The second half of the 20th century has produced a big number of ‘intermitting cities’, namely second home agglomerations which seasonally alternate two faces, two populations, two dimensions, two rhythms. The thesis focuses on the socio-spatial evolution of those settlements located along Euro-Mediterranean littorals which present a high incidence of unlawfully built houses for seasonal use. Taken all together these settlements constitute the ‘informal component of Mediterranean littoralization’ consisting in the impulsive, incremental and uncontrolled coastal sprawl occurred mostly during the 1970-80s.The latter has been a period characterized by downright explosion of second homes wanted by modern middle-class families in order to achieve recreational needs regardless of regulations and permits. In the theoretical prelude of the dissertation we analyze the concepts of ‘recreational residence’, ‘informality’, ‘Mediterranean’ and ‘littoralization’. Then, we present six local cases - two in Puglia (Italy), two in Dalmatia (Croatia), two in Central Macedonia (Greece) - to understand the different ways these places are consolidating, shrinking or converting to new residential patterns. We conclude that unlawful second home settlements by the Mediterranean sea have a great bearing on spatial planning discipline since they have been changing the face of European space and landscape. The main thesis is that each case asks for a weighed spatial strategy in order to address current tendencies towards more virtuous development scenarios.

La seconda metà del XX secolo ha prodotto un gran numero di ‘città a intermittenza’, vale a dire agglomerati di seconde case che stagionalmente alternano due facce, due popolazioni, due dimensioni, due ritmi. La tesi si concentra sull’evoluzione socio-spaziale di quegli insediamenti situati lungo i litorali euromediterranei che presentano un’elevata incidenza di abitazioni costruite illegalmente per uso stagionale. Considerati nel loro complesso questi insediamenti costituiscono la ‘componente informale della litoralizzazione mediterranea’ che consiste nello sprawl costiero impulsivo, incrementale e incontrollato avutosi soprattutto durante gli anni ‘70 e '80. Quest’ultimo è stato un periodo caratterizzato da una vera e propria esplosione di seconde case volute da famiglie della classe media moderna al fine di soddisfare esigenze di tipo ricreativo indipendentemente da regolamenti e permessi. Nel preludio teorico della dissertazione analizziamo i concetti di ‘residenza ricreativa’, ‘informalità’, ‘Mediterraneo’ e ‘litoralizzazione’. Successivamente presentiamo sei casi locali - due in Puglia (Italia), due in Dalmazia (Croazia), due in Macedonia Centrale (Grecia) - per capire i diversi modi in cui questi luoghi si sono consolidati, contratti o convertiti in nuovi modelli residenziali. Concludiamo che gli insediamenti di seconde case abusive in riva al Mediterraneo esercitano un grande peso sulla pianificazione territoriale in quanto stanno cambiando il volto dello spazio e del paesaggio europeo. La tesi principale è che ogni caso richiede una strategia territoriale opportunamente calibrata al fine di indirizzare le tendenze in atto verso scenari di sviluppo virtuosi.

The informal component of mediterranean littoralization : unlawful ricreational homes by the sea at the turn of the third millennium

CURCI, FRANCESCO

Abstract

The second half of the 20th century has produced a big number of ‘intermitting cities’, namely second home agglomerations which seasonally alternate two faces, two populations, two dimensions, two rhythms. The thesis focuses on the socio-spatial evolution of those settlements located along Euro-Mediterranean littorals which present a high incidence of unlawfully built houses for seasonal use. Taken all together these settlements constitute the ‘informal component of Mediterranean littoralization’ consisting in the impulsive, incremental and uncontrolled coastal sprawl occurred mostly during the 1970-80s.The latter has been a period characterized by downright explosion of second homes wanted by modern middle-class families in order to achieve recreational needs regardless of regulations and permits. In the theoretical prelude of the dissertation we analyze the concepts of ‘recreational residence’, ‘informality’, ‘Mediterranean’ and ‘littoralization’. Then, we present six local cases - two in Puglia (Italy), two in Dalmatia (Croatia), two in Central Macedonia (Greece) - to understand the different ways these places are consolidating, shrinking or converting to new residential patterns. We conclude that unlawful second home settlements by the Mediterranean sea have a great bearing on spatial planning discipline since they have been changing the face of European space and landscape. The main thesis is that each case asks for a weighed spatial strategy in order to address current tendencies towards more virtuous development scenarios.
BRICOCOLI, MASSIMO
RANCI ORTIGOSA, COSTANZO
GAETA, LUCA
5-nov-2012
La seconda metà del XX secolo ha prodotto un gran numero di ‘città a intermittenza’, vale a dire agglomerati di seconde case che stagionalmente alternano due facce, due popolazioni, due dimensioni, due ritmi. La tesi si concentra sull’evoluzione socio-spaziale di quegli insediamenti situati lungo i litorali euromediterranei che presentano un’elevata incidenza di abitazioni costruite illegalmente per uso stagionale. Considerati nel loro complesso questi insediamenti costituiscono la ‘componente informale della litoralizzazione mediterranea’ che consiste nello sprawl costiero impulsivo, incrementale e incontrollato avutosi soprattutto durante gli anni ‘70 e '80. Quest’ultimo è stato un periodo caratterizzato da una vera e propria esplosione di seconde case volute da famiglie della classe media moderna al fine di soddisfare esigenze di tipo ricreativo indipendentemente da regolamenti e permessi. Nel preludio teorico della dissertazione analizziamo i concetti di ‘residenza ricreativa’, ‘informalità’, ‘Mediterraneo’ e ‘litoralizzazione’. Successivamente presentiamo sei casi locali - due in Puglia (Italia), due in Dalmazia (Croazia), due in Macedonia Centrale (Grecia) - per capire i diversi modi in cui questi luoghi si sono consolidati, contratti o convertiti in nuovi modelli residenziali. Concludiamo che gli insediamenti di seconde case abusive in riva al Mediterraneo esercitano un grande peso sulla pianificazione territoriale in quanto stanno cambiando il volto dello spazio e del paesaggio europeo. La tesi principale è che ogni caso richiede una strategia territoriale opportunamente calibrata al fine di indirizzare le tendenze in atto verso scenari di sviluppo virtuosi.
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