The Cadorna Line is a sophisticated defensive system created in perspective of First World War on the Lombard Alps, in order to prevent a possible attack from the Swiss Army. This system consisted of trenches and strongholds: one of those is Forte Lusardi. It is a mighty fortress built in 1912 on the Montecchio hill in Colico, partly excavated in the rock and partly built with reinforced concrete. The fortress still holds the four large naval cannons dating back to the time and which played an important part in the final days of Fascism. This work aims to consider this construction as part of the requalification of the whole Linea Cadorna, in order to preserve the memory of the First World War through the places where it was fought. This could then be included not only in the forthcoming centenary of First World War, but also in the works of the Expo which will be hosted in Lombardy, two events that will take place in 2015. To do this it was considered to convert the fort into a museum of the First World War, creating all that complex of infrastructures that will make possible a more friendly use of the structure itself. By deciding to use the stronghold only as a museum, it is here proposed to locate basic services (toilets) and auxiliary services (cafeteria and parking spaces) to another area and for this purpose it was considered to build these facilities in a new building so to be the least invasive as possible in order to reduce the impact to the environment and landscape of the hill. It was also thought of the possibility of creating additional space (a conference room and a hostel) which, if not exactly necessary to the usability of the site, could increase its tourist importance: they would be placed in another building, connected to the first and to the fort by paths that wind over the ridge and on the wooded slopes of the hill, that same hill which, during the Middle Ages, hosted the castle of the Vicedomini family.

La Linea Cadorna è un complesso sistema difensivo creato in prospettiva della Prima Guerra Mondiale sulle Alpi lombarde al fine di prevenire un eventuale attacco elvetico. Questo sistema era costituito da trincee e da forti: uno d’essi è il nostro Forte Lusardi. Si tratta di una poderosa fortificazione, costruita nel 1912, sul colle Montecchio di Colico, in parte scavata nella roccia ed in parte realizzata con cemento armato; il forte ha ancora i quattro grossi cannoni navali di cui fu dotato. La presente tesi intende prendere in considerazione questo manufatto nell’ambito della riqualificazione dell’intera Linea Cadorna al fine di preservare la memoria della Grande Guerra attraverso i luoghi in cui essa è, a suo modo, passata. Questo si potrà inserire anche nell’ambito del prossimo centenario della Prima Guerra Mondiale, data per l’Italia concomitante all’Expo che in Lombardia verrà a tenersi nel medesimo 2015. Per far ciò si è pensato di trasformare il forte in un museo della Prima Guerra Mondiale, creando tutto quel complesso di infrastrutture che rendano possibile una più agevole fruizione della struttura stessa. Scegliendo di utilizzare il forte vero e proprio solo come museo, si è proposto di dislocare in altra area gli spazi accessori (bar e parcheggi) e necessari (servizi igienici); a tal scopo si è pensato di realizzare questi spazi in un nuovo edificio che risulti essere il meno invasivo possibile, per ridurre l’impatto dello stesso nel panorama naturalistico del colle. Si è anche pensato alla possibilità di inserire ulteriori spazi (una sala conferenze ed un ostello) che, se non propriamente necessari alla fruibilità del luogo, ne potrebbero accrescere la rilevanza turistica: essi sono stati posti in un ulteriore edificio, collegato al primo ed al forte stesso da percorsi che si snodano sulla cresta e sulle pendici boscose del colle, su cui nel medioevo già era ubicato il castello della potente famiglia dei Vicedomini.

La porta della Linea Cadorna. Un'ipotesi di valorizzazione turistico museale del sistema difensivo a partire dal recupero del forte Lusardi sul Montecchio Nord in Colico

PRETE, NINO
2011/2012

Abstract

The Cadorna Line is a sophisticated defensive system created in perspective of First World War on the Lombard Alps, in order to prevent a possible attack from the Swiss Army. This system consisted of trenches and strongholds: one of those is Forte Lusardi. It is a mighty fortress built in 1912 on the Montecchio hill in Colico, partly excavated in the rock and partly built with reinforced concrete. The fortress still holds the four large naval cannons dating back to the time and which played an important part in the final days of Fascism. This work aims to consider this construction as part of the requalification of the whole Linea Cadorna, in order to preserve the memory of the First World War through the places where it was fought. This could then be included not only in the forthcoming centenary of First World War, but also in the works of the Expo which will be hosted in Lombardy, two events that will take place in 2015. To do this it was considered to convert the fort into a museum of the First World War, creating all that complex of infrastructures that will make possible a more friendly use of the structure itself. By deciding to use the stronghold only as a museum, it is here proposed to locate basic services (toilets) and auxiliary services (cafeteria and parking spaces) to another area and for this purpose it was considered to build these facilities in a new building so to be the least invasive as possible in order to reduce the impact to the environment and landscape of the hill. It was also thought of the possibility of creating additional space (a conference room and a hostel) which, if not exactly necessary to the usability of the site, could increase its tourist importance: they would be placed in another building, connected to the first and to the fort by paths that wind over the ridge and on the wooded slopes of the hill, that same hill which, during the Middle Ages, hosted the castle of the Vicedomini family.
FAVARON, FERRUCCIO
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
5-ott-2012
2011/2012
La Linea Cadorna è un complesso sistema difensivo creato in prospettiva della Prima Guerra Mondiale sulle Alpi lombarde al fine di prevenire un eventuale attacco elvetico. Questo sistema era costituito da trincee e da forti: uno d’essi è il nostro Forte Lusardi. Si tratta di una poderosa fortificazione, costruita nel 1912, sul colle Montecchio di Colico, in parte scavata nella roccia ed in parte realizzata con cemento armato; il forte ha ancora i quattro grossi cannoni navali di cui fu dotato. La presente tesi intende prendere in considerazione questo manufatto nell’ambito della riqualificazione dell’intera Linea Cadorna al fine di preservare la memoria della Grande Guerra attraverso i luoghi in cui essa è, a suo modo, passata. Questo si potrà inserire anche nell’ambito del prossimo centenario della Prima Guerra Mondiale, data per l’Italia concomitante all’Expo che in Lombardia verrà a tenersi nel medesimo 2015. Per far ciò si è pensato di trasformare il forte in un museo della Prima Guerra Mondiale, creando tutto quel complesso di infrastrutture che rendano possibile una più agevole fruizione della struttura stessa. Scegliendo di utilizzare il forte vero e proprio solo come museo, si è proposto di dislocare in altra area gli spazi accessori (bar e parcheggi) e necessari (servizi igienici); a tal scopo si è pensato di realizzare questi spazi in un nuovo edificio che risulti essere il meno invasivo possibile, per ridurre l’impatto dello stesso nel panorama naturalistico del colle. Si è anche pensato alla possibilità di inserire ulteriori spazi (una sala conferenze ed un ostello) che, se non propriamente necessari alla fruibilità del luogo, ne potrebbero accrescere la rilevanza turistica: essi sono stati posti in un ulteriore edificio, collegato al primo ed al forte stesso da percorsi che si snodano sulla cresta e sulle pendici boscose del colle, su cui nel medioevo già era ubicato il castello della potente famiglia dei Vicedomini.
Tesi di laurea Magistrale
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Descrizione: Tavole del capitolo 6 (architettonico)
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