interpretazioni dei vari sistemi, classificazioni e metodologie e le proposte per nuove applicazioni. In prospettiva, la tesi tenta di superare l'aspetto storico compilativo e di sottolineare quanto ancora sia importante l'utilizzo delle proporzioni nell'odierna ricerca compositiva. Le tematiche riguardanti economicità e dignità compositiva non potrebbero rivelarsi oggi più attuali. La possibilità di rispondere a tali necessità attraverso l'utilizzo di elementi modulari prefabbricati, che assicurino piena libertà e flessibilità, sono gli obiettivi che la ricerca di Zloković si proponeva e che, ancora oggi, aprono la strada ad ulteriori ricerche. Partendo dal lavoro sistematico di Milan Zloković, si vuole indicare, perciò, il punto d'inizio per una ricerca sperimentale, applicabile alla composizione architettonica, capace di superare il conflittuale rapporto esistente tra la creatività compositiva e la rigidità dei modelli.
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Descrizione: Milan Zlokovic e il problema delle proporzioni nell'architettura moderna del Novecento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/68101