Questo lavoro di tesi nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio di Metallurgia del Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Lecco e l’azienda Officine Santafede s.r.l. di Cortabbio di Primaluna. Lo studio in questione riguarda l’analisi di una lega di nichel (Inconel 625) utilizzata per la forgiatura di flange usate nel settore petrolchimico; partendo da problematiche aziendali, legate sia al processo di produzione che a quello qualitativo, si è preso spunto per eseguire un approfondimento sul materiale con il duplice obiettivo di cercare possibili soluzioni al problema riscontrato e sviluppare nuove conoscenze sulla lega di nichel Inconel 625 poco menzionata ed analizzata in letteratura. Il lavoro di ricerca prenderà avvio dai risultati ottenuti, presso il laboratorio di metallurgia, da una precedente indagine meccanica e di resistenza a corrosione, che ha studiato alcune operazioni che compongono il processo di stampaggio dalla barra iniziale fino al prodotto finito. Le prove di durezza e di trazione eseguite forniranno informazioni utili riguardo le caratteristiche meccaniche del materiale; parallelamente verrà svolta un’indagine metallografica per individuare la microstruttura ed in particolare la dimensione del grano. Con i risultati ottenuti verranno messe in relazione la dimensione del grano e le proprietà meccaniche a temperatura ambiente. Nel tentativo di fornire soluzioni alle anomalie riscontrate dall’azienda, verrà intrapreso uno studio sul trattamento d’invecchiamento del materiale, utilizzando come punto di partenza i dati forniti dalle schede tecniche di leghe simili alla Inconel 625. L’analisi proseguirà con prove di corrosione al fine di delineare la condizione ottimale capace di garantire buone caratteristiche sia meccaniche sia di resistenza alla corrosione. Infine, come caratterizzazione del materiale, verrà determinata la legge di crescita del grano alla temperatura di 1150°C partendo dal materiale grezzo. Tale legge sarà quindi impiegata per approfondire l’evoluzione della dimensione del grano cristallino durante l’intero ciclo di lavorazione. I risultati dovrebbero essere in grado di fornire indicazioni utili sui parametri di trattamento che possano incrementare le caratteristiche meccaniche, senza pregiudicare eccessivamente la resistenza a corrosione.

Evoluzione della struttura di flange in Inconel 625 al variare dei parametri di riscaldo

VASSENA, ENRICO
2011/2012

Abstract

Questo lavoro di tesi nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio di Metallurgia del Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Lecco e l’azienda Officine Santafede s.r.l. di Cortabbio di Primaluna. Lo studio in questione riguarda l’analisi di una lega di nichel (Inconel 625) utilizzata per la forgiatura di flange usate nel settore petrolchimico; partendo da problematiche aziendali, legate sia al processo di produzione che a quello qualitativo, si è preso spunto per eseguire un approfondimento sul materiale con il duplice obiettivo di cercare possibili soluzioni al problema riscontrato e sviluppare nuove conoscenze sulla lega di nichel Inconel 625 poco menzionata ed analizzata in letteratura. Il lavoro di ricerca prenderà avvio dai risultati ottenuti, presso il laboratorio di metallurgia, da una precedente indagine meccanica e di resistenza a corrosione, che ha studiato alcune operazioni che compongono il processo di stampaggio dalla barra iniziale fino al prodotto finito. Le prove di durezza e di trazione eseguite forniranno informazioni utili riguardo le caratteristiche meccaniche del materiale; parallelamente verrà svolta un’indagine metallografica per individuare la microstruttura ed in particolare la dimensione del grano. Con i risultati ottenuti verranno messe in relazione la dimensione del grano e le proprietà meccaniche a temperatura ambiente. Nel tentativo di fornire soluzioni alle anomalie riscontrate dall’azienda, verrà intrapreso uno studio sul trattamento d’invecchiamento del materiale, utilizzando come punto di partenza i dati forniti dalle schede tecniche di leghe simili alla Inconel 625. L’analisi proseguirà con prove di corrosione al fine di delineare la condizione ottimale capace di garantire buone caratteristiche sia meccaniche sia di resistenza alla corrosione. Infine, come caratterizzazione del materiale, verrà determinata la legge di crescita del grano alla temperatura di 1150°C partendo dal materiale grezzo. Tale legge sarà quindi impiegata per approfondire l’evoluzione della dimensione del grano cristallino durante l’intero ciclo di lavorazione. I risultati dovrebbero essere in grado di fornire indicazioni utili sui parametri di trattamento che possano incrementare le caratteristiche meccaniche, senza pregiudicare eccessivamente la resistenza a corrosione.
ING IV - Scuola di Ingegneria Industriale
5-ott-2012
2011/2012
Tesi di laurea Magistrale
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